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Spirito Mustang

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Su Spirito Mustang

  • Compleanno 21/08/1965

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  • Website URL
    http://www.horsedog.com

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  • Location
    Roma
  • Interests
    Ethological Training

Spirito Mustang's Achievements

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Reputazione Forum

  1. Happy Birthday Spirito Mustang!

  2. I cavalli sono gestiti in varie modalità che permettono diversi livelli di contatti sociali con gli altri cavalli. In molti casi, il contatto tra cavalli è limitato o assente. Il cavallo è una specie altamente sociale, chiaramente sia in natura che in ambiente domestico (Wood-Gush and Gailbraith, 1987) e l’ambiente sociale può impattare sul loro benessere (Mal et al, 1991). Arricchimento ambientale, includendo anche l’inserimento di compagni di branco (Newberry, 1995) è uno dei metodi usati per evitare lo sviluppo di un ambiente sterile. Un ambiente sterile, che include anche la mancanza di stimoli sociali, può produrre un’alta frequenza di comportamenti anomali e stereotipie. Una ricerca ha studiato la preferenza sociale in cavalli tenuti in coppia, isolati ma in contatto visivo ed isolati del tutto (Houpt and Houpt, 1989). I cavalli isolati del tutto hanno evidenziato un incremento di varie attività tre volte superiore comparata agli altri gruppi osservati. I cavalli isolati spendevano maggior tempo camminando e trottando e minor tempo nelle attività di pascolo (10 per cento in meno). Altri studi hanno messo in evidenza come esistano significativi incrementi di parametri fisiologici indicativi di uno stato di stress in cavalli tenuti isolati, rispetto a cavalli tenuti in coppia o in piccoli gruppi (Mal, 1991; Alexander and Irvine, 1998; Dimock and Ralston, 1999). Spirito Mustang per Voi! Ciao! Francesco
  3. Mi sembra si parli senza cognizione di causa di etologia. Lasciate parlare e lavorare chi ha scelto di portare avanti le proprie idee con professionalità. Chi da almeno due decenni si occupa di animali. Ma se ne occupa con approccio etico. Io mi sono trasferito a Parma a studiare etologia nel lontano 1983, quando la parola etologia era sconosciuta a veterinari, biologi, istruttori cinofili, cavalieri, etc. Ilion, possiamo lasciar perdere Parelli e Roberts? Ormai hanno fatto il loro tempo. Dobbiamo impegnarci, aprire gli orizzonti, innovare il nostro pensiero senza legarsi a loghi o strumenti (carrots, dually, etc). Io sono impegnato fortemente sul fronte della ricerca universitaria proprio in questo campo e nuove ricerche sono in progettazione. Nel campo dell'etologia cognitiva le ricerche sono in continua proliferazione. Anche qui lo scontro è duro tra etologi behaviouristi, etologi puri ed etologi cognitivisti. Non basta imparare quattro giochi o ad associare in tondino, le cose sono molto più complesse e vanno svolte da professionisti. Io lavoro da terra, ma guido anche il cavallo dalla sella alla calma, alla comprensione degli aiuti, all'impegno, alla rettitudine, alla riunione ed all'equilibrio mentale e fisico. Non amo far salire i cavalli su trespoli da circo, muovendomi come un pagliaccio o facendo solo show. Ricordo ancora quando ho domato da solo la mia prima puledra, Unica, avevo poco più di 20 anni (ora ne ho 40 passati), ma già avevo seguito per tanto il primo cavaliere insieme al quale avevamo domato con calma tanti cavalli. Ilion ha ragione, ma anche Sara ha ragione, ma non possiamo fermarci alle nostre opinioni personali. Dobbiamo affidarci a chi fa ricerca e non a chi fa il circo. Ilion, nessun cavallo domato etologicamente è alle olimpiadi? A me non interessano i risultati raggiunti, che certamente in un futuro arriveranno sempre più, ma sono interessato al vero benessere del cavallo. Domenica sono stato ad un concorso, c'era anche un noto campione italiano, che dopo un'eccellente prova sportiva ha caricato il cavallo sul van ad ombrellate. Vergognoso. Non è possibile più assistere a queste scene, a questa ignoranza. Si riesce a far fare cose innaturali ai cavalli come saltare ostacoli in percorsi impegnativi, ma non si riesce a far salire un cavallo sul van se non usando la forza, mi sembra assurdo. Io ho fondato la mia scuola su questo approccio etologico ed etico al cavallo e la porterò avanti sempre con determinazione, passione e sacrificio. Scusate lo sfogo! Spirito Mustang
