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Benvenuta! Che bestie possiedi oltre ai pony?
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Ciao e benvenuto. Le cause principali delle morie di api sono gli avvelenamenti da insetticidi impiegati sulle colture in fioritura, o in presenza di fioriture di piante spontanee ad esempio nell'interfila dei frutteti. Infatti l'impiego di insetticidi in fioritura è vietato, e prima di trattare bisogna sfalciare eventuali piante spontanee fiorite. Quindi, anche i bombi ne risentirebbero inevitabilmente. Attualmente i bombi sono usati come impollinatori soprattutto in serra (pomodoro, peperone, melanzana etc.), rispetto alle api sono attivi anche a temperature più basse, ma non so se equivalgano alle api come efficienza di impollinazione e probabilmente il loro impiego su colture da pieno campo potrebbe essere più costoso. Anche i bombi sono provvisti di pungiglione.
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Novità Editoriale: Saturnidi - Guida All'allevamento
flessio replied to atlasct's topic in Invertebrati
Devo cancellare il link, dal momento che il regolamento del forum (che riporto) non consente l'inserimento di links a carattere commerciale né nella firma né nel testo del messaggio: Normativa in fatto di link e link pubblicitari: è assolutamente vietato utilizzare questo forum direttamente o indirettamente come "vetrina pubblicitaria " per la propria attività o per le attività commerciali in generale, AnimaliNelMondo.com mette a disposizione varie forme pubblicitarie gratuite e a pagamento per tanto se cerchi visibilità visita l'apposita area del sito denominata catalogo pubblicitario... 1. è vietato menzionare marche e prodotti vari in tal caso puoi usare gli asterischi coprendo al meno un 70% del nome 2. è vietato inserire link pubblicitari nella firma e nel messaggio 3. si possono inserire link nei post solo a completamento di un informazione 4. nel forum si può aggiungere un link al proprio sito andando in: * Opzione --> Modifica profilo --> Inserisci un link in questo modo comparirà un pulsante con WWW con il link al sito inserito Grazie per la comprensione. Staff ANM -
Che io sappia non è una linea di ricerca delle più seguite, ci sono altri metodi più efficaci come la scelta di colture o varietà più idonee all'ambiente, opportune lavorazioni o non-lavorazioni del terreno, cambiamento delle epoche di semina o di raccolta, riduzione dell'erosione etc., ma si rischia di andare un po' off topic.
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Recupero questo post, dato che per altri motivi mi sto occupando a latere dell'argomento. Anzitutto un problema di definizione: un Organismo Geneticamente Modificato (OGM) è un organismo (pianta, animale o batterio) nel cui genoma (DNA) è stato inserito artificialmente un gene di un altro organismo, escludendo quindi il ciclo sessuale. Quindi la selezione di colture con determinate caratteristiche, attraverso il miglioramento genetico classico (clementine, kaki partenocarpici etc.) non sono assolutamente OGM. Parlando di colture, la maggior parte delle piante GM sono tali per avere resistenza nei confronti di insetti o funghi (parlerò dei primi, che conosco meglio): il mais GM contiene un gene per l'espressione di una tossina prodotta da Bacillus thuringiensis (Bt), un batterio tossico per molti lepidotteri, ed è quindi resistente alla piralide. In Italia il mais Bt è stato autorizzato da pochi anni, quello non Bt deve essere difeso con insetticidi di sintesi (piretroidi), che sono poco tossici per i mammiferi ma fanno una strage di insetti utili. In Cina e sud-est asiatico c'è il riso Bt contro un altro lepidottero, Nymphula nympheata, stessi problemi. In ogni caso, Madre Natura sta prendendo provvedimenti e cominciano a comparire popolazioni di insetti resistenti al Bt (fra l'altro il rischio di comparsa di resistenza è molto maggiore in questo caso, dato che gli insetti sono in contatto perenne con la tossina e non solo al momento del trattamento come per gli insetticidi): negli USA sul mais il problema viene gestito con le aree rifugio, vengono cioè seminate file di mais non Bt dove gli individui sensibili della piralide possono sopravvivere e accoppiarsi con quelli resistenti. Per il discorso dell'impatto ambientale, il mais Bt ha causato in molte zone il declino di alcuni lepidotteri diurni di grande valore naturalistico, come Parnassius apollo.
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Ah, ecco mi erano sfuggite le dimensioni, in effetti 3 cm per una Litoria sono un po' pochini...mi ero lasciato ingannare dall'assenza di machhie nere in corrispondenza degli occhi, ma magari non è un carattere determinante.
