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Pappagalli

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  1. Pappagalli

    F I V

    Ciao Claudia, com'è andato il controllo dal veterinario ? Ciao
  2. Ciao, premetto che non sono molto informata neppure io, ma: Gallina prataiola (Otis tetrax) Gallina ovaiola Differenza tanto per iniziare sta nella forma, colorazione ed abitudini. La gallina prataiola possiamo definirla selvatica, colorazione e abitudini generali variano. Assomiglia più ad un’anatra o otarda e tiene il collo proteso durante il volo. L’alimentazone è di vegetali, insetti ed occasionalmente piccoli roditori. La gallina ovaiola invece come ben sai non è abitata a volare (copie piccoli voli), ha una massa corporea differente ed è tenuta strettamente solo per riproduzione e cova. L’uomo ha creato diverse varietà e colorazioni, come pure l’alimentazione è leggermente differente. Ciao ;)
  3. Pappagalli

    F I V

    Ciao Claudia, innanziutto ti consiglio di provare a rifare il test fra circa 2-3 mesi. In ogni caso la malattia potrebbe averla contratta già prima o dopo la castrazione. In tutta sincerità ti posso dire che la malattia della FIV nei gatti non è ancora tanto chiara, né per studiosi, né per medici veterinari. In effetti si sa che si può contrarre tramite rapporti sessuali ma che venga trasmessa dal graffio è ancora dubbioso, come anche tramite feto (magari la madre ne era già portatrice sana). Quindi non disperare, come detto la FIV in sé non dà problemi finchè non subentrano infezioni secondarie! La cosa migliore è evitare proprio queste, in quanto è senza difese. Credo che il vet ti abbia vaccinato il gatto per la FIP e probabilmente gli ha iniettato anche qualche ricostituente. Il fatto che la FIV è riscontrata poco spesso in gatti sono i 4 anni non è vero... una volta non si facevano tanti test ai gatti e quindi erano tenuti meno sotto controllo. Ora appena acquistato si fanno i controlli e per questo ci si accorge subito del problema. Modi per non trasmettere la malattia non esistono e quindi la cosa sarà da rivedere nel futuro quando andrai a convivere in quanto Becio potrebbe contrarre la malattia. Ciao ;)
  4. Ciao, personalmente non lo so! Però credo che sia fattibile come lo è per altri uccelli (che covano uova di altre specie). Ciao ;)
  5. Ciao, La tortora comune (Streptopelia turtur L.) è differente per colorazione e leggermente per grandezza e peso. Esistono numerosissime specie di Tortore esotiche dai colori sgargianti o dalle forme graziose come la Tortora ali verdi, le Tortore frugivore, le Tortore diamantine "Geopelia cuneata" (che fra l’altro contano già diverse mutazioni). TORTORA DIAMANTINA TORTORA COMUNE Ciao ;)
  6. Pappagalli

    F I V

    Ciao Claudia ! Innanzitutto mi dispiace quanto accaduto, so cosa provi! La FIV di per se non è quasi mai responsabile di sintomi specifici, ma predispone il gatto a soffrire più facilmente di vari disturbi. Questi, via via che sopraggiungono vanno diagnosticati e curati con terapie specifiche. La FIV in breve è un po’ come per l’AIDS noi umani. Il virus della FIV si tramette tramite contatto sessuale e di sangue, quindi morsi e graffi profondi. Non è ancora ben chiaro però quale sia il reale ruolo di questo virus nei gatti clinicamente sani, infatti solo una piccola percentuale sviluppa in seguito la malattia. La cosa migliore è sempre quella castrare o sterilizzare i gatti. Più importante sarebbe comunque sapere se uno o entrambi risultino positivi anche al virus della leucemia felina ( FeLV ). Se negativi e ancora giovani, andrebbero vaccinati (penso che sia questa la puntura che il veterinario ti abbia eseguito) Se non hai altri gatti in casa non vedo il motivo si sopprimerla ora. Tieni presente però che se esce può infettare altri gatti. Questa decisione purtroppo dovrà essere presa in futuro, quanto il gatto inizierà a dimagrire ed avere problemi. Dal momento dell’infezione alla comparsa dei primi sintomi possono passare anche 4-5 anni ed il decorso della patologia sino alla morte è di un paio