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eheheh, la nostra Ela scalpitante!! Vedrai che un mesetto passa in fretta, e potrete riprendere gli esercizi belli pimpanti e carichi di energie! ;o)
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È vero!! CHE PIACERE RILEGGERTIIIIIIII!!!!!!
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Ah, allora ho interpretato male io il messaggio di Caciotta, mi scuso! Certo, la severità non è un difetto, anche perché si ha a che fare con animali grossi, potenti, ma altrettanto sensibili... e il rigore e la sicurezza sono d'obbligo! ;o)
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Grazie ragazze, spero veramente che qualcosa si muova, per il benessere di quei bestioni che amiamo tanto!!!
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Ciao Caciotta! Con la tua testimonianza risulta evidente che la competenza di un istruttore e la sua capacità di insegnare è basilare per progredire in una qualsiasi attività. Mi spiace della tua brutta esperienza, purtroppo è capitato a molti di noi di non trovarsi in sintonia con un istruttore. A quel punto ci sono poche alternative: o lo si obbliga a farsi seguire meglio (in fondo... è pagato per quello!) oppure si cerca un'alternativa. È chiaro che l'equitazione è un'attività costosa ed impegnativa. Diverse persone che non possono permettersi le lezioni chiedono ad un centro ippico di poter lavorare (rifare i box, pulire le selle, preparare i cavalli) in cambio di un'ora in sella. I vantaggi sono molteplici, perché stai con i cavalli, monti seguita da un istruttore, e non da ultimo impari tutto ciò che ruota attorno ad un cavallo. Andando da un privato il rischio è di non essere seguita bene, oppure di essere incolpata in caso di problemi con il cavallo.. con spiacevoli conseguenze.
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Oggi ho visitato un paio di scuderie, dato che dovevo portare dei volantini a proposito di uno stage che sto organizzando sull'equitazione in leggerezza. Bene, stavo parlando con un paio di persone e spiegavo in cosa consistesse l'equitazione classica e la leggerezza... ma non mi hanno nemmeno fatto finire di spiegare che hanno cominciato a fare battutine ironiche... su una cosa che nemmeno conoscono! Vabbe', ho lasciato comunque i volantini (non si sa mai, la speranza è l'ultima a morire), quando ho assistito ad una scena che mi ha lasciata senza parole. Dopo il lavoro stavano svestendo una giovane purosangue. Chi le ha slacciato le onnipresenti redini di ritorno dal sottopancia si è alzato di colpo facendo rumore con la scarpa. La cavalla non se l'aspettava e ha fatto un passo indietro. Per tutta risposta la persona le ho mollato un calcio spaventoso nella pancia. Chiaramente la cavalla si è spaventata e ha cominciato a scalpitare e s'è beccata un'altra legnata. Ma quello che mi ha impressionata è che solo io ero orripilata da quanto accaduto! Gli altri, compreso il proprietario del cavallo che ha assistito alla scena, non hanno battuto ciglio! Io sono senza parole.... la gente è così abituata ad usare queste maniere con i cavalli che un simile maltrattamento ormai non fa né caldo né freddo... ed in più ironizzano su chi cerca sistemi più consoni. Ripeto, sono amareggiata. Cambierà mai il sistema?!