  4. Ciao a tutti! L'uso di un buon senso etico deve sempre alla base di ogni scelta! Lavorare con i cavalli, maschi o femmine, comporta sempre un certo carico di rischio. Punterei l'attenzione su proprietari che dotati di scarsa esperienza hanno grosse difficoltà di gestione anche con le femmine (allora andrebbero sterilizzate per evitare sbalzi umorali dovuti a sbalzi ormonali???) Anche le femmine ricercano il piacere sessuale e allora? Cosa facciamo? Non esistono solo maschi libidinosi, ma anche femmine, la prima delle quali è la mia Pioggia :-) Ci sono proprietari che fanno accoppiare la propria femmina verso i 7-8 anni e fino ad allora? Cosa fa? Resta comunque a bocca asciutta? Io credo che la scelta vada fatta alla ricerca di un approccio il meno invasivo possibile. Più che castrare o sterilizzare indiscriminatamente io punterei sulla formazione delle persone, che è assolutamente inesistente, puntando anche a creare ambienti idonei ad un benessere altamente qualitativo della vita dei cavalli, anche dei maschi interi, stalloni e non. Comunque io preferisco le femmine!
  5. Ciao a tutti! Sono stato molto impegnato ultimamente nella preparazione ed erogazione di un corso per istruttori cinofili che ho tenuto all'università di Pisa. Sul mio sito in home un importante contributo alla corretta conoscenza del metodo più etico e scientifico possibile di preparazione del puledro. Un abbraccio a tutti! Spirito Mustang
  6. Volevo avvertirvi in anticipo che per Maggio sto progettando due giornate ad osservare in montagna i branchi di Esperia! Spirito Mustang
  7. Sottoscrivo in pieno quanto riportato da Sara. In più aggiungo che esistono tecniche di inserimento lavorando in tondino. Ma sono tecniche che vanno utilizzate con davvero grande cura e in strutture idonee per evitare danni. Purtroppo questo non è il contesto idoneo per spiegarle....per il bene dei cavalli e dell'uomo. Molti sarebbero tentati a testare quanto riporta Spirito Mustang....e non è il caso
  8. Nel passato si tendeva a tutelare esclusivamente il benessere fisico del cavallo. Fortunatamente oggi si parla sempre più spesso di Animal Welfare inteso in senso più globale. In questo contesto il benessere psicologico equivale a quello fisico. Vantaggi e svantaggi vanno considerati valutando con consapevolezza ogni variabile con una particolare attenzione al benessere psico-fisico. Sabato sono passato dal Centro Militare di Equitazione di Montelibretti e ho visto un grande paddock con almeno 20 cavalli che coesistevano tranquillamente formando dei sottobranchi. Certo l'inserimento di un cavallo in un nuovo branco, riducendo le ore passate in box, è un'operazione che va fatta solo da persone che abbiano un'approfondita conoscenza dell'etologia del cavallo e delle dinamiche di branco. Un abbraccio a tutti! Spirito Mustang
  9. Nel mio lavoro con i puledri non mi avvalgo della collaborazione di un assistente e quindi ogni mia azione la valuto attentamente al fine di garantire la sicurezza mia e del puledro. In questo contesto grande valore assume l'espansione dell'area di comfort del puledro al fine di migliorarne la fiducia in se stesso e ridurre al minimo sorprese e incidenti. Nel tondino lavoro associando il puledro e desensibilizzandolo a diversi stimoli potenzialmente impaurenti. Aumento progressivamente la sua area di comfort e faccio diventare il tondino l'area di comfort base. Nel lavoro montato in tondino inizio gradualmente a guidare il puledro alla comprensione dei miei aiuti (e non alla sottomissione) e sottoponendolo anche montato a diversi stimoli. Voglio che la bolla di confidenza si sviluppi sempre più. Guido alla calma, alla serenità, tenendo bassi i livelli d'ansia. Alla fine i miei campi di lavoro entrano a far parte dell'area di comfort del puledro ed il centro di quest'area è la mia presenza. Il cavallo associa il comfort a me sia nella comunicazione da terra, sia nella comunicazione tattile dalla sella. Tutto viene svolto nella massima sicurezza, attraverso uno scrupoloso lavoro per obiettivi sfidanti ma raggiungibili. Spero sempre di poter dare un piccolo contributo professionale alla conoscenza dell'educazione e formazione di base del puledro. Francesco.......Spirito Mustang