d’anni. L’aspettativa di vita è comunque diversa a seconda che si tratti di gatti che vivono in casa, curati, al caldo e ben alimentati o randagi. La terapia per la Sindrome da immunodeficienza acquisita (FIV) ricalca quella adottata per l’analoga sindrome umana (aids).Limitazioni all’uso dei farmaci adottati in farmacologia umana sono sostanzialmente date dal costo terapia, dalla complicata somministrazione e loro tossicità per cui le terapie non possono essere protratte a lungo termine. Sono state proposte terapie immunomodulatrici collaterali aspecifiche di supporto che prevedono per esempio l’uso di interferone. Particolare riguardo va poi attribuito alla dieta che dovrà essere ricca, altamente digeribile, equilibrata ed arricchita in vitamine. L’ambiente in cui vive un gatto malato dovrà rispettare le più rigorose norme igieniche per allontanare la minaccia di infezioni secondarie. Mi ero anche informata perchè esiste oggi una possibile “cura” con interferone, un medicinale. Mi sono anche interessata personalmente della possibilità di cura con l’interferone, ma sia dai veterinari che dalla casa stessa produttrice del medicinale, mi è stato confermato che tale medicinale stabilizza (in alcuni) la patologia ma non si sono avuti risultati finora che quest’ultimo porti alla guarigione. Inoltre il medicinale è MOLTO costoso. L'eutanasia è giustificata solo se si diagnostica una grave disfunzione a qualche organo, che risulti non curabile oppure in circostanze in cui è proprio impossibile prendersi cura del gatto. Personalmente credo che si possa tenere il gatto (se non ci sono altri problemi) e curarlo. Ricorda, molto IMPORTANTE : l’ambiente in cui vive un gatto malato dovrà rispettare le più rigorose norme igieniche per allontanare la minaccia di infezioni secondarie (nella maggioranza dei casi i gatti muoiono prima di infezioni secondarie che non della malattia FIV). Ciao ;) chiedi pure ! ....
  7. Ciao Tarzan, in effetti eiste una lista in italiano su un sito ma non era aggiornata... purtroppo altri siti che la contengano tradotta non ne conosco. Personalmente non ho problemi, in quanto comunque sia che la lista è in francese, tedesco, inglese .. i nomi descritti nella lista sono in latino. Quindi la ricerca risulta comunque semplice (se sai il nome i latino!). In Italia se ne occupa e puoi chiedere a : Ufficio di Certificazione C.I.T.E.S. presso il Corpo Forestale dello Stato (competente territorialmente). Ciao ;)
  8. Ciao, la ghira purtroppo è un roditore che causa molti danni (rosicchiare soffitto, isolazione...). Anche attirarlo all'esterno appena ha la possibilità rientrerà nella tana. La cosa migliore è chiamare un'associazione protezione animali. In alcuni casi si ricorre a delle apposite trappole, ma l'unico sistema valido ed efficace è il veleno. La ghira è così piccola che si rintana in tutti i piccoli buchi, rosicchiano e danneggiando tutto. Ciao ;)
  9. Ciao, puoi richiedere la lista o visualizzarla direttamente nel sito : http://www.cites.org In questi mesi sono in atto diversi cambiamenti e quindi quella effettiva e aggiornata non credo sia ancora disponibile. Ciao ;)
  10. Bella domanda... con l'eccezione di alcune tartarughe e sauri, i Rettili sono carnivori. A differenza degli Anfibi, essi non dipendono dall'acqua per la riproduzione. La fecondazione è interna e l'uovo, provvisto di guscio resistente, è ricco di sostanze nutritive. Durante lo sviluppo si formano annessi embrionali che favoriscono l'accrescimento dell'embrione: l'amnios, avvolge l'embrione accogliendo un microambiente umido; il sacco del tuorlo fornisce le sostanze nutritive, mentre l'allantoide permette gli scambi gassosi con l'esterno e accumula le sostanze di rifiuto. Lo sviluppo è diretto. Sopravvivono attualmente quattro ordini di Rettili, i Testudinati (tartarughe), i Coccodrilli, gli Sfenodonti (tuatara) e gli Squamati (lucertole, serpenti), per un totale di circa 6000 specie diffuse per lo più nelle regioni calde e temperate. Gli Anfibi sono derivati dai Panderictidi un gruppo di pesci Crossopterigi, ora tutti