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Felice di leggere che si è ripreso bene. Lo strato viscido è normale poiché non vi è un filtro o meglio ricircolo di acqua pulita, e tramite la decomposizione di mangime, feci e luce, ecc.. avviene questa patina (un po' come se lasci dell'acqua rafferma in un bicchiere per 1 settimana). Non mettere altri pesci tanto meno pulitori che poco servirebbero in questo caso, trattandosi di muccillaggine e non alghe da quanto dici. Prendi impegno di cambiare più frequentemente un po' di acqua senza mai possibilmente dover arrivare a pulire tutta la vaschetta. Per pulire le pareti interne puoi utilizzare dell'ovatta sintetica per l'acquaristica che trovi presso qualsiasi negozio di animali. Ciao
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Mai sentito che i platy non convivano tranquillamente in coppie negli acquari... se di platy stiamo parlando (ma da come li descrivi sembrano loro) ! Io credo che la negoziante non abbia capito oppure sia inesperta. Si possono accoppiare anche fra diversi colori ma generalmente si ricercano per la stessa livrea. Generalmente comunque per i Platy si formano le coppie (maschi e femmine). Ciao
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Ciao, segui i consigli di Portaspada, ma ricordati anche che dovrai tenerli separati o prendere un soggetto già un po' adulto poiché la tua femmina essendo già adulta potrebbe non accettare volentieri un giovane soggetto. Ciao
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Ciao, sarebbe da capire meglio la situazione, cioè se è una vaschetta semplice o con filtraggio. Duranti i cambi aggiungi prodotti ? Il cambio come avviene ? Da quanto tempo hai il pesce ? Ha solo la pancia gonfia o ha anche le squame alzate? Comincia con un'alimentazione con cibi vegetali quali spinaci, piselli e zucchine appena sbollentate. Da come descrivi comunque sembrerebbe una patologia. Utile sarebbe fare una analisi chimica dell'acqua. Per il pesce difficile gestire la situazione già cosi avanzata..puoi provare con bagni di sale (non iodato) e cambiando alimentazione o meglio optando per un antibiotico a spettro generale. Meno stressi il pesce comunque è meglio..quindi cambi giornalieri di acqua ma senza spostare o svuotare tutta la vaschetta. Occhio alla temperatura dell'acqua , soprattutto quella che introduci nuova. Ciao
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Ciao, aggiungi un po' di vitamine al Betta Splendens e magari variagli l'alimentazione ogni tanto con alimenti surgelati (per acquariofilia) es. larve rosse. Per la cura se si tratta di bolle come soffice batuffoli di ovatta sono micosi (funghi) se invece si presentano come puntini piccoli bianchi sul corpo è Ichtiosi. Es. in commercio appositi medicinali. Puoi anche aggiungere un po' di sale da cucina non iodato (un cucchiaino) ogni 50 litri d'acqua. Lo spettro d'azione del sale: Chilodonella, Costia, micosi, trichodina. La pinna ricrescerà. Ciao
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Ciao Marzia, la temperatura è troppo alta e dovrebbe essere stabilizzata sui 24/25 gradi. Riguardo il medicinale che io sappia è utilizzato in alcuni casi (antibiotico a largo spettro) generalmetne utilizzato a scopo umano. Ma nel tuo caso sinceramente ti avrei consigliato diversamente. In che dosi lo metti il medicinale e quanti litri è l'acquario che ospita i pesci ? La cura è forte ma distrugge anche tutti i batteri "buoni" e quindi questi vanno reintrodotti. Ti scrivo in pvt. Ciao Ciao non ho potuto contattarti privatamente, se il pesce ha come dei batuffoli cotonosi sulle pinee o si stanno consumando. Nel primo caso si tratterebbe di funghi che andrebbero trattati con un atnifungineo (non so se si puo pubblcizzare medicnali), nel secondo invece sarebbero batteri (xxx). Ciao
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Ciao Bardo, si, Sid sta sempre in casa, vivendo quindi ad una temperatura che può variare dai 17 ai 20°. Cercherò di contattare telefonicamente il veterinario (l'uomo più impegnato del mondo) e di capire se devo preoccuparmi oppure no. Già che ci sono chiedo a te e a chi vorrà rispondere, un'altra informazione: a parte la mela, Sid non si avvicina nemmeno alla frutta. Come posso convincerlo? Grazie ancora, Chiara Ciao Chiara, affidati a un vet. aviare. Se sono starnuti saltuari (ogni quanto avviene ?) non è nulla (come per noi) ma se sono frequenti allora meglio fare degli esami approfonditi (che in qualunque caso male non fanno). Per abituarlo ad altri alimenti bisogna procedere con calma: http://www.aaeweb.net/schedearticoli/dieta_bilanciata.htm Ciao
