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Pappagalli

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  1. Ciao non ho una lista, in quanto moltissimi animali sono protetti e in via d'estinzione. Una lista la puoi trovare sul sito del wwf (http://www.wwf.it) e una sul cites (http://www.cites.org). Ciao
  2. Pappagalli

    cocorita malata

    Ciao, si tratta di rogna (scabbia). Generalmente non si dispensano cure, ma qui posso farlo in quanto ne ho la certezza ma in ogni caso se ti rivolgi a un veterinario aviario sarebbe ideale. L'ivermectina (principio attivo dell'Ivomec) e' una molecola antiparassitaria attiva su numerosi parassiti che possono affliggere gli uccelli. Per le infestazioni da acari e' preferibile ad altri antiparassitari usati in passato perche' notevolmente piu' efficace. Oltre che dall'acaro rosso (ematofago) gli uccelli da gabbia possono essere infestati dagli acari dell'apparato respiratorio (Sternostoma tracheacolum), da quelli cutanei responsabili della rogna (genere Knemidokoptes) e da vari acari plumicoli. Tutti questi parassiti (molto resistenti in ambiente esterno) sono sensibili all'ivermectina per cui il trattamento a base di ivomec (ottenibile con prescrizione veterinaria) e' risolutivo. Per far si che la dose sia adeguata per uccelli di piccola taglia occorre diluire il prodotto, in rapporto 1:9, con glicole propilenico (reperibile in farmacia). Questa sostanza e' il normale diluente del prodotto e per questo va preferita; in alternativa, per applicazioni cutanee, puo' essere impiegata la glicerina liquida nel medesimo rapporto di diluizione. L'ivomec diluito con glicole propilenico può essere somministrato per via orale (una goccia per pappagallino) o per via percutanea (ponendo una goccia sulla cute della nuca dopo aver asportato un paio di piume). Il trattamento puo' essere ripetuto dopo 7-10 giorni e successivamente uccelli ed ambiente vanno contollati per osservare eventuali reinfestazioni anche solo in uno o pochi soggetti. Gabbie ed accessori vanno trattati con antiparassitari e gli uccelli possono essere reintrodotti solo alcuni giorni dopo l'avvenuta disinfestazione. Ciao ;)
  3. Ciao Tarzan, ho un acquario e ne ho avuti diversi da gestire.... La prima cosa che devi porti è : 1. dimensione acquario (quanto lo vuoi grande, quanto pensi di spendere?) 2. tipi di pesci (pesci acqua fredda o pesci tropicali) Ciao
  4. Pappagalli

    Vedova Paradisea

    Ciao, mi sembra già abbastanza dettagliato no ?! Che manca ? ok, oltre quanto già citato nel sito :.... _________ Steganura Paradisaea Vedova Paradisea Origini : Etiopia. Abita principalmente in zone asciutte, savana e terreni boscosi. Alimentazione: in natura si alimenta di sementi miste come miglio, avena selvatica, tarme, piccoli insetti, e in alcuni periodi dell’anno di vegetali (erbe) In cattività viene alimentata come i piccoli estrildidi ; sementi miste, frutta, verdura, tarme della farina (o pastoncino insettivori). Durante il periodo riproduttivo possono diventare molto aggressivi. Una volta terminata la stagione tuttavia la loro colorazione cambia e tornano più tranquilli. Questi uccelli sono poligomani. Un maschio può accoppiarsi con 10-12 femmine in una sola stagione. I maschi non si occupano della prole in quanto sono parassiti (depositano le uova in altri nidi dove verranno cresciuti da altri uccelli). La femmina si occupa solo della deposizione delle uova. Non so esattamente che altre informazioni cerchi ma pui digitare nei motori di ricerca la parola : “Steganura Paradisaea” Troverai molti siti in inglese! Ciao
  5. Pappagalli

