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flessio

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  1. Non ho sentito documentazioni ufficiali sulla presenza della lince in Abruzzo. Dal poco che so, si tratta di un animale che ha bisogno di un areale molto esteso e non antropizzato: mi sembra quindi difficile (ma non impossibile) che dalle Alpi abbia potuto raggiungere l'Abruzzo senza essere stata introdotta. Condivido lo scetticismo di Papillon. Anche sulle segnalazioni fatte dai pastori ci andrei cauto: potrebbero anche aver visto un gatto selvatico (Felis silvestris) ed averlo scambiato per una lince...oppure in dialetto abruzzese "lince" e "gatto selvatico" vengono usati come sinonimi, non saprei. E qui colgo l'occasione per segnalare un'altra specie degna di nota ma meno appariscente: proprio il gatto selvatico, che fra i rischi a cui è sottoposto include anche l'ibridazione con il gatto domestico con impoverimento del patrimonio genetico e l'eventuale trasmissione di malattie.
  2. Visto che l'argomento è di interesse, vi allego un quadro generale sul phylum degli anellidi e sulla classe Hirudinea (da Storer et al., 1981). Premetto che la sistematica nel frattempo potrebbe anche essere cambiata. Phylum Anellida Ordini: Polychaeta (prevalentemente marini), Oligochaeta (lombrichi), Hirudinea (sanguisughe). 1. Simmetria bilaterale, corpo allungato con evidente metameria 2. Presenza di minuscole appendici (setole), di norma assenti negli Hirudinea 3. Corpo rivestito da cuticola 4. Due strati muscolari; celoma ben sviluppato tranne che negli Hirudinea 5. Tubo digerente completo (bocca e ano) 6. Apparato circolatorio con vasi sanguigni longitudinali 7. Respirazione cutanea o con branchie 8. Apparato escretore costituito da due nefriti 9. Sistema nervoso: due gangli cerebrali e cordone nervoso longitudinale 10. Sessi uniti e sviluppo diretto (Oligochaeta, Hirudinea); o sessi separati e presenza di larve (Polychaeta) Classe Hirudinea Irudinei o discofori (comunemente sanguisughe). Corpo pigmentato, depresso; grossa ventosa posteriore, spesso presente anche piccola ventosa anteriore; assenza di tentacoli, parapodi e setole (un’eccezione); 34 metameri suddivisi allesterno in numerosi anelli; celoma pieno di connettivo e muscoli; ermafroditi; uova in bozzoli; assenza di stadio larvale; acque dolci e salate, terre emerse; ematofagi o predatori di invertebrati. Circa 500 specie conosciute. Ordini 1. Acanthobdellida: ventosa anteriore, no proboscide e mascelle. Acanthobdella, su salmonidi 2. Rhynchobdellida: proboscide estroflessibile, no mascelle. Glossiphonia, su molluschi in acque dolci. 3. Gnatobdellida: assenza di proboscide. Hirudo medicinalis, sanguisuga comune, ematofaga; Haemopis marmorata, predatrice di invertebrati 4. Pharingobdellida: Erpobdella sp., predatori di vermi ed altri irudinei
  3. Pessima notizia, che purtroppo non giunge inaspettata. Erano già stati segnalati errori nelle rotte migratorie forse di esemplari di cicogna bianca (ma non mi ricodo bene), che a settembre andavano a nord anziché a sud. Da altra fonte che non mi ricordo avevo sentito della latitudine massima di svernamento degli storni, che da circa 10 anni si è spostata da Roma a Ginevra. Allegria...
  4. Dove andrò non troverò tagliole né gabbie Dove andrò non ci saranno cacciatori di pelliccia Dove andrò non troverò bocconi avvelenati Niente ormai mi separa dal Creatore Ho percorso il mio lungo cunicolo seguendo la Traccia della Vita Sento finalmente l'odore dell'Eternità
  5. Direi che gli scarafaggi comprendono per estensione tutto l'ordine Blattodea, anche se i nomi comuni non hanno una collocazione proprio ortodossa. Ciao ps: dato che se ne parla e che il soggetto della discussione è abbastanza ampio, ho modificato il titolo includendo anche le blatte; chiedo comunque la collaborazione di tutti i partecipanti nell'evitare troppe divagazioni off-topic.