  10. Ogni ricerca ha inizio con la descrizione e la classificazione dei fenomeni che si propone di studiare. Base di qualsiasi ricerca etologica è l’etogramma ossia il catalogo minuzioso di tutti i moduli comportamentali propri dell’animale. Allora perché non provare a stilare un etogramma personalizzato del nostro cavallo per migliorare la conoscenza del suo comportamento? Come il mio cavallo interagisce con l’ambiente? Quali sono i comportamenti che mette in atto nel percepire l’ambiente in cui vive? Come si comporta in situazioni nuove? Assume un atteggiamento esplorativo, distaccato, impaurito, aggressivo dinanzi ad un nuovo oggetto (ad esempio un ombrello aperto poggiato per terra per un paio di minuti) introdotto nel suo ambiente? Attraverso l’analisi quali-quantitativa delle FAPs (Fixed Action Patterns), componenti elementari delle categorie comportamentali, si possono ricavare precise informazioni sulle condizioni di vita dell’animale e sui comportamenti che tendenzialmente esibisce nel rapportarsi al suo ambiente, ai conspecifici ed all'uomo. Armatevi di taccuino, matita, cronometro e tanto tanto spirito d'osservazione! Certamente acquisirete nuove conoscenze sul vostro splendido cavallo! Buona osservazione a tutti! Un caro saluto! Francesco.....Spirito Mustang Etologo e T.....r
  11. Ogni cavallo è diverso! Pioggia, la puledra che ho adottato all'età di 11 mesi e che ora ne ha 30 ancora vive la sua vita da puledra...guardandola ancora mi sembra una ragazzina...certo già mi segue fiduciosa e da terra è già abituata a tanti stimoli rimanendo tranquilla e libera al mio fianco (buste, ombrelli, acqua, ecc.)! Ancora non è il tempo di abituarla al cavaliere e non ho fretta! Pioggia è nata da una bella cavalla Andalusa e da uno stallone Appaloosa che viveva libero sulle montagne venete!!! Coraggiosa, curiosa, fiduciosa, forte vive con Perla e Raddusa che già la rispettano come potenziale leader!!! Molti corrono nel voler montare i cavalli...io non ho fretta! Spirito Mustang
  12. Doma Etologica...ormai questo termine è fortunatamente sempre più noto ai cavalieri più sensibili e a chi ha il desiderio di praticare una equitazione più etica nel rispetto del cavallo. Anche chi ha sempre aderito a metodi tradizionali obsoleti riconosce sempre più l'efficacia di questo approccio. Ma nella mia terra non parlo mai di doma, bensì di abitudine del cavallo all'interazione etica ed efficace con l'uomo da terra e con il cavaliere Bisogna assolutamente anche dire che anche la doma etologica va condotta con serietà d'approccio e professionalità, nulla può essere improvvisato. Vedo in giro fin troppi singolari e improvvisati trainers "etologici". Le prime fasi di interazione tra uomo e cavallo sono davvero delicate ed è vero quanto cita LadyD quando afferma che si addestra sempre, nel senso che ogni volta che ci relazioniamo con un cavallo noi gli trasferiamo delle informazioni. Il primo assioma della comunicazione infatti afferma che "è impossibile non comunicare" e se è vero che quando comunichiamo con il cavallo lo educhiamo, aggiungerei che è anche vero che "è impossibile non educare, nel bene e nel male". A volte anche grandi trainers americani che fanno proselitismo sembrano perdere il senso dell'etica e della consapevolezza. Recentemente un mio allievo mi ha fatto vedere una ripresa di una dimostrazione di un famosissimo e osannato T.....r americano tenuta in Lombardia un paio di anni fa....l'ho vista con i visceri contorti....era al limite della denuncia di maltrattamento...gli spettatori applaudivano, ma dovevano essere incompetenti o ciechi! Un povero puledro di tre anni è stato sottoposto alle attenzioni di questo T.....r, con musica a palla e ad alto volume, applausi e questo T.....r che sembrava avesse bevuto o sniffato qualcosa...perdonatemi questo mio eccesso ma sembrava un vero pagliaccio! Ha tentato di domarlo chiaramente senza successo, etica zero, solo show. Se il puledro non dava attenzione? Una bella longiata sul posteriore o una pacca sulla schiena dicendo "two eyes, two eyes". Il puledro non aveva neanche possibilità di fuga visto che era alla longia. Ancora mi vengono i brividi, con gli occhi di un professionista serio e conscenzioso che abbia a cuore il benessere psico-fisico del cavallo sembrava di assistere a qualcosa di veramente surreale! Francesco....Spirito Mustang
  13. Il periodo di lavoro con un puledro può variare in base alle caratteristiche individuali del cavallo stesso. Generalmente io ospito i puledri due-tre mesi, tempo necessario per passare dalla comunicazione in tondino alla fase di abitudine al cavaliere alle tre andature con guida alla calma, per poi passare alla comprensione degli aiuti, fino al raggiungimento di un buon grado di leggerezza e impulso. Il periodo comunque dipende dalle esigenze del cavallo e del proprietario. Obiettivi e risultati attesi vengono concordati insieme prima di iniziare il lavoro. I costi possono variare e sono concordati caso per caso. Ciao Spirito Mustang
  14. No Ciottolina! Mai lavorato con Shire e Percheron. Sarebbe davvero interessante osservare e studiare le reazioni di questi cavalli. Spirito Mustang
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