    Vedova Paradisea

    Ciao, puoi leggere il seguente articolo, se hai altre domande..chiedi pure! http://www.inseparabile.com/Uccelli/vedova.htm Ciao ;)
  6. Che ne penso ? Più andiamo avanti più indietreggiamo :( ........ povero globa, .. povero mondo . Speriamo che presto la gente prenda una "coscenza" di quello che accade intorno a noi, prima che sia troppo tardi. Ciao
  7. Ciao Tarzan, vi sono tanti tantissimi uccelli da variopinti colori, a partire dai pappagalli (es. conuro del sole, ecc..) a uccelli tropicali come il tucano, il colibrì, o uccelli come il martin pescatore, ecc.. In breve.......quasi tutti ! eheheh Ciao
  8. Ciao Esatto ! Intendevo proprio la Macroglossum stellatarum. Spesso la vedo anch'io sui miei balconi (adora i gerani) in serata. Sembra un colibrì, a parte i colori un po' scuri Bene, mistero risolto. Ciao p.s: le foto non si possono inserire (protette copyright o non). Comunque l'aggiungo in queso modo: Macroglossum stellatarum
  9. Pappagalli

    Micosi gatto

    Ciao Cla, Geneneralmente sì. Ma ogni caso va valutato attentamente in quanto come per le persone, l'evoluzione della malattia è diversa da soggetto a soggetto. Se a te pare che l'attuale alimentazione è troppo proteica diminuisci il dosaggio oppure ad alternativa prova a cambiare gradualmente. Ciao ;)
  10. ciao, credo di sapere che è , ma non è la farfalla sfinge..... Trovi la foto e la scheda della farfalla sfinge su questo sito. Se ho ragione dimmelo che ti svelo il segreto ! Ciao ;)
  11. Pappagalli

    IGNISCOLOR

    Ciao Karmen, allora...vediamo. IGNISCOLOR o Igniscolori, Vescovo rosso(nome latino Euplectes orix (franciscana)) Igniscolor sono della specie euplectes franciscana, famiglia ploceidi e dell'ordine dei passeriformi. Detto anche tessitore, color di fuoro, l'igniscolor ha un abito nunziale molto attraente. La testa e il ventre sono neri, mentre il resto del corpo è di un rosso-arancione molto intenso. Il becco è grigio scuro e le zampe sono chiare. Per quanto riguarda l'alimentazione non sono affatto esigenti; misto per canarini e esotici (dm) con aggiunta di frutta e verdura. Il grit e osso di seppia non devono mancare mai. Durante il periodo riproduttivo alla dieta vanno aggiunti piccoli insetti (o pastoncino per insettivori). Per la riproduzione bisogna alloggiarli in voliera di media grandezza munita di vegetazione tra la quale gli ingiscolor possono costruire i loro bellissimi nidi. Per questo bisogna mettre loro a disposizone lunghe fibre di noce di cocco, fili d'erba, ..ecc. Alla costruzione del nido si dedica solo il maschio che allontana la femmina prima del completamento dell'opera d'arte :Sm1: La femmina depone da 2 a 4 uova che verranno covate da lei sola per 14 gg circa. I pullus abbandonano il nido a due settimane di vita. A un mese sono indipendenti e assomigliano alle femmine adulte. Informazioni supplementari: se la voliera è abbastanza grande, alcuni altri uccelli possono essere alloggiati con i tessitori ,ma soltanto se sono altrettanto caratteriali e simili : possono convivere con altri passeriformi, ma è sconsigliato in quanto sono molto territoriali e soprattutto aggressivi durante l'allevamento (riproduzione). Habitat naturale: L'Africa : Senegal, Etiopia, Tanzania, Angola e Sudafrica. Ciao
  12. Pappagalli