estinti, appartenenti ai Ripidisti Osteolepiformi. Gli antenati diretti degli Anfibi, a partire dal Devoniano superiore, misero a punto una serie di caratteri che consentì la sopravvivenza e il movimento sulle terre emerse. Uno di questi, certamente tra i più importanti, fu la trasformazione delle pinne pari in arti con le cinture toracica e pelvica connesse alla colonna vertebrale. L'invasione del nuovo ambiente, sia pure limitata a strisce di terra propinque alle raccolte di acque dolci, ebbe un enorme successo e gli Anfibi presto diversificarono una grande varietà di forme, anche di notevoli dimensioni. Con l'avvento dei Rettili, gran parte di queste specie si estinsero, forse anche in seguito a cambiamenti ambientali. Gli Anfibi sono prevalentemente insettivori. Hanno sessi separati ed, in genere, fecondazione esterna con amplesso. Le uova, rivestite da un involucro gelatinoso, vengono deposte in acqua o in un ambiente umido; da esse si sviluppa la larva, con branchie esterne e coda pinnata che, dopo un periodo di accrescimento, attraverso una serie di profonde trasformazioni (metamorfosi) diventa un adulto in miniatura Gli Anfibi attuali, riuniti nella sottoclasse Lissanfibi, vengono suddivisi nei tre ordini dei Gimnofioni, privi di arti, Caudati, con coda e arti, e Anuri, privi di coda, con arti posteriori allungati adatti per il nuoto e il salto. Ne sono note circa 4000 specie diffuse in tutto il mondo, tranne che nelle terre circumpolari. Gli Anfibi sono tra i Vertebrati che maggiormente risentono dell'inquinamento e sono i primi a scomparire se le condizioni ambientali vengono alterate, risultando utili indicatori dello stato di salute dell'ambiente. Ciao ;)
  11. Ciao, I pipistrelli vivono e si nutrono di notte, essi sono ciechi e volano a bassa quota. L’ unico mammifero che vola e che usa il "radar". pipistrelli rappresentano gli unici Mammiferi in grado di volare attivamente, grazie a potentimuscoli pettorali e ad una membrana alare che si estende tra le dita sino alla regione caudale.Tale struttura permette di raggiungere in volo una velocità di 20-50 km/h, con frequenze di 10-40 battiti alari al secondo. Le caratteristiche del volo dipendono dalla dimensione dell'ala: lespecie ad ala larga e corta (considerate più primitive) hanno un volo indeciso, farfalleggiante erelativamente lento; le specie ad ala lunga e stretta battono le ali meno frequentemente,compiono voli più lunghi, planati, più duraturi e rapidi. Apparentemente i pipistrelli volano conestrema facilità, ma l'attività richiede un notevole sforzo muscolare e quindi un'elevatissimacircolazione sanguigna. Lo scopo della membrana alare (o patagio) è, non solo quella dipermettere il volo, ma anche di limitare la temperatura corporea dell'animale, funzionandocome una sorta di "radiatore".Le dimensioni del corpo sono estremamente contenute (3-10 cm), evidenziandosinotevolmente per l'apertura alare (sino oltre i 40 cm).Questi Mammiferi volanti sono particolarmente longevi e possono vivere anche 30 anni. Il pipistrello a seconda delle sue dimensioni consuma il 25% della propria massa corporea. Alcuni studiosi hanno calcolato che nel corso di una sola estate con una colonia costituita da un centinaio di individui è capace di divorare decine di milioni di insetti. Dentatura del pipistrello: Incisivi: aguzzi Canini: appuntiti Molari: sono ricchi di cuspidi che spezzano e triturano il cibo, il pipistrello con la sua dentatura robusta mastica il cibo. La sua dieta varia a seconda dei periodi dell’ anno. Anche i pipistrelli europei sono insettivori. I suoi escrementi lasciano tracce indelebili. Le volpi volanti sono pipistrelli tropicali che si nutrono di frutta. Esse inghiottono una quantità innumerevoli di falene e moscerini. Per mangiare si recano spesso sulle sponde dei fiumi, dove trovano in abbondanza insetti. LA RIPRODUZIONE Degli organi della riproduzione i testicoli della cavità addominale passano periodicamente in un sacco cremasterico e il pene è provvisto in molte specie di un osso a forma variabile; le ovaie sono poste in una capsula