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Ciao, non so che tipo di calopsitti possiedi ..( ancestrali o mutazioni ?) Qui puoi vedere un po' di foto per meglio capire. http://www.pappagalli.ch/calopsitta.htm Il maschio tende a cantare e fischiettare in modo alternato, la femmina emette solo un fischio semplice ripetuto. Tieni presente che per saperlo con certezza devono avere almeno 1 anno di età. I movimenti non hanno significato. Ciao
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Ciao, è possibile e la cura che stai apportando è appropriata (batteri). Posso consigliarti solo di seguire attentamente come fare con il medicinale, e durante la cura se possiedi la spugna di carbone ritirala dal filtro. Fai attenzione ad eseguire sempre cambi parziali d'acqua. Qual'è la temperatura dell'acqua nell'acquario ? Ti posso consigliare di aggiungere delle vitamine in concomitanza con la cura. Ciao
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Ciao, mi viene da pensare a un pesce della famiglia dei "Pimelodus". Eccoti una foto. http://www.jjphoto.dk/fish_archive/aquariu...s_ornatus_x.jpg Ciao
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Ciao, come ti è già stato detto prendere un compagno potrebbe essere un'alternativa ma non è detto comunque che poi i due vadano daccordo. Allevata a mano o no, l'attuale calopsitte potrebbe invece proprio imparando dall'altra ad avere meno timore di te. La cosa importante è avere molta pazienza, costanza e seguirla con amore. Dagli tempo di adattarsi a te e alle nuove cicostanze. Per iniziare stai vicina fai movimenti lenti, parlagli sottovoce e renditi sempre presente, poi con calma nelle prossime settimane inizia ad avvicinarla offrendogli qualche alimento, ecc.. Ciao e auguri
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Ciao, non so perché consigliato gabbia più piccola non conoscendo il pappagallino in questione ma meglio sempre attenersi MINIMO a 60 cm di larghezza gabbia per piccoli pappagallini (es. cocoriti). Per quanto riguarda la disinfestazione e pulizia si possono utilizzare i prodotti citati come la vaporella oppure in prodotto annunciato (veterinario) ma che è molto costoso, si chiama F10 e lo trovate solo ed unicamente presso i veterinari. Ciao
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Ciao, non è propriamente vero che si "rinselvatichiscono" ma semplicemente è vero che hanno un carattere meno tendente ad affezionarsi in modo morboso (legarsi) alle persone. Se il tuo è veramente allevato a mano e gli dedicherai tutte le cure e attenzioni necessarie non vi saranno problemi e sarà un bon pappagallo da compagnia Ciao
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CIao, meglio se puoi acquistare un pappagallino consimile. Se vuoi tenerlo vicino ai bengalini va bene, ma non insieme nella stessa gabbia. Gli inseparabili possono diventare aggressivi e oltretutto hanno un'alimentazione totalmente differente rispetto i bengalini. Ciao
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Ciao , Alimentare in modo corretto un nidiaceo è impresa tutt'altro che semplice, bisogna non solo aver già avuto esperienza d'allevamento, ma anche avere tanto tempo a disposizione, in quanto, soprattutto se il volatile è ancora implume, necessiterà di continui controlli, frequenti imbeccate, continue pulizie del nido artificiale, ambiente riscaldato. In molti casi è d'obbligo l'uso di gabbie termostatizzate, una sorta di piccole incubatrici in grado di mantenere la temperatura attorno ai 27-30 C°, con una giusta umidità (per non rischiare la disidratazione del futuro pennuto), pena il sicuro insuccesso e il decesso dell'animale nel giro di poche ore. Io eviterei di assumermi questa responsabilità, se non avete la possibilità di dedicargli, almeno, mezz’ora ogni tre-quattro ore per tutta la giornata e per più giorni! (fino a 2 mesi per gli inseparabili!). Particolare cura deve essere posta alla pulizia degli attrezzi con i quali si somministra il cibo, in quanto molto spesso si veicolano con esso germi patogeni (funghi e batteri), causa di gravi enteriti, che determinano l'indebolimento del soggetto o anche la morte. Per non diffondere malattie, dovranno così essere puliti e disinfettati, ogni qualvolta si termina l'imbeccata, o si passa da un animale all'altro. All'inizio è indispensabile affidarsi ai consigli di un allevatore esperto, e magari poter vedere come si fa ed informandosi delle tante