    Micosi gatto

    Ciao nharim, purtroppo l'interferone (un immunostimolante) in effetti ha costi ancora molto alti. La terapia per la sindrome da immunod****ienza acquisita (FIV) ricalca quella adottata per l’analoga sindrome umana (aids).Limitazioni all’uso dei farmaci adottati in farmacologia umana sono sostanzialmente date dal costo terapia, dalla complicata somministrazione e loro tossicità per cui le terapie non possono essere protratte a lungo termine. Sono state proposte terapie immunomodulatrici collaterali aspecifiche di supporto che prevedono per esempio l’uso di interferone. Particolare riguardo va poi attribuito alla dieta che dovrà essere ricca, altamente digeribile, equilibrata ed arricchita in vitamine. L’ambiente in cui vive un gatto malato dovrà rispettare le più rigorose norme igieniche per allontanare la minaccia di infezioni secondarie. Mi ero anche informata personalmente perchè esiste oggi una possibile “cura” con interferone, un medicinale, ma sia dai veterinari che dalla casa stessa produttrice del medicinale (v......c), mi è stato confermato che tale medicinale stabilizza (in alcuni casi) la patologia ma non si sono avuti risultati finora che quest’ultimo porti alla guarigione, ma alcuni buoni miglioramenti in alcuni soggetti. Ciao e tienici aggiornati. Cos'è l'interferone ? Con questo nome generico si indica un gruppo di proteine prodotte dalle cellule per difendersi dall'invasione di un virus. Si chiamano così perché si formano per l'interferenza reciproca tra il virus e la cellula. Quando una cellula è colpita da un virus, probabilmente stimolata dall'acido nucleico del virus stesso, produce l'interferone e lo cede alle cellule vicine, al sangue e alla linfa. Stimolate dall'interferone, le cellule producono enzimi che entrano in azione contro il virus non appena questo le raggiunge. Ciao ;)
  13. Ciao, in effetti come detto il betta splendens è normale che in una vaschetta mini decimi i pesci, se come suesposto sono soprattutto piccoli come i neon. Personalmente sono 7 anni che ho combattenti maschi e femmine in un'acquario di comunità (però di ca. 200 litri!) e convivono benissimo con altre specie (eccetto ovviamente ciclidi o barbus che si divertono a decimargli la coda..). Inoltre deve essere tentuto particolarmente con dieta di surgelati (uova e larve di zanzara, ecc..) e in un'acqua non troppo calcare né con PH alto. Ciao ;)
  14. Ciao Silvia, il pesce combattente (betta splendens) è un pesce timido, riservato e generalmente non attacca quasi mai alte qualità di pesci. E' più probabile che un pesce rosso o un'altro pesce (già grande) attacchi il combattente. Il combattente può mangiare eventualmente pesci di piccole dimensioni come i neon (paracheirodon innesi o axelrodi) anche se generalmente come detto è piuttosto timido. Meno timida e molto aggressiva invece è la femmina. In ogni caso è un pesce da tenere separato perchè richiede cure ed acqua particolare. Ciao ;)
  15. Pappagalli

    Micosi gatto

    Ciao, Effettivamente questo farmaco (Program) è generalmente impiegato per la lotta alle pulci, ma a dosaggi appropriati è in grado, in una sola somministrazione, di bloccare la crescita dei dermatofiti. Eventualmente, se necessario, si può ricorrere ad una seconda somministrazione dopo 15/20 giorni. Personalmente ritengo che tu debba comunque parlarne bene con il tuo veterinario di fiducia. Una coltura ed esame di sangue sono delle spese...e probabilmente il tuo veterinario al momento non li ritiene ancora necessari. Comunque puoi sempre chiedere cosa ne pensa. Ciao ;)
  16. Pappagalli

    Micosi gatto

    Ciao, come va il gatto ? Personalmente farei fare una cultura del fungo a questo punto, almeno per poter stabilire che tipo di miceto stiamo parlando... così da per poter iniziare una cura mirata e specifica. La micosi non è mai da sottovalutare. La cosa migliore è sempre un veterinario specializzato in tali malattie (dermatologo). Ciao
  17. Pappagalli

    Micosi gatto

    Ciao fra, Le dermatofitosi sono delle zoonosi (malattia trasmessimile all’uomo) quindi persone a contatto con animali ammalati si contagia. I funghi possono essere presenti negli animali, nelle persone e nell'ambiente sotto forma d’ife e spore (capaci di restare attive anche per un anno e mezzo nell'ambiente !). Nel mantello e cute sono presenti molti funghi ambientali e/o saprofiti come ad esempio: mucor, penicillium, alternaria. La cosa migliore è una coltura del pelo per dermatofiti in modo da identificare l’agente e instaurare una terapia specifica, ed eseguire sul sangue i test anticorpali per FeLv e Fiv, due malattie virali che inducendo immunodeficienza possono essere la causa predisponente per la dermatofitosi. A scopo preventivo può essere utile limitare le zone della casa a cui lei ha accesso ad una sola stanza che si avrà cura di pulire giornalmente magari con un generatore di vapore ad alta temperatura. Bisogna avere cura di lavarsi sempre le mani e soprattutto di non toccarsi viso, collo, braccia. Tenendo conto della via di trasmissione dei funghi si consiglia anche un trattamento fungicidi ambientali da ripetersi fino alla guarigione. Purtroppo non è possibile fare diagnosi certa solo osservando le lesioni ma è sempre necessario un esame colturale che confermi il sospetto di micosi e che identifichi il tipo di fungo responsabile. Quasi sempre i farmaci utilizzati (ampio spettro) vengono somministrati per via orale e sono a base di principi attivi come il ketoconazolo, la griseofulvina o l'itraconazolo . La griseofulvina è un’antibiotico antimicotico in grado di inibire la moltiplicazione dei dermatofiti (ma inattiva sugli altri miceti, sui batteri e sui protozoi). La sua azione è rapida, ma il trattamento deve essere protratto a lungo: 1-2 mesi. La dose è di 15 - 30 mg per chilo di peso, da somministrare ogni 24 ore, a stomaco pieno, controllando che non ci siano effetti collaterali di tipo gastroenterico, quali vomito o diarrea (peraltro molto rari). Quindi per il momento la terapia che sta seguendo è buona visto che comunque sembri funzionare, ma personalmente consiglio di tenere tutte le dovute preucazioni e se dovessi notare peggioramenti o ricadute meglio fare degli esami che forse potranno dare ulteriori informazioni sul tipo di miceto. Ciao ;)
  18. Ciao, l'ente che si occupa di pippistrelli è il wwf, contattali e sapranno darti maggiori ragguagli. Ciao ;)
  19. Pappagalli