peritonale comunicante con la cavità addominale, l’utero può essere doppio, bicorne o semplice, la placenta è discoidale. I Microchirotteri hanno abitudini prevalentemente notturne, e trascorrono il giorno in luoghioscuri (caverne, cavità degli alberi, soffitte, ecc.).I pipistrelli hanno abitudini prettamente gregarie per la maggior parte dell'anno. Quasi tutte lespecie utilizzano dei rifugi comuni, in cui gli individui vivono l'uno accanto all'altro. I maschivivono spesso in piccoli gruppi o da soli.I pipistrelli, in condizioni climatiche sfavorevoli, cadono in letargo avvicinando la lorotemperatura a quella esterna. Quando questa scende sotto gli 0°C, l'attività corporeadell'animale aumenta e così la temperatura interna sino a determinarne il risveglio, così da poterindividuare un rifugio più temperato. Talvolta la distanza dal rifugio estivo a quello invernalepuò raggiungere i 300 km (tra i 20 e 300 km).Nella maggior parte delle specie europee gli accoppiamenti avvengono alla fine della stagioneestiva, con parti posticipati alla fine del letargo. La gestazione effettiva varia dalle 4 alle 8 settimane. Per il parto le femmine tendono a raggrupparsi in colonie composte da 10 sino a piùdi 100 individui (sono esclusi i maschi), dove partoriscono ed allevano insieme i piccoli.Durante il giorno la madre e il piccolo trascorrono il loro tempo insieme; durante la notte,quando le femmine sono impegnate nella caccia, la prole è lasciata incustodita. Per questomotivo è indispensabile che il rifugio, che funge da nursery, sia indisturbato e sufficientementecaldo così da garantire protezione ai piccoli anche in assenza della madre.Generalmente nascono 1 o 2 piccoli che si rendono indipendenti in 8-10 settimane, e sonosessualmente maturi a 2-3 anni.I pipistrelli, per il volo e per la localizzazione delle prede, utilizzano degli echi sonori (biosonar).Essi inviano degli impulsi sonori (ultrasonici) dalla bocca o dal naso (dipende dalla specie) ericostruiscono l'immagine dettagliata dell'ambiente circostante mediante gli echi di risposta.Grazie a questa strategia i pipistrelli sono in grado di predare animali piccolissimi e di evitarequalsiasi ostacolo, anche nella più assoluta oscurità. I Microchirotteri si nutrono principalmentedi insetti. Essi hanno acquisito abitudini alimentari, evoluto specifiche tecniche di caccia eperfezionato tipologie di volo in relazione all'ambiente circostante: si possono distinguerecacciatori veloci (attivi su lunghe distanze e su spazi aperti), cacciatori lenti (attivi su brevidistanze in prossimità degli alberi), cacciatori di prede a pelo d'acqua, cacciatori in grado dipredare insetti sulle foglie degli alberi e cacciatori da posatoio (che attendono il passaggio degliinsetti e, con brevi voli, catturano la preda). La specializzazione riguarda anche l'emissione delleonde sonore durante la caccia: si distinguono, infatti, impulsi regolari durante la fase di ricerca,che si intensificano nell'avvicinamento alla preda, per terminare con un breve momento disilenzio nel momento della cattura.I pipistrelli possono essere a loro volta predati da alcuni rapaci notturni. CURIOSITA': Il pipistrello è stato oggetto di credenze popolari non sempre di buon auspicio. Fortunatamentequalche popolo ha associato a questi Mammiferi un ruolo positivo: ad esempio gli aborigeniritengono che nei pipistrelli siano racchiuse le anime degli uomini (mentre i gufi racchiudono leanime delle donne) e quindi ne hanno un gran rispetto. QUANDO SI TROVA UN PIPISTRELLO Quando trovate un pipistrello vivo non in grado di volare, raccoglietelo sempre(!) con un fazzoletto o un guanto. I pipistrelli sono animali selvatici. E' possibile che per paura mordano, proprio come farebbe un gatto o un criceto molestato. In estate bisogna saper riconoscere se si tratta di un pipistrello-baby o di un pipistrello adulto. Il pipistrello-baby è molto piccolo (lunghezza del corpo 2-3 cm) ed èricoperto unicamente da una fine peluria. Il corpo dell'adulto ricoperto di pelo. Lunghezza del corpo 4-5 cm. Apertura alare ca. 20 cm a) Avete trovato