
Tisha
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Aldo... su,un pò di serietà... ma che vuol dire ti si infuoca il cavallo? tu sei sempre un pò vago... non tutti i cavalli sono uguali,ognuno ha un carattere diverso..uno può essere insanguato in un modo eun altro insanguato in un altro... definisci bene la situzione e cerca di darci più dettagli per risponderti. ma....sei sicuro di saper domare un cavallo...? Non pensi di aver asagerato con quell'affermazione...? Come abbiamo già detto molte volte,invece di fare doamnde a noi dicci prima come ti comporti tu e al massimo ti diciamo cosa è giusto per noi... se non ci dai dati è un pò difficle risponderti!!
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sono cavalli unici,con una sensibilità rara... quando facevo salto ostacoli montavo una p.s.i ed era stupenda... io poi,adoro i cavalli insaguati... riguardo al fatto che è il cavallo più veloce del mondo ti posso dire che... sullo scatto il quarter horse è condiderato il migliore su brevi distanze il p.s.i è considerato il migliore su lunghe distanze il p.s.a è considerato il migliore cmq,sono d'accordo con voi,il purosangue inglese è spesso un cavallo ombroso ma quando entri nel suo mondo,parlo per esperienza vissuta...nulla può distruggere il binomio!
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dunque...se ho capito bene cosa intendi prova a farti un giro su questo sito... ************** secondo me sono comodissime,si lavano facilmente..non devono essere ingrassate e a parere,poi dipende da persona a persona,fanno sudare meno i polpastrelli e evitano i calli ,anche se ormai per quanto riguarda me sono piena di calli ;-) poi sono simpatiche perchè ci sono tanti colori da scegliere e puoi abbinare per es.testiera di un colore e redini di un altro Tisha, il messaggio è stato modificato perché da regolamento nel forum non si possono inserire link a siti commerciali LadyD
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intanto mi sono informata e l'anno prossimo lo porto a fare la rassegna per essere approvato u.n.i.r.e e vedo come va... se lo accettano lo tengo intero se no lo castrerò. The end
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infatti Lady..più che altro era su questo la mia indecisione...
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confermo..un buon psa di solito si aggira intorno a quella cifra anche se dimente anche da molte altre cosa... genealogia....cosa trasmette...se ha fatto show...competizioni...qualità del seme..ecc... Lo stallone che c'era al mio maneggio che da giovane ha fatto tantissimi show a monta costava 1800 euro,era arrivato 4 a Parigi (non chiedetemi quando perchè di show sono poco ferrata)
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sapreste dirmi come posso organizzarmi con i documenti?
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ragazzi...dovete anche tenere in conto che noi 2 faremo attività agonistica e ripeto,uno stallone che monta abitualmente nell'endurance non è poi così facile.. non tanto per la gestione,ma per il rischio eliminzione per cuore! se volessi farlo montare aspetterei certamente molti anni... poi io non ho di certo la fortuna di disporre di quelle strutture...
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franz...in che senso non ha i requisiti per diventare stallone? in base a cosa lo dici? cosa ne pensate se chiedessi parere a un veterinario? sapete...mi piacerebbe davvero molto anche,un giorno lontano magari...poter vedere i suoi figli....la sua linea che continua... mi piange davvero il cuore all'idea di doverlo castrare,non ho ancora deciso...la decisone la voglio prendere l'anno prossimo,voglio vedere come si comporta sellato...
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secondo voi rimandare la decisione sui 3 anni e mezzo quando sarà sellato è troppo tardi? comunque di sicuro,se lo faccio..e ripeto SE,aspetto quest'autunno...almeno poverino non c'è il caldo e quelle mosche antipatiche che gli girano intorno...