    Aiuto Ghiandaia

    Ciao Elv, basta che contatti il veterinario aviario che dici ti è stato consigliato e gli chiedi gentilmente di darti un nominativo di un bravo veterinario che segue anche volatili più vicino alla tua regione. Chiedere non costa e generalmente questi veterinari sono molto gentili e disponibili. Ciao ;)
  20. Pappagalli

    Aiuto Consiglio

    Ciao Elv, trovi la risposta nella sezione Veterinario. Ciao ;)
  21. Pappagalli

    Aiuto Ghiandaia

    Ciao Elv, le condizioni del tuo volatile sono molto precarie quindi non indugiare e contatta subito un veterinario aviario (anche se non è della tua zona! eventualmente lui ti indicherà poi un'altro veterinario specializzato della tua regione). Qui trovi un elenco. Non attendere oltre ! VETERINARI AVIARI ITALIA Ciao ;)
  22. Ciao Tarzan, se leggessi l'articolo sopracitato, alla fine di esso troverai risposta alla tua domanda. Ciao ;)
  23. Ciao, se un volatile rientra nelle specie protette, allegato I, bisogna farsi rilasciare il certificato ai fini CITES (Corpo forestale dello Stato). Ciao ;)
  24. Ciao, un metodo infallibile per distinguere un serpente velenoso da uno innocuo non esiste purtroppo. Come ben detto da Artic puoi solo studiare la morfologia di un serpente per poi saperlo distinguere. Per quanto riguarda altro sui serpenti vorrei che leggessi l'articolo che ho inviato, che credo troverai molto interessate : IL SERPENTE E L'UOMO Ciao ;)
  25. Ciao, è verissimo ! Le rane velenose appartengono alla famiglia Dendrobatidae, che comprende circa 170 specie,le loro colorazioni variano dal marrone fino ad arrivare a colori più scargianti paragonabili solo ad un arcobaleno.Gli appassionati sono principalmente interessati alle 65 specie pù colorate conosciute come "Poison frog"(rane velenose). Queste specie, appartengono a 4 deigli 8 generi della famiglia Dendrobatidae. Questi generi sono: Dendrobates, Epipedobates, Minyobates e Phylobates. Gli altri 4 generi sono: Allobates, Aromobates, Colosthetus e Mannophryne. Le rane velenose vivono nelle foreste pluviali del sud e del Centro-America. In queste foreste pluviali la temperatura e l'umidità sono costanti all'80% quasi tutto l'anno. Se la percentuale di umidità scende troppo , le rane possono essiccare e morire anche nel giro di due ore. Per molte specie la temperatura deve essere almeno di 22°, ad eccezione di alcune specie che vivono nelle foreste più fredde sulle appendici delle montagne. Le Phyllobates terribilis, per esempio, hanno un veleno talmente potente che in natura possono uccidere, gli indigeni infatti lo usano sulla punta delle frecce per la caccia. A seguito del cambiamento d’alimentazione in cattività perdono gran parte della loro tossicità, malgrado cio’ bisogna sempre manipolarle con molta attenzione al fine di evitare problemi inutili (p.es. allergie, irritazioni,…). Ciao
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