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ehhhhh... quelli sì sapevano il fatto loro... noi senza il freezer siamo morti!!!! ;-D
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Ogni tanto è bello conoscere anche le notizie a lieto fine..... e questa è la storia di Astro, che durante una passeggiata in riva al mare australiano, è finito nelle sabbie mobili. Ma dopo tre ore....... guarda il video
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Bellissima domanda.... secondo me quello che si dovrebbe fare è cambiare la mentalità delle persone. Insegnare alla gente a porsi delle domande su ciò che vede. Purtroppo molte persone definite "campioni" del dressage utilizzano le tecniche mostrate nella foto... e tante altre ancora. Ma essendo queste persone premiate nei concorsi, fungono da modello e vengono imitate. Non si pensa che questi "campioni" cambiano un cavallo all'anno (se va bene), poiché forzato all'inverosimile finché non si ottengono i risultati che spesso vediamo nei campi gara. Ma anche questi risultati, in verità come sono? Un occhio critico sa notare la meccanicità dei movimenti, la fatica e lo sforzo immane che il cavallo fa per sopportare quelle posizioni forzate e assolutamente innaturali. Altro che eleganza! Finché, molto presto, il fisico e la mente del cavallo cedono e... si passa alla vittima successiva. Perché molti istruttori di oggi, invece di scimmiottare questi cosiddetti "campioni" non spiegano ai loro allievi i danni fisici e psicologici che si procurano al cavallo?! Per convenienza? Per incompetenza? Per ignoranza? O perché alla gente interessa solo andare in gara il più velocemente possibile, senza faticare? Ai posteri l'ardua sentenza.
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Accidenti Ela, hai fatto benissimo a postare questa immagine, perché sono realtà che devono essere conosciute e combattute!
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AUGURISSIMIIIIIIIIII !!!!!!!!
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Allora, come procede la guarigione? La topolona è ancora agitata?
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... e impacchi di camomilla tiepida? Solitamente un pochino calmano i gonfiori e le infiammazioni...
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Quoto le risposte degli altri. Quando c'è un cambiamento repentino del tempo, oppure temperature fredde, Shadow zoppica davvero molto. Se la cosa è evidente e sente dolore, abbiamo delle pastigliette di antidolorifici leggeri.... che pero' cerchiamo di utilizzare veramente con cautela e il meno possibile (sono comunque farmaci!) Avevo sentito che possono aiutare anche i rimedi omeopatici.... qualcuno ha qualche informazione in merito?
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Ebbrava Tosca!! La zampina che migliora è un ottimo segno che la strada percorsa era quella giusta, un ottimo spiraglio verso la guarigione totale!! E poi, nei lunghi periodi di cura dove ogni tanto ci si sente un po' giù di morale è quel che serve per dare quella spinta per continuare! Per il pelo concordo con Marty, quando era sotto medicamenti anche a Shadow era peggiorato, penso anche per lo stress e l'agitazione che gli era venuta dovendo frenare i suoi bollenti spiriti e la voglia di correre e giocare. Poi pian pianino diminuendo le medicine e riprendendo l'attività fisica è tornato morbido e lucido!
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La neve assolutamente sembra dare nuova vita ai cani! Aysha la adora, rincorre le palle di neve che tiriamo e si butta letteralmente a testa in giù, tanto che rimane visibile solo la coda che si agita. Uno show!!! L'unica cosa è che se ci sta troppo in mezzo comincia a zoppicare. Pensiamo che sia a causa della neve che si infila tra i polpastrelli, infatti se le scaldiamo la zampa tra le mani torna a correre. Anche voi avete riscontrato lo stesso problema? Come avete risolto?
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Ahahah.... e pensavo di passare in sordina..... mi avete beccato!!!! Ma devo dire che..... i miei 24 anni sono portati benissimo!!
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Prendilo, è una storia davvero carina! ;o)
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Ieri, causa febbre, sono dovuta rimanere rintanata a casa tutto il giorno. Ho quindi letto un bel ilbro che consiglio a tutti gli amanti degli animali, in particolare dei cavalli: War Horse di Michael Morpurgo (che tra l'altro è stato anche riportato su pellicola -proprio in questo periodo si può vedere al cinema- da niente di meno che Spielberg!) È un libro carino e leggibilissimo (in un pomeriggio l'ho finito), raccontato dal punto di vista del cavallo. La storia parla di Joey, un cavallo cresciuto in una fattoria inglese in compagnia di Albert, un ragazzo figlio di contadini. Scoppia la prima guerra mondiale e il cavallo viene venduto all'esercito dal padre di Albert. Il ragazzo, a causa della giovane età, non può seguire Joey al fronte e i due si separano. Seguono poi le avventure di Joey, che fa parte della cavalleria inglese, per poi passare dalla parte dell'esercito tedesco. Dopo varie peripezie, ritorna a far parte dell'esercito inglese diventando un cavallo famosissimo... che per un attimo, un preziosissimo attimo, mette d'accordo le due fazioni che si fronteggiano nel punto cruciale della battaglia. Nel frattempo Albert si arruola e fa di tutto per ritrovare il su Joey. Ma non vi racconto altro, non vorrei rovinarvi l'avventura! Buona lettura!!!