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Si definiscono gare o prove d'Endurance, delle manifestazioni sportive che mettono in luce le doti di cavaliere e cavallo nell'effettuare percorsi di varie lunghezze su terreni di diversa natura, in tempi determinati, per la fase di regolarità e nel minor tempo possibile nelle gare a tempo, salvaguardando, sempre e comunque l'integrità del cavallo, impiegando le andature adatte al terreno e la velocità conformi all'allenamento e alla condizione fisica del cavallo stesso. L'endurance affonda le sue radici negli Stati Uniti d'America ai tempi del Far West, Il suo "sbarco" in Europa e in Italia risale ad una trentina di anni fa, quando cominciò l'opera di quelli che ancora oggi vengono considerati dei benemeriti pionieri di questo sport. Il grande impulso che questa disciplina ha conosciuto negli ultimi anni si deve però alla benefica "irruzione" a livello mondiale dello Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, che attraverso la struttura Dubai Equestrian Club ha creato le condizioni affinché si cominciasse a gareggiare ad altissimo livello. E come sempre, per effetto della benefica ricaduta, l'endurance equestre ha conosciuto momenti di assoluto decollo. Sulla scia di questo invidiabile "ciclone", l'endurance sta conoscendo una diffusione capillare su scala mondiale. I numeri non sono più quelli che, qualche anno fa, ispiravano la definizione di "sport per pochi". La dimostrazione sta nel grande incremento che ha fatto registrare l'endurance equestre in Italia. In seno alla Fise, la Federazione Italiana Sport Equestri, è la disciplina che ha generato il maggior incremento di iscritti, nell'ordine del 25 per cento da un anno all'altro. Le gare di endurance si svolgono su itinerari tracciati individuati prevalentemente su strade di campagna. La distanza può andare da 30-40 chilometri di quelle più semplici e accessibili, a 120 o 160 chilometri delle manifestazioni nazionali e internazionali che assegnano titoli assoluti. Poiché vince chi taglia il traguardo per primo nel minor tempo possibile, sono velocità e resistenza le doti che vengono richieste ai cavalli che vi partecipano. Il concetto di competizione non viene però estremizzato perché l'unica legge riconosciuta in una gara di endurance è quella della tutela totale dell'animale. Prima del via, viene effettuata una visita preliminare per verificare l'idoneità del cavallo; ogni 30-35 chilometri vengono allestiti i cosiddetti "cancelli veterinari", che altro non sono se non degli stop obbligatori nel corso dei quali i membri della commissione veterinaria visitano i cavalli per stabilire quali sono in grado di riprendere la corsa. Questo avviene anche dopo l'arrivo finale, quando tutti i soggetti vengono nuovamente esaminati: vengono omologati soltanto i risultati dei cavalli che rientrano in parametri fisiologici e sanitari prestabiliti, come per esempio la frequenza cardiaca che non deve superare i 56 o 64 battiti al minuto. Tagliare per primi il traguardo, insomma, non significa necessariamente aver vinto. Concludere la gara ai primi posti è naturalmente importante, ma ciò che conta sono le condizioni del cavallo. E' questo il vero obiettivo, tant'è che il riconoscimento più ambito è il premio "Best Condition", un titolo che viene assegnato al soggetto che si presenta nelle condizioni fisiche migliori.
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grazie per il benvenuto! se siete esperti di psa vi inserisco qualche foto e la genealogia così magari mi date un giudizio su che tipo di riproduttore potrebbe essere... Tisha ha sia documenti ANICA che UNIRE (anche se unire arriveranno più tardi...) il mio problema non è la gestione...avere uno stallone è sempre stato il mio sogno e facendo endurance so bene che tipo di carattere hanno gli arabi,ma non è questo che mi spaventa... quello che mi spaventa è che lui non possa avere una vita serena e felice...io vorrei che lui sia sereno! e non voglio che paghi per tutta la vita un mio errore! lady ma che razza è il tuo cavallo? caspita...2 anni e monta già?? non so che fare ragazzi...
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il mio puledro psa di 2 anni comincia ad avere i suoi istinti... in un primo momemto quell'atteggiamento mi riempiva d'orgoglio...e anche adesso,quando lo guardo mi sembra stupendo... il giorno in cui me l'anno regalato ho promesso a lui e a mè stessa che non l'avrei mai fatto castrare...e a pensare a un'ipotesi del genere mi piage il cuore..davvero...ho quasi le lacrime agli occhi... io non voglio lo stallone per vantarmi...o perchè "fa figo",siete liberi di crederci o no... certo,ammetto che comunque anche il alto estetico conta,non posso negarlo..ma non solo quello... l'idea di doverlo privare della parte più intima di lui ...mi disrtugge... e la cosa perggiore è che non so cosa lui preferisce... ho visto castrare un puledro ed è dtato malissimo per tanto tempo...mi sono promessa che non avrei mai più visto uno spettacolo simile... del resto...in questo modo li priviamo della loro mascolinità e del loro diritto a dimostrare i propri istinti... ho monato stalloni,so come comportarmi...quindi non è il loro atteggiamento il problema... il poblema è che il mio istruttore mi ha fatta riflettere... sarebbe sempre costretto tutta la vita a stare lontano dagli altri cavalli...l'unico orgoglio e piacere dello stallone,cioè montare..potrà avere la gioia di provarlo solo anziano..a fine carriera... quando saremo in passeggiata non potrò mai legralo insieme agli altri... se c'è qualche principiante nei paraggi rischia l'ospedale ad avvinarsi troppo.... anche quando starà al paddock continuerà a diventare isterico per raggiugere le cavalle,rischiando anche di farsi male... in gara se passa una cavalla davanti al controllo del cuore rischi di essere eliminata perchè lui si agita... il problema..è che voglio capire.non cosa è meglio per me,ma per LUI. io so di non avere problemi a gestire uno stallone ma voglio che lui possa godere di una vita più agita e più felice possibile... ragazzi,cosa devo fare? l'idea di castrarlo mi fa sentire uno schifo...l'avrei preso in giro... in questo modo lo priverei di una parte di se stesso.... cosa mi consigliate di fare? è una decisione davvero difficile e ho davvero paura a fare una scelta...perchè in qualunque caso,ho paura di pentirmi e di tradire la sua voglia di vivere...