un pipistrello-baby e sapete dove si trova il rifugio? Se sapete dove si trova il rifugio potete tentare di mettere il piccolo il più vicino possibile all'imbocco, con la speranza che vi s'infili dentro. Se non funziona continuate con il punto b. Avete trovato un pipistrello-baby, ma non sapete dove si trova il rifugio? Se l'imbocco del rifugio è inaccessibile o se non sapete dov'è localizzato, bisogna procedere nel modo seguente. Poco prima del tramonto prendete un catino di plastica e posatevi dentro un pezzo di legno. Mettete il catino dove è stato trovato il pipistrello: sul parapetto del balcone o sul davanzale della finestra (attenzione ai gatti). Mettete il piccolo sul pezzetto di legno: se dovesse cadere nel catino vedrete che vi si arrampicherà di nuovo, perché‚ il catino di plastica è troppo liscio. Normalmente il piccolo comincia subito a chiamare la madre emettendo ultrasuoni. Questa, al crepuscolo, riconoscerà dal richiamo, gli volteggerà attorno e atterrerà sul legno. Il piccolo si aggrapperà allora al ventre della madre e assieme raggiungeranno il rifugio. Qualora il piccolo pipistrello non fosse recuperato dalla madre sì dovrà tentare di allevarlo in cattività. In questo caso avvisate immediatamente l'esperto regionale. c) Avete trovato un pipistrello adulto? In questo caso si tratta probabilmente di un giovane adulto (sub-adulto) che, imparando a volare, è caduto o è planato male, senza più riuscire a ripartire. Potrebbe però trattarsi di un adulto che è semplicemente atterrato su un pavimento troppo liscio (p.e. sulle mattonelle del terrazzo), anche in questo caso senza riuscire a riprendere il volo. Dopo aver messo i guanti, verificate che non sia ferito, soprattutto se è stato il gatto ad averlo portato in casa. Aprite le ali e osservate bene che la membrana non abbia buchi più larghi di due millimetri o lacerazioni. Se l'animale è in salute e vi sembra vispo, potete fare il seguente tentativo: mettetelo in una scatola da scarpe con uno straccetto o della carta da cucina e dell'acqua (usate il coperchietto di un vasetto di vetro). Il coperchio della scatola da scarpe deve essere bucherellato. Attendete l'imbrunire e posate la scatola almeno ad un metro e mezzo dal suolo (attenzione ai gatti!), aprite il coperchio (solo se il tempo è mite; la temperatura media notturna deve essere di almeno otto gradi) e lasciate sporgere verso l'esterno lo straccetto. Dopo qualche minuto, a volte anche di più, il pipistrello spiccherà il volo usando la stoffa o la carta da cucina come trampolino di lancio' per uscire. Se dopo 1-2 ore non è partito, significa che ha bisogno di cure. Richiudete la scatola e chiamate subito l'esperto regionale. Esiste la possibilità di occuparsi del trovatello, ma unicamente seguendo precise indicazioni. Ritrovamento di un pipistrello in inverno (tra novembre e marzo). Può capitare che durante gli inverni con clima irregolare o all'inizio della primavera i pipistrelli si sveglino anzi tempo dal letargo e comincino a volare, anche di giorno, a caccia dei primi insetti. Un improvviso calo della temperatura impedire ai pipistrelli di trovare subito un rifugio idoneo. E' così che a volte essi entrano nei locali caldi di un'abitazione. Questi animali vengono spesso trovati solo dopo qualche giorno, disidratati e allo stremo delle forze (le riserve di grasso sono esaurite). Cercate di dar loro da bere qualche goccia d'acqua con un contagocce pulito o con una cannuccia. Metteteli in una scatola, con uno straccio o con della carta da cucina e dell'acqua (usate il coperchietto di un vasetto di vetro). Chiudete con un coperchio bucherellato. Posate ora la scatola in un locale fresco con temperatura costante (tra 1 e 10 gradi; p.e. in cantina). Il caldo terrebbe sveglio il pipistrello costringendolo a consumare ancora più energie. Al fresco cadrà invece in torpore o in letargo. Avvisate subito l'esperto regionale: potrete così ricevere ulteriori informazioni, nel caso vogliate occuparvene personalmente. Ciao ;)
