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Gli scorpioni nostrani (Euscorpius spp.) sono assolutamente innocui. Solo se messi alle strette possono pungere, ma la puntura non è più dolorosa o pericolosa di quella di una vespa. Gli adulti misurano al massimo 3-3.5 cm, può darsi che quello che hai visto sia un giovane. Sicuramente non è stato lui, né un altro scorpione, a tagliare i fili del telefono (dubito che ci riesca anche uno scorpione tropicale ben più grosso, e poi perché dovrebbe farlo?). Sono in effetti notturni, e nelle case di campagna sono abbastanza comuni se trovano un microclima ideale. Io non mi preoccuperei, considera che eliminano anche altri invertebrati sgraditi, fra cui gli scarafaggi...ti dico solo di fare attenzione quando infili le scarpe al mattin. Sulla lavanda, non mi risulta che abbia effetti repellenti.
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Direi che si tratta di Acrida turrita, ed è a tutti gli effetti una cavalletta (ordine Orthoptera, famiglia Acrididae). La foto non è chiarissima, ma dovrebbe trattarsi di una forma giovanile. Questa specie in Italia mi risulta segnalata al sud e nelle isole (ma devo controllare sulla checklist), mentre al nord è presente una specie molto simile, Acrida hungarica mediterranea.
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La vita è bella. Senza, saresti morto.
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Si nasce nudi, bagnati e piangenti. Poi le cose peggiorano.
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Oh Dona, eccomi...e l'ero in vahanza! Dunque, fra l'altre citerei "Mi sente" per dire "Mi fa male" (es. "Mi sente la testa"). Poi, ad esempio "lega la bicigretta o ti fatto cinquequattronove" (= te la rubano). Soldi: vaìni, quattrini, lìlleri Per dire che una cosa non serve a nulla: fa' vaìni con (quella cosa) Una cosa molto complicata-o un intrallazzo: tragabài Smettila: fai festa Coniglio: cunigliolo Mi piace: mi garba Una persona educata: una persona ammodo Per descrivere qualcosa di raro e positivo: avéccene (trad. "magari se ne trovassero tanti come quello/a")
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Genere preferito decisamente thriller-avventura, possibilmente con implicazioni fanta-apocalittiche. Sto attualmente digerendo "Il quinto giorno" di Frank Schätzing, circa 1000 pagine e sono a pagina 510 (iniziato da un mesetto circa), che parla di una strana ribellione degli organismi marini nei confronti dell'uomo. Autori preferiti: C. Cussler (letti quasi tutti) e J. Rollins (letti al momento tre); non male anche il duo Preston & Child, autori fra l'altro di "Relic", anche se un po' prolissi. Poi tutta la saga di Harry Potter, letta rigorosamente in inglese. Ho letto molti romanzi di Crichton, alcuni mi sono piaciuti molto fra cui Congo, Sol Levante e Prey, altri mi hanno un po' deluso o comunque lasciato indifferente.
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calamaio
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Dona è zio
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mozione (--> metempsicosi)
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Interno (--> metempsicosi)
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calore
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pastello
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Sposto nella sezoie invertebrati marini.
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Proposta: per non perdere il filo, riportiamo sempre inizio e fine. Da cemento ad automobile. Gazzella
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testa
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Premetto, non sono un esperto di felidi. Ciò detto, qualche considerazione. Ovviamente scontri del genere in natura non avvengono quasi mai (tralasciamo la distanza geografica degli areali delle diverse specie). Quando due superpredatori si incontrano in genere si ignorano, o se non lo fanno per determinati motivi (es. uno dei due invade l'areale dell'altro o vuole portargli via la preda) lo scontro si basa più sull'ostentazione che sull'impiego della forza: e quindi atteggiamento minaccioso, ringhi, zanne esposte etc. etc. Giusta invece la considerazione di FunFun sulle diverse tecniche di uccidere la preda: il leone (o meglio: la leonessa) procede per soffocamento attaccando la giugulare, la tigre spezza il collo. E qui secondo me il motivo risiede nella diversa dimensione delle prede. I leoni vivono in ambienti aperti (savana) e quindi hanno a che fare con ungulati di maggiori dimensioni rispetto alla tigre che vivendo nella giungla deve cacciare prede più piccole (diciamo delle dimensioni di un cervo) per una semplice questione di disponibilità. Insomma, tecniche diverse per adattarsi ad ecosistemi diversi...e quindi il paragone assoluto sulla forza non ha senso. Metti una Ferrari e una jeep sull'autostrada, ed avrai un risultato, mettile su una strada sterrata piena di sassi e ne avrai un altro...
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Le Vostre Esperienze Più Dolorose
flessio replied to flessio's topic in Per parlare del più e del meno
Per me il peggio del peggio è stata la puntura di una tracina (raganella, pesce ragno etc.): in pratica un chiodo incandescente conficcato nella pianta del piede, corsa fuori dal mare (su un piede solo...) e pediluvio in acqua bollente per disattivare la tossina. Ahi ahi ahi... Per il resto: vespe, api...un paio di volte anche il mio criceto (riposi in pace, amen), il bassotto di mio zio quando avevo tre anni, e i graffi di gatto non li conto nemmeno. -
Ripropongo questa discussione con sondaggio: rivivete le vostre esperienze più dolorose con i nostri "amici" animali!
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Facevo ricerca su google su un insetto, è uscito il link ad una discussione ed ho risposto. Poi da lì ho cominciato a partecipare alle discussioni del forum invertebrati.