  6. Sì, alcune specie possono volare. La maggior parte degli ordini sia degli eterometaboli (metamorfosi incompleta) che degli olometaboli (completa) comprende specie con le ali funzionali. Qualche esempio. Eterometaboli: libellule, mantidi, locuste e cavallette (ma qui alcune specie sono attere), eterotteri (idem) e omotteri (idem); olometaboli: neurotteri, ditteri (qualche specie attera), coleotteri (idem), imenotteri (idem pensa alle formiche). Ci sono poi alcuni ordini che comprendono solo specie secondariamente attere: es. mallofagi e anopluri (pidocchi, eterometaboli) e sifonatteri (pulci, olometaboli).
  7. Sulla confusione esistente tra scarafaggi e scarabei vi riporto una parte di un mio post in una vecchia discussione: Confusione tra...scarafaggi e scarabei (e per estensione coleotteri). I primi sono dell'ordine blattodei(scarafaggi, appunto, o blatte): sono insetti a metamorfosi incompleta (eterometaboli), in cui gli stadi giovanili (ninfe) sono + o - simili agli adulti, e non hanno uno stadio di pupa. Gli scarabei sono invece una famiglia di coleotteri: hanno metamorfosi completa (olometaboli) con stadi giovanili che sono larve (molto diverse dagli adulti) ed uno stadio di pupa prima della comparsa dell'adulto. Non tutti i coleotteri sono scarabeidi (infatti C. cerdo e T. giganteus sono dei cerambicidi). Alcuni scarabeidi molto comuni sono il maggiolino e la cetonia dorata. Le larve delgi scarabeidi vivono in genere nel terreno a spese delle radici, oppure nel legno di alberi deperienti. Comunque blatte e scarafaggi sono (quasi) la stessa cosa: Blatta è un genere appartenente all'ordine Blattodea (gli scarafaggi appunto), che comprende anche altri generi tipo Periplaneta, Blattella, Supella e chi più ne ha più ne metta. Ciao
  8. Vi chiedo di nuovo cortesemente di usare questa discussione per parlare di calabroni o comunque di imenotteri. Se volete parlare di scolopendre aprite un'altra discussione. Grazie
  9. Dunque, dopo varie ricerche la rimozione delle zecche è abbastanza controversa: alcuni sconsigliano l'applicazione di olio etc. per la bassa frequenza respiratoria della zecca (15-20 volte in un'ora), anche se mi ricordo di averne rimossa una con successo dal mio gatto proprio in questo modo. In ogni caso l'estrazione con pinzette dev'essere fatta in modo da non lasciare il rostro infisso nella pelle, quindi vengono consigliate pinzette ricurve, che permettono una migliore presa.
  10. Pami, ti lascio aperta solo questa discussione sulla calospite e chiudo tutte le altre, che resteranno comunque visibili. Grazie per la comprensione.
  11. Possibile che fossero di passo, in effetti il Molise si trova sulla traiettoria Delta del Po-promontorio del Conero-canale di Otranto-Bosforo, una delle rotte migratrici più frequentate dai cicogniformi (le altre sono Gibilterra e lo stretto di Messina). Dovendo sparacchiare nel buio (senza descrizione) voterei per il cenerino, il più comune; ma anche la garzetta potrebbe essere probabile. Direi che serve una descrizione. Indicativamente direi: altezza circa 90 cm e piumaggio grigio e nero: cenerino; altezza 90-100 cm ma piumaggio rossiccio: airone rosso; altezza 95-110 cm ma piumaggio bianco: airone bianco maggiore; altezza 60 cm, piumaggio bianco e piedi gialli: garzetta. Ciao