difficoltà cui andrete incontro. Successivamente è necessario studiare un serio e responsabile programma di allevamento. Se intrapreso correttamente, l'allevamento a mano di uccelli domestici necessita di molto tempo a disposizione, di denaro, di pazienza ed esperienza. Chiedo pazienza e di leggere con molta calma questi articoli e di fare una piccola pausa riflessiva sull’allevamento a mano (artificiale) e svezzamento dei piccoli: www.pappagalli.ch/Allevare%20allo%20stecco.htm www.pappagalli.ch/allevamentocenerinigruppo.htm www.worldparrottrust.org/italia/html/allevare_i_propri_piccoli.html Non è assolutamente facile né possibile scrivere in un forum come allevare pappagalli, soprattutto quando vi sono diversi pappagalli (specie) provenienti in natura da diversi ambienti e regioni che richiedono ognuno, una cura particolare nell’alimentazione e modo di allevamento e tempi di svezzamento (dai 2 ai 6 mesi!). IN GENERALE (es. per calopsitte o inseparabile) Questo “articolo” è in generale fittizio con le basi più elementari, ma vi sono moltissime altre cose che andrebbero conosciute e aggiunte, ma non possibile farlo in un testo scritto, con possibilità di malinterpretare le cose, senza contare che veramente per ogni specie vi sono delle differenze dall’allevamento all’alimentazione! ”Sono necessarie delle speciali 'scatole', vere e proprie nursery, dove far soggiornare gli esemplari più giovani. Queste scatole di plastica, di forma rettangolare, hanno la caratteristica d'includere due lampade, del tipo per acquario, di 15 watt ognuna, per permetterne il riscaldamento. Le nursery, se artigianali, devono essere riempite con un asciugamano assorbente, che deve essere sostituito tutti i giorni. A livello professionale è necessaria anche la presenza di un'incubatrice per le uova. I piccoli possono essere alimentati mediante un cucchiaio o una siringa. Durante i primi 15 giorni vanno imbeccati 6/7 volte al giorno (circa ogni 2-3 ore) e la temperatura del cibo non deve superare i 45°C (altrimenti c’è il rischio di bruciare il gozzo) e non deve essere inferiore ai 36°C (disturbi di digestione). A partire dalla 3 settimana il numero delle beccate deve progressivamente diminuire, mentre la densità del prodotto deve aumentare, e verso i 35 giorni includendo nel cibo i semi scorticati e macinati finemente. Quando i piccoli avranno raggiunto i 45 giorni si procederà con 2 imbeccate al giorno. E' buona norma fornire anche dell'acqua (oligominerale), mediante un contagocce, in ragione di 1-2 gocce dopo ogni imbeccata, sia per prevenire eventuale disidratazione, che per pulire l'interno del becco dai residui di cibo. Durante lo svezzamento fornire quotidianamente vitamine, sali minerali, osso di seppia. Un paio di volte la settimana, mele ben mature o carota. Quando saranno completamente svezzati, smetteremo i schiacciare i semi. In questo stadio sarà buona norma abituare i piccoli a consumare tutta i tipi di semi componenti la miscela. I pullus vanno pesati ogni giorno e mantenere un agenda aggiornata sulla crescita del piccolo, aiuta a intervenire tempestivamente qualora sorgano probelmi.” Ecco fatto, descritto sembra una vera sciocchezza eseguirlo, ma se non realmente necessario per urgenza (genitori aggressivi, abbandono nidiata, ecc..) non vedo motivo di eseguire l’allevamento a mano, tanto meno se non seguiti nei primi periodi da chi già effettua questo tipo di allevamento. Sono frequenti i casi in cui ho notato pullus morti per ustioni al gozzo, d’aria nel gozzo e patologie varie. I motivi sono citati negli articoli suesposti che invito tutti a leggere. Un conto è richiedere pareri per vedere le differenze fra i vari allevatori e magari discutere del tipo di alimentazione, un conto è descrivere e come eseguire l'allevamento artificiale ! Ciao
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L'Otocinclus affinis è un pulitore di alghe. Bisogna sempre assicurarsi che abbiano sufficiente mangiare. Inoltre sono sensibili ai bruschi cambiamenti di acqua (ph, gk, kh, no2, no3, ecc..) Non è un pesce robusto. L'acquario è piccolo il filtro indubbiamente potrebbe danneggiare pesci così piccoli. Ma da quanto descrivi potrebbe trattarsi di batteri, ma anche di parassiti che hanno danneggiato la cute oppure una ferita che ha fatto spazio a quest'ultimi per difese immunitarie che calano. Bisogna anche pensare però che un pesce quando non sta bene può essere attaccato dagli altri (legge della natura) e quindi le ferite provocate possono essere state inferte da altri pesci. Ciao