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Dunque, io non sono un erpetologo-batracologo ma la foto mi ricorda abbastanza Litoria caerulea, specie abbastanza diffusa nella terraristica, credo di origine australiana. Oltretutto una specie autoctona che si rispetti in questo periodo dovrebbe essere in riposo invernale, e non andarsene in giro per immondezzai...Aspettiamo comunque una conferma.
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La prima cosa da fare è cercare di capire di che bestia si tratti, e soprattutto se è effettivamente una specie autoctona o esotica. Perché se era vicino ai bidoni dell'immondizia-che non mi pare propriamente il suo ambiente-temo che si tratti di un regalo di Natale scomodo di cui "qualcuno" ha voluto disfarsi (se così fosse evitiamo commenti al riguardo, certe cose si commentano da sole). Se si tratta di una specie esotica è meglio non liberarla, nel migliore dei casi è destinata a morire dopo poco tempo, o comunque a non riprodursi; nel peggiore, potrebbe invece riprodursi e diventare una specie invasiva. Si può invece provare a tenerla in un terrario ed allevarla. Se invece si tratta di una specie autoctona, andrebbe liberata nel posto giusto, dato che la detenzione di anfibi autoctoni mi risulta sia illegale. Quindi se riuscite fatele una foto ed inseritela sul forum, poi il moderatore di sezione (che non sono io) cercherà di capire qualcosa e di darvi delle risposte.
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Ciao, io non sono uno specialista né un allevatore di ragni-tantomeno di migalomorfi esotici come la tua Grammostola rosea-comunque mi pare proprio che sia una specie ad accrescimento lento ed estremamente longeva, e quindi anche che non si nutra molto frequentemente. Anche sull'aggressività mi sembra che tu abbia ragione, non è particolarmente mordace (per quanto TUTTI i ragni se molestati e impossibilitati alla fuga possano reagire in malo modo). Quello che posso consigliarti è di informarti molto bene sulle sue esigenze: l'alimentazione, ma sicuramente anche-e soprattutto-le condizioni di temperatura, umidità e luce solare di cui ha bisogno, e giustamente le dimensioni del terrario (forse sarebbe stato meglio informarsi bene prima di prenderlo, questo vale per qualunque animale ma a maggior ragione per quelli un po' "sopra le righe").
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Inizio con lo scusarmi per il colpevole ritardo nella risposta. Probabilmente non hai trovato una larva di Pieris brassicae, ma di qualche altra specie appartenente alla stessa famiglia, non sempre le specie sono distinguibili allo stadio di larva. Prova a vedere su questo sito: http://www.leps.it/ sotto la famglia Pieridae, se trovi qualche specie somigliante alla tua. Ciao
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La cavolaia sverna allo stadio di crisalide e sfarfalla abbastanza presto in primavera (marzo). In natura l'incrisalidamento avviene su supporti come muri, rametti etc. con un cingolo di seta. Per sfarfallare deve prima prendere un po' di freddo, non ho esperienza diretta ma non credo che si possa forzare subito lo sfarfallamento evitando la diapausa. Ergo, ti consiglierei di tenerla magari sul balcone, magari dentro un barattolo di vetro aperto o chiuso da una zanzariera, e aspettare. Ciao
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Quella della foto è sicuramente la larva di un coleottero scarabeide: potrebbe essere di un maggiolino, ma anche ad esempio di uno scarabeo rinoceronte.
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Per quanto ne so io (poco, ma credo comunque più di un veterinario) curare un insetto è impensabile, tantomeno ricostruirne la nervatura alare. Le ali dei lepidotteri sono delicatissime e tendono facilmente a rovainarsi e desquamarsi, ma se tutto questo non compromette il volo l'insetto non avrà problemi ad alimentarsi ed accoppiarsi. Altrimenti la natura farà il suo corso. Per gig_liola e stevecavio: off topic perdonato perché breve ed autocensurato, ma per favore non perdiamo di vista il regolamento, grazie
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Come dice zarina, bisognerebbe fare una foto ad ali aperte: potrebbe essere un'altra specie simile, ad esempio Pieris cheiranthi o Pieris mannii...comunque è sicuramente della famiglia Pieridae. Ciao
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Se le pseudozampe (quelle sull'addome) sono almeno 6 paia, come dice elisa, allora è proprio un imenottero sinfite: le larve dei lepidotteri non hanno mai più di 5 paia di pseudozampe (ho ricontrollato). Il metodo di allevamento da te proposto è ovviamente valido: aspettiamo e vediamo cosa esce fuori... Ciao
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Tranquilla, non può pungere, non ha il pungiglione... Comunque devi contare il numero di paia di pseudozampe (quelle sull'addome), se sono almeno 6 (se la memoria non mi inganna) allora si tratta proprio di un imenottero.