  12. La fonte alimentare dipende dalla specie: lana, cuoio, derrate alimentari...
  13. Qualche risposta... Le zecche in generale si staccano dall'ospite al momento della muta (hanno due stadi giovanili-nel primo hanno solo 6 zampe- ed uno di adulto) e restano in attesa del prossimo ospite generalmente sul terreno: quindi è verosimile che fosse lì vicino al cuscino, specie se la tenda era priva di fondo. Per la rimozione è sempre sconsigliabile strapparle perché l'apparato boccale potrebbe restare conficcato nella pelle e fare infezione: meglio bruciarle (mai provato, solo sentito dire) oppure sofforcarle con una goccia d'olio finché non si staccano. Le blatte (scarafaggi) non sono vettori di malattie in senso stretto come ad esempio le zanzare per la malaria, ma possono contaminare con gli escrementi ciò con cui vengono in contatto, né più né meno delle mosche (es. Musca domestica, ma anche diversi calliforidi). Non mi risulta invece che questo sia un problema causato dalle formiche. Ciao
  14. No problem, se vuoi parlarne puoi aprire una discussione a parte. Ciao
  15. L'abilitazione a spedire e ricevere MP scatta al raggiungimento dei 20 messaggi nel forum. Comunque se un utente o un moderatore) non ha l'indirizzo e-mail riservato gli puoi scrivere tu per e-mail andando nel suo profilo utente; ovviamente il destinatario potrà visualizzare il suo indirizzo. Una precisazione sui farmaci: non si può riportare la marca o il nome commerciale del farmaco, ma è possibile riportare il nome del principio attivo (es. penicillina, amoxicillina etc.). Ora non conoscendo io farmaci per pennuti, non so se tu avevi inserito i nomi commerciali o quelli dei principi attivi. (fine off-topic) Ciao
  16. Sono d'accordo con bardo, se si trova un pennuto ferito è meglio contattare qualcuno di competente (veterinari, LIPU o centri recupero fauna selvatica del CFS). Maneggiarlo ulteriormente potrebbe anche peggiorare le cose. Per MaRmOtTa: non usare abbreviazioni da sms tipo k nn cmq, è vietato dal regolamento, grazie.
  17. Per favore, evitate l'uso di abbreviazioni da sms perché è vietato dal regolamento. Grazie
  18. Ciao e benvenuto. Le mie informazioni sui dermestidi sono sempre quelle dell'altra discussione che tu hai citato. Se hai eliminato la fonte di cibo (il materasso imbottito) non dovresti più avere problemi, gli adulti se non trovano un substrato per la riproduzione muoiono. Ciao
  19. Ragzzi ricordiamo che si sta parlando di calabroni, non divaghiamo... Comunque il video dei calabroni che attaccano l'alveare dovrebeb riferirsi alla Vespa mandarinia, di cui si è già parlato. Sì, la scolopendra non è un animale marino ma un chilopode terrestre.
  20. flessio

    Lipu..