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Aury ha già detto tutto Aggiungo che possono comunque essere tenute fuori tutto l'anno solo se vengono abituate (acclimatate) da questa primavera. In inverno va bene anche se la temperatura è bassa come detto da aury sino i 5 °C . Qui comunque se acclimatate bene arrivano a passare l'invenro con -2 °C (temperatura esterna), ma la voliera deve essere equipaggiata contro il freddo (pannelli di plexiglass, lampada riscaldante, ripari (tipo nidi) , ecc.). CIao
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Come detto da Arianna se non vi sono zone nude (alopecie) allora non è un problema ma quasi certamente si tratta di muta normale. Se tenute internamente le cavie fanno muta tutto l'anno poiché non vi sono sbalzi termici particolari. Anche una carenza di vitamina C per la cavia può essere fatale e non solo per cute e pelo. Controlla e cura bene l'alimentazione e pulisci bene (possibili parassiti). Ciao
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Si lo so che sei sempre tu, ma che ci posso fare se sto alidorate rimane per me una A ? ahahah Perdonami, ma correndo di qui e di là .... facciamo prima, cambia sesso va ! Re-scusami ! neo-allevatore pardon
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Ciao, come già detto dal moderatore difficile stabilire una causa del decesso di un pesce se non si può visionare, né oltretutto fare la cosa più importante, cioè gli esami dell'acqua del tuo acquario : ph, kh, gk, no2, no3, ecc.. Quindi in primo luogo meglio procedere a un'analisi dell'acqua dell'acquario, poi stabilire se i puntini di cui parli sono riferite alla iftioctiriasi oppure a una infezione micotica allo stadio iniziale . Dopo solo l'attenta valutazione di esperti acquariofili potrai eventualmente intervenire agendo direttamente sulla patologia con la terapia più appropiata. Non aspettare. Ciao
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Ciao, penso tu parli della toxoplasmosi, ma il coniglio come altri animali possono trasmetterla, ma non è necessario dare via il coniglio ! Basta prendere degli accurati provvedimenti e accorgimenti. Ti lascio questo articolo per meglio capire : http://www.hobbyanimali.it/index.php?ind=a...y_view&iden=135 Se non ti è chiaro qualcosa...sempre lieta di aiutarti ! Abbracci e auguri per il nascituro
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Aury ti ha spiegato bene. Negli uccelli sia fattori esterni, riguardanti l’ambiente, e fattori interni, modificazioni fisiologiche a livello ormonale legati a cambiamenti dell’ambiente, regolano la deposizione delle uova. Lo stimolo all’ovodeposizione può essere scatenato anche dalla presenza di oggetti inanimati (cui gli uccelli, generalmente pappagalli) si affeziona come se fossero dei partner, per esempio dei peluches, ma anche da oggetti come la cassetta nido. Anche all’interno di coppie, dove, nonostante la presenza del partner, la femmina continua una covata dietro l’altra, e questo problema è tipico anche nei canarini. Non dobbiamo dimenticare che una continua produzione di uova, anche da parte di un organismo giovane, è un compito molto gravoso che può portare a un generale indebolimento. Il primo problema grave cui si va incontro è l’ipocalcemia (livello troppo basso di calcio nel sangue) che può risultare fatale. Un altro problema è la ritenzione dell’uovo, con quest’ultimo che resta bloccato nell’ovidotto senza essere deposto. Altre patologie sono la malnutrizione, l’osteoporosi e il prolasso dell’ovidotto. Sarà necessario modificare in senso positivo il comportamento del volatile (sia esso un pappagallo o un canarino) rimuovendo tutta la serie di stimoli e fattori che possono indurre l’ovodeposizione. Ciao
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Ciao, non sono afferrata sulla genetica pertanto posso solo dirti che da quanto so i soggetti a " doppio fattore " sono uccelli che richiedono due geni di colore di mutazione per produrre il colore. Qui troverai altre delucidazioni in merito : http://www.agapornisclub.com/articoli/genetica_conzo.pdf Ciao
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Ciao e ri-complimenti per questa passione. Cerca di coltivarla al meglio nel rispetto delle esigenze dei pappagalli Abbiamo una neo-allevatrice
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Ciao, che pappagallo possiedi ? E cosa gli è stato diagnosticato per consigliarti un apporto di calcivet ? Trattandosi di un veterinario dovrebbe potertelo procurare tranquillamente lui stesso! Ciao