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Probabilmente non si tratta di larve di farfalla, ma di un imenottero della famiglia tentredinidi, forse Arge rosae, prova a cercare qualche immagine. Se vuoi allevarle, mettile in un terrario fatto con una vaschetta di vetro o di plastica (vanno bene anche quelle del gelato) chiuso da una zanzariera o anche solo col coperchio forato, fornisci periodicamente foglie e rametti di rosa ed aspetta fiduciosa. Mantieni le stesse condizioni di temperatura e umidità che ci sono all'esterno. Ciao
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Sì, infatti se guardi bene la prima foto, con l'insetto di profilo, si intravedono le ali posteriori. Ciao
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Si tratta di una femmina di Panorpa sp., ordine mecotteri, comunemente detta mosca-scorpione (i maschi hanno una struttura simile al pungiglione dello scorpione); è assolutamente innocua. Ciao
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Benvenuto mgerbi. Sì, i Vesperus vivono sulle radici, anche della vite. Altre specie, come la Saperda, vivono invece nel fusto. Il regime trofico delle larve dipende dalla specie. Proverò a cercare informazioni su questo Phymatodes. Ciao. ps: sbaglio o noi ci conosciamo già? Nickname e entomologia della vite...
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Gli psocotteri sono proprio legati alla presenza di umidità, quindi con le periodiche aerazioni dei locali dovrebbero diminuire rapidamente. Sui parquet in legno potrebbero insinuarsi tra un listello e l'altro, nutrendosi anche dei residui di colla: in questo caso, anche la cera per pavimenti dovrebbe funzionare bene. Se poi hai dato anche un insetticida...occhio però che il piretro naturale ha una persistenza bassissima e l'efficacia dipende anche dal pH dell'acqua con cui si usa. In genere in ambiente domestico si usano prodotti a base di propoxur, o altri carbammati (per motivi di regolamento non si possono nominare i nomi dei prodotti), oppure piretroidi di sintesi. Io mi accontenterei della ventilazione, poi meglio qualche psocottero che un'intossicazione da insetticidi. Il ciclo degli psocotteri dovrebbe durare circa 2 settimane, dipende anche dall'ambiente (es. termosifoni accesi o spenti, etc.), quelli atteri e bianchicci sono i giovani, mentre gli adulti sono quelli alati, simili a moscerini. Sull'altra specie sono d'accordo, non si tratta sicuramente di lepisme ma di porcellini di terra.
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Benvenuto cerambyx, e grazie per la determinazione! Sai dirmi anche le piante ospiti?
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I ragni non sono il mio forte, ma quello della foto mi sembra possa essere uno della famiglia Theridiidae o Linyphiidae (non oso nemmeno azzardare il genere, essendo insicuro anche della famiglia), comunque sicuramente NON è la malmignatta (che ha anche una diffusione molto circoscritta). Quelle che lidialynn chiama antenne sono probabilmente i pedipalpi. Sul discorso tarantole qualche precisazione: in genere per "tarantola" si intendono ragni del sottordine ortognati, o migalomorfi, rappresentati in Europa dalla famiglia Atypidae. Anche se spesso vengono indicate come tarantole alcune specie della famiglia Lycosidae (ragni lupo), che sono invece del sottordine labidognati, o araneomorfi, come la stragrande maggioranza dei ragni europei. Non mi risulta che nessuna di queste specie sia pericolosa (i migalomorfi poi credo siano abbastanza rari). Quanto alle specie italiane pericolose aggiungerei Cheiracanthium sp., dal morso non propriamente simpatico (ma non si tratta dell'esemplare della foto).
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Non è uno scarafaggio, ma un coleottero della famiglia dei cerambicidi. Questi coleotteri hanno le larve che vivono nel legno, quindi è facile trovarli nelle legnaie. Comunque in casa non danno problemi. L'utilità delle blatte? Beh, non dobbiamo per forza trovare una motivazione all'esistenza di ogni specie, si sono semplicemente evolute per sopravvivere e prosperare in determinai ambienti... Ciao
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Qualche precisazione... Blatte e scarafaggi sono sinonimi. Gli scorpioni non sono insetti ma aracnidi (idem per le zecche). Comunque le specie italiane (Euscorpius spp.) non sono pericolose, la loro puntura non è più dolorosa di quella di una vespa, ed è anche molto rara. Ciao