Katty
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Lascia perdere, che io l'ho dovuto mettere a tutti i tre gatti e in più fargli fare anche i passaportini per portarmeli in vacanza. Quando è arrivata a casa la fattura ...
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Anche i miei si puliscono da soli... strano, non avevo mai sentito di questo problema. Mi sa che ti tocca munirti di salviettine umide e fargli tu il bidet ))(( (non ti invidio...)
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Non perdere la speranza... Il gatto della mia amica è sparito per 3 settimane, ma alla fine l'ha ritrovato!!! Noi ci riferiamo sempre a questo link per le ricerche: http://www.ticinofelino.com/modules.php?na...showpage&pid=28 Mi spiace, è preparato apposta per la Svizzera, ma con un po' di buona volontà puoi adattarlo alla tua zona. E' orribile perdere un animale, lo so. Non arrenderti dai...
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Io? Svizzera, vicino a Lugano nella mia zona c'è pochissimo traffico (stradine private) quindi i mici non corrono pericoli. Mici fortunati...
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Anch'io sono sempre via per lavoro tutto il giorno quindi lascio sempre la finestrella del seminterrato aperta perché possando andare e venire a lopo piacimento. Il fatto è che i miei 4 gatti "da guardia" non permettono a nessun altro gatto di avvicinarsi neanche al giardino loro difendono molto bene il territorio. Quindi la soluzione è questa. Munisciti di altri 3 gattini trovatelli e bisognosi di casa, adottali (così fai anche una buona azione), e vedrai che faranno una guardia perfetta all'entrata
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Questo è l'ultimo aggiornamento che ho ricevuto io in merito: Gatti trasformati in borsette, non è una bufala "Artista" olandese usa realmente la pelle dei gatti (morti per altre cause) per confezionare provocazioni. Nasce il problema di come reagire al sensazionalismo. [ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-04-2005] L'"artista"Non è una bufala, purtroppo, il sito che propone di confezionare borse di pelle di gatto. Il sito, di cui ometto intenzionalmente il link per non dare ai suoi creatori la soddisfazione di essere linkati e quindi sentirsi oggetto d'interesse, racconta in inglese la storia di una persona che si separava spesso dal suo gatto e così ha deciso di tenerlo sempre con sé uccidendolo e ricavandone una borsetta. Il sito include anche una pagina nella quale viene illustrato il procedimento, con foto che non lasciano nulla all'immaginazione. Non si tratta di una burla di cattivo gusto, come nel celebre caso di Bonsaikitten.com: stavolta le foto sono autentiche. O perlomeno lo sono fino a un certo punto. C'è infatti qualcosa che non quadra nelle immagini. Se siete forti di stomaco e le esaminate, noterete che non collimano con la storia descritta dal sito, nel quale la bestiola viene decapitata. L'animale mostrato nelle immagini, invece, è inizialmente intatto. Inoltre, uno dei link forniti dal sito per un "approfondimento" porta a una pagina del Dierenbescherming (l'ente protezione animali olandese) che si occupa di questo caso e spiega che dietro questo sito c'è una "artista", o perlomeno così si definisce lei, che usa animali già morti per altre ragioni per le proprie "opere". L'"artista" si chiama Katinka Simonse, ma si fa chiamare Tinkebell, che è molto simile a Tinkerbell, il nome inglese di Campanellino o Trilli in Peter Pan, così chi sbaglia a digitare in Google cercando Campanellino si trova invece i gatti scuoiati. La Protezione Animali olandese, nella sua nota, segnala che "anche se gli animali non vengono uccisi specificamente per questo scopo, condanniamo il modo in cui vengono mostrati e abbiamo chiesto a quest'artista di rispettare gli animali nelle proprie opere. Purtroppo il nostro intervento non ha ottenuto alcun risultato: nelle sue opere continua a usare gatti morti". Il guaio è che a quanto pare in Olanda non è vietato confezionare pellicce con la pelle degli animali d'affezione, per cui la Protezione Animali ha le mani legate se la Simonse si limita (per così dire) a usare animali già morti e non li uccide appositamente. Dall'atteggiamento presentato nel sito, dalle informazioni che ha disseminato in Rete e dalle sue "opere" (a parte le borsette, si diletta a pubblicare foto porno con un fiorellino appiccicato nei punti chiave o calendari composti con topi e pesci morti), sembra proprio che si tratti dell'ennesima decerebrata senza idee che pretende di fare l'artista ed è disposta a qualsiasi sconcezza pur di farsi notare. E qui sta il vero problema. Il passaparola inorridito di chi si imbatte in questo sito fa il suo gioco. Più si fa clamore e più lei è contenta. Anche un articolo come questo, inevitabilmente, la pubblicizza, ma è necessario trovare un compromesso fra l'informazione (vista la marea di segnalazioni incredule arrivate in redazione) e la pubblicità; per questo ho omesso ogni link al sito in questione. Che fare per bloccare questo sconcio? Potreste pensare di mandare un e-mail di protesta, o di chiedere al provider di rimuovere il suo sito (le coordinate sono pubblicamente reperibili in Rete), oppure di sovraccaricare il suo sito con un numero enorme di visite automatiche tramite gli appositi programmi, ma c'è un problema etico. Anche se come gattofilo inguaribile mi pesa non poco dirlo, questa persona non ha commesso alcun reato punibile secondo le leggi del suo paese. Stando alle informazioni disponibili, ha confezionato una borsetta con la pelle di un animale già morto e la storia della decapitazione è una bufala concepita per portare al massimo il raccapriccio. Inoltre bisogna stare attenti prima di salire sul pulpito dell'indignazione: fermatevi e chiedetevi di che materiale sono fatti la vostra borsetta, il vostro portafogli, la vostra cintura, e che cosa avete mangiato a Pasqua. Forse, visto che quest'"artista" vuole attirare l'attenzione a tutti i costi e il suo scopo è creare indignazione, la migliore punizione è riflettere sulla sua provocazione e poi ignorarla completamente. Non degnarla della minima attenzione, neppure per protestare o chiedere l'intervento (peraltro impossibile) delle autorità. Da parte mia, non ne parlerò più, e vi consiglio di non inoltrare più segnalazioni di questo sito a nessuno, neppure per condividere lo scalpore. Là in Olanda c'è una mentecatta che non aspetta altro.