  12. Ciao, non ho compreso diverse cose : 1. La gazza viveva in gabbia o all'aperto ? 2. Perchè dovrebbe essere stata avvelenata a tuo parere ? 3. Che cosa mangiava ? 4. Perchè non l'avete subito curata e portata presso un veterinario aviario o centro LIPU invece di aspettare ? Gli uccelli se non mangiano né bevono ovviamente in breve tempo possono deperire! Nove anni sono comunque già un buon traguardo raggiunto. Ciao ;)
  13. Ciao Tarzan, credo che tu intenda Orango e non Arango Orangutan Col suo peso, che può superare i 90 Kg nel maschio, l’orangutan (o più brevemente "orango") è il più grosso animale che vive sugli alberi. La specie è essenzialmente arboricola e abita le foreste tropicali umide, da quelle acquitrinose a livello del mare a quelle montane, fino a 1800 m di altitudine. Scende raramente sul terreno, e si muove arrampicandosi e spostandosi fra i grandi alberi facendo uso delle sue lunghe braccia ( "brachiazione"). L’apertura delle braccia può arrivare a m 2,25, e queste arrivano alle caviglie quando l’animale è in posizione eretta. L’orangutan è soprattutto frugivoro, e i suoi cibi preferiti sono i fichi selvatici e i frutti del duriam, anche se talvolta si nutre di molti altri alimenti vegetali e insetti. Animale solitario, l’orango si costruisce un nido nuovo sugli alberi ogni notte (raramente lo usa più di una volta). Raggiunge la maturità a 7-10 anni, e la durata della vita allo stato libero può arrivare a 40 anni (record in cattività 59 anni). Gli orangutan vivono in generale da soli, o in piccolissimi gruppi. La gestazione nella femmina è di 233-265 giorni, al termine de quali nasce di solito un solo piccolo, qualche volta due. La madre alleva il suo piccolo fino a 3 anni e mezzo, e l’intervallo fra una nascita e la successiva è in media di 8 anni. Riproduzione in cattività: Esistono oggi quasi 900 orangutan in almeno 150 giardini e parchi zoologici del mondo, almeno 3/4 dei quali nati in cattività. Di questi circa 150 sono sicuramente della sottospecie di Borneo, 220 delle sottospecie di Sumatra e gli altri di origini sconosciute o ibridi fra le due sottospecie. Vi sono programmi internazionali di riproduzione della specie in cattività, sia in Europa (EEP) che in Nordamerica (SSP). In Italia vi sono orangutan solo nel giardino zoologico di Roma che è arrivato alla 2° generazione in cattività, ma purtroppo si tratta di ibridi inter-sottospecifici e per di più consanguinei, quindi di nessun valore per la conservazione. Ciao ;)
  14. Pappagalli

    Aquila

    Ciao Concordo con te. L'aquila è stupenda, soprattutto adoro l'aquila reale. L'aquila reale , la cui apertura alare è di due metri, è in grado di librarsi in aria senza sforzo; il suo territorio di volo raggiunge i 200 Km. Il nido, caratteristico degli uccelli da preda, può essere usato dalle aquile reali per molte generazioni. Quanto all'habitat, essa si trova nel nord e nell'ovest degli Stati Uniti, nel Canada orientale, nelle regioni montuose europee, nell'Asia settentrionale e centrale e anche in Africa. Ci sono otto specie di aquila reale , tra esse l'aquila meno maculata, l'aquila pomarina, che abita l'Europa centrale e l'Asia e ha un'apertura alare piuttosto ridotta (1.4metri), e l'aquila di Verreaux, che vive in Africa centrale e meridionale e ha un'impressionante apertura alare (2.3metri). La razza spagnola dell'aquila reale è fra le più rare, con solo 60 coppie di esemplari rimaste in natura. Caratteristichen dell'animale sono gli occhi grandi, direzionati frontalmente, che permettono all'aquila reale un'ampia visione binoculare. La sua vista sembra che sia otto volte più acuta di quella umana. La preda viene fatta a pezzi con il potente becco adunco, tuttavia la femmina può utilizzarlo con la delicatezza di una pinzetta quando nutre i suoi figli. Le penne alle estremità delle ali, simili a dita, regolano il flusso d'aria, permettendo all'aquila di volare lentamente senza andare in stallo. La preda viene agguantata con i forti artigli. L'artiglio posteriore, dalla forma ricurva, è la principale arma per uccidere le vittime. Ciao ;)
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