    Ciao cherrug, ed anzitutto benvenuto sul forum. Ciò detto, ti rispondo anch'io per punti: 1-io invece qualche anno fa ho trovato una femmina di gallinella d'acqua (Gallinula chloropus) con un problema alla zampa, forse una frattura, in un campo di mais. L'ho portata in un centro cicogne LIPU dove è stata curata e riabilitata. 2- non è obbligatorio portare alla LIPU un pennuto ferito, ma spesso può essere la cosa più logica da fare; beninteso, oltre alla LIPU esistono anche altri centri di recupero per la fauna selvatica. 3-come giustamente dici tu, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. 4-questo secondo me è il punto più controverso: cosa si intende esattamente con semilibertà? Se un pennuto va e viene a piacimento, quella secondo me è libertà. A meno che con semilibertà non si intendano ad esempio le mangiatoie (ma qui si va su un altro argomento che meriterebbe una discussione a parte). 5-qui ti dò pienamente ragione: ogni tanto farebbe bene ricordarsi che i protagonisti del forum non sono gli utenti o i moderatori, ma gli animali. 6-se io raccatto un merlo per strada, anche se ferito, e me lo tengo, quella è in effetti cattura. Immagino che i tuoi Tyto alba siano detenuti con tanto di documenti (poi non conosco alla perfezione la normativa in materia). Che poi si faccia confusione tra autoctono e selvatico è vero, anche se non direi che è così difficile trovare alloctoni a casa nostra: per i pennuti non saprei, ma bestie come la nutria e lo scoiattolo grigio non sono certo autoctoni. Ciao
  21. Premetto che di pennuti in gabbia non me ne intendo. Però la mia logica è la seguente: l'hai appena portata a casa e si spaventa se le togli il telo, evidentemente è stressata e non sta bene dove si trova, prova a cambiarla di posto... poi aspetta l'intervento di qualcuno più esperto del sottoscritto (non ci vuole molto...). Adesso faccio il moderatore: devo chiederti di non usare abbreviazioni in stile sms (tipo k, nn etc.) perché è contro il regolamento. Grazie
  22. Il "corno" in realtà è un prolungamento (ipertelia) del capo, e serve alla femmina per inflilarlo nel riccio e scavare un pozzetto con le mandibole per poi deporre l'uovo. Nel maschio infatti è più corto. Ciao ps: per otasavara ti ho modificato qualche errore nel messaggio
  23. Se vermicello cicciotto e senza zampe: larva di Curculio elephas, ovvero balanino del castagno (coleottero curculionide). Se vermicello allungato e con zampe: larva di Cydia splendana, ovvero tortrice tardiva delle castagne (lepidottero tortricide). Ciao
  24. Cercherò di fare chiarezza in ordine sparso: 1) I ragni non pungono ma in effetti mordono: gli organi preposti al morso si chiamano cheliceri; 2) tutti i ragni sono dotati di veleno (tranne, mi risulta, un gruppo molto ristretto appartenente alla famiglia Uloboridae); i veleni possono avere diversi meccanismi di azione (neurotossico, citotossico, etc.) 3) spesso il morso non ha azione rilevante sull'uomo proprio per la lunghezza ridotta dei cheliceri; fra i ragni il cui veleno ha un certo effetto sull'uomo, in Italia si segnalano Latrodectus tredecimguttatus (la malmignatta), Cheiracanthium punctorum e Loxosceles rufescens; 4) non sempre la colorazione brillante è indice di pericolosità; non mi ricordo se la vedova nera (Latrodectus mactans) ha una macchia a clessidra sull'opistosoma, sicuramente è presente in molti altri ragni della stessa famiglia (theriididae) non altrettanto pericolosi 5) i ragni depongono le uova all'interno di ovisacchi in luoghi più o meno riparati, la storia che iniettino la prole sotto la pelle è una gran balla 6)l'agente della rogna non è una pulce ma un acaro (quindi un aracnide, ma non un ragno propriamente detto) che scava in effetti gallerie sotto la pelle 7 ) le "larve" iniettate dalla puntura della zanzara sono in realtà delle filarie, vermi cilindrici parassiti che sfruttano le zanzare come vettori Vi rimando ai motori di ricerca sul www per ogni approfondimento. Ciao
  25. flessio

    Mosche

    I ditteri sono un ordine molto eterogeneo, con specie adattatesi a tutti gli ambienti possibili: acque luride, concimaie, acque limpide, cadaveri, animali vivi... c'è perfino una specie, Psilopa petrolei, che si sviluppa nel petrolio! Il ciclo in genere è brevissimo, una settimana in condizioni favorevoli. Gli adulti sono volatori eccezionali, e possono localizzare in effetti la fonte di cibo a km di distanza. Mi risulta che alcune specie siano in effetti vivipare. Ciao
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