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Beh, il fatto che sia vispa e ricettiva è sicuramente positivo! Avere il morale alto facilita la guarigione e aiuta anche chi sta accanto alla malatina... Una carezza alla piccola!!
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AUGURONIIIIIII !!!!!!
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Basta aprire una qualsiasi rivista del settore o qualsiasi sito internet che ha a che fare con i cavalli per notare la miriade di corsi e stage che sono messi a disposizione agli appassionati del cavallo. Ora, voi come vi ponete di fronte alla formazione equestre? Siete seguiti da un singolo istruttore? Oppure siete attenti ai corsi che si organizzano? E come fate a scegliere quelli che fanno al caso vostro? Come fate a capire quali è meglio scartare? Cosa cercate in uno stage o in un clinic?
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Dopo un anno un po' impegnativo, abbiamo deciso di regalarci una vacanza di svago, relax e cultura. E quale meta se non Parigi? Devo dire che abbiamo viaggiato sempre bene con la nostra Aysha, abbiamo sempre trovato ottimi hotel che accettavano animali, e non abbiamo mai avuto un solo problema anche nei ristoranti e addirittura in alcuni negozi. Ma devo ammettere che questa vacanza un pochino mi preoccupa, perché ho trovato notizie davvero discordanti sulla vivibilità di Parigi con un amico quattrozampe: ho letto di persone entusiaste e che hanno visitato la città senza problemi, ma la maggior parte si sono trovati in difficoltà. In effetti gli hotel che accettano cani di tagli medio-grossa non sono moltissimi (nonostante sui siti di prenotazione ci fosse segnalato "animali accettati".... si riferiscono solo a cani di taglia piccola e basta). Inoltre Parigi è vastissima e girarla tutta a piedi in una sola settimana è impensabile... ma i cani non salgono né sui bus, né sulla metro. Possono salire solo sul RAR (pagando il rezzo del biglietto) e con la museruola. Mi spiace, ma l'idea di mettere la museruola al nostro cane, con tutto quello che ha passato, non mi piace assolutamente. E come sarà l'ospitalità canina dei ristoratori del posto? Boh. Insomma... qualcuno di voi ha avuto un'esperienza simile? Ci potete tranquillizzare?
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Ela, né tu, né la tua Tosca vi arrendete, siete due tipette tostissime... e sono sicurissima che alla fine andrà tutto bene!! Un abbraccio e una carezza al piccolo terremoto!
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Forse per completare il discorso, si può aggiungere che esistono anche le coperte da paddock. Si mettono sul cavallo quando iniziano i primi freddi, in modo da non fargli crescere il folto pelo invernale. Solitamente la parte a contatto con il pelo è morbida e calda, per esempio in pile. L'esterno invece è spesso, resistente ed impermeabile. Chiaramente quando si monta è necessario toglierla e rimetterla subito alla fine del lavoro, in modo da non far prendere freddo al cavallo. È comunque importante la manutenzione della coperta stessa, per evitare che parti rovinate sfreghino sul mantello e provochino abrasioni. E invece.... voi stessi come fate a combattere il freddo? Io mi munisco di abiti termici, anche 2 strati in questo periodo. I nuovi materiali ormai sono decisamente comodissimi, traspiranti, caldi, ma poco spessi, in modo da potersi muovere comodamente senza sembrare un pupazzo imbottito ;-D Il problema per me sta sempre... nella punta dei piedi!! Ancora non ho trovato un paio di scarpe che in passeggiata ne eviti il congelamento!