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Hihihihhih e che ci sta a fare in piedi!!! Dai sarei curiosa di vedere la foto !!
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Concordo in pieno
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Figuriamoci che una delle mie gatte va in calore nonostante sia stata sterilizzata un anno fa!! Ovviamente in una forma molto più leggera, per fortuna.
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No no ma funziona!!! Basta ritentare un po' di volte!!! E lì dentro è la FOLLIA PURA!!! Troppo bello vedere quanta genti si interessa al problema! Ottimo!
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Sono contenta di vedere che l'argomento è stato preso sul serio tanto da produrre una discussione così interessante. Ricordiamoci che domani è il 14 febbraio, e che non possiamo mancare al nostro appuntamento virtuale, che mi ha portata ad aprire questo topic! Dobbiamo essere in tantissimi!
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Nella loro vita, gli animali d'allevamento conoscono solo la reclusione in spazi limitatissimi e sovraffollati. Trascorrono la loro vita in piccole gabbie sporche con il fondo metallico in rete, sono esposti forzatamente al freddo, al vento e al gelo per infoltirne il manto. Sono vittima dei loro stessi simili per fenomeni di cannibalismo e di aggressività generati dalle allucinanti condizioni di vita. Vengono uccisi all'età di 7-8 mesi mediante elettrocuzione anale e vaginale, rottura delle ossa cervicali, asfissia con gas tossici o soffocamento, sparo di un chiodo nel cervello seguito da dissanguamento. Occorrono dai 30 ai 60 animali per una sola pelliccia di visone, dai 180 ai 240 animali per una sola pelliccia di ermellino, dai 130 ai 200 animali per una sola pelliccia di cincillà, dalle 10 alle 24 animali per ottenere una sola pelliccia di volpe.
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Pelliccia significa fondamentalmente e senza equivoci crudeltà e morte. Nessuno indossa una pelliccia, ancorché piccola, per la quale non sia stato ucciso un animale. Ogni anno sono circa 50 milioni le vittime animali dell'industria della pelliccia. Contribuiamo a fermare tutto questo. http://www.oipaitalia.com/appelli/pellicce_industria.htm
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Socrate, ti mando in mp un link interessante sulla gravidanza sperando che ti possa essere d'aiuto!
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Credo che dovremmo sentirci in OBBLIGO di sterilizzare/castrare i nostri mici. L'attuale tema delle catture dei gatti randagi a Lugano ha acceso un dibattito che ha coinvolto cittadini, autorità comunali, protezione animali e chi da anni si occupa di risolvere il problema alla fonte: sterilizzazioni, campagne di informazione per far capire alla gente l’importanza di non far nascere cucciolate, inviti alla popolazione ad adottare gatti dai gattili (anche per liberare spazi) anziché animali dagli allevatori, ecc. In Romania (dove il problema del randagismo ha dimensioni ben più gravi) per anni le municipalità sono intervenute con azioni forti (fino ad arrivare addirittura agli stermini per strada) e il problema non è mai realmente diminuito. Cominciano a migliorare le cose da quando le associazioni sono presenti sul posto e si occupano di sterilizzazioni e cure sanitarie. Ci sono paesi dove (con logica e coscienza etica) le colonie feline sono addirittura tutelate! Molte persone non capiscono che nutrire gli animali senza anche provvedere alle sterilizzazioni o (peggio ancora) continuare a far nascere cucciolate, non fa che peggiorare il problema: spesso gli animali finiscono per strada, se si ammalano veicolano malattie ai loro simili e le autorità risolvono poi nei modi sbrigativi che purtroppo conosciamo.