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lucaboscia

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  1. innanzitutto chiedo scusa per il mio lungo periodo di quiescenza... ma le ferie sono ferie e ti dimentichi di ogni tipo di impegno. tornando sul discorso dei napoletani, del poter abbandonare per tempo il territorio e del piano di fuga, per rispondere a chi proponeva di far sloggiare tante famiglie da quei luoghi... avete idea di quante migliaia di persone vi abitano?? sapete che è la zona più densamente popolata d'italia?? dove li mandiamo?? e quali soldi si investono per le loro abitazioni?? sicuramente non si costruisce più del nuovo ma quel che già c'è, con la sua importanza anche storica rimane e vive intensamente quei luoghi. ancora, per rispondere a chi diceva che il mare impedirebbe la fuga, io dico che la via migliore, la via da cui plinio il giovane vide e potè descrivere l'eruzione che distrusse pompei. per le altre vie, quelle terrestri, ci sono milioni di polemiche. basterebbe un ponte crollato o un binario deformato per chiudere gli abitanti in una trappola mortale. menomale che stanno ampliando il numero di strade a scorrimento veloce nella zona. in ultima analisi non è detto che il vesuvio esplodi come nell'eruzione di pompei, pensate che nel 1944 ha eruttato come un vulcano bravo e pacifico con la sua colatina degna di allarme ma senza ne danni ne vittime. se poi proprio dovesse esplodere (anno anche individuato il punto di maggior debolezza nella struttura, una faglia che taglia lateralmente il cono) io direi di salvare il salvabile.
  2. si, bravo, le ammoniti sono i fossili più frequenti anche perchè solitamente accompagnano un calcare rosso che proprio per il colore viene detto rosso ammonitico. adornano molte chiese e molte pavimentazioni di centri storici. spesso ce ne sono di veramente grandi con un diametro di una cinquantina di cm. non mancano però altri tipi di fossili ad adornare le nostre mura e molti sono così piccoli da non essere identificati da uno sguardo fugace o distratto come quello di un passante. per quanto riguarda le abitazioni, ebbene il materiale usato per la loro costruzione è fortemente legato al territorio circostante, a meno che non ci si concede il lusso di far venire il materiale da lontano. il bello èche molti hanno dei magnifici esemplari in casa e non sanno nemmeno di averli. guardatevi intorno e fatemi sapere.
  3. vi è mai capitato di camminare per le vie del centro di una città o su una semplice scala di casa e vedere nella pavimentazione disegni tondeggianti simili a lumache giganti?? è un esempio di fossile molto diffuso che si trova nelle rocce utilizzate per il rivestimento. ciò che volgarmente viene chiamato marmo ma solitamente è semplice calcare. parliamone
  4. mi date conferma del fatto che un animo amante degli animali non è che la manifestazione di un amore ben più vasto disteso su tutta la natura, su tutto il nostro pianeta... quasi uomo compreso. alcuni fenomeni non sono prevedibili, come ad esempio un terremoto a ponte di legno, ma la maggior parte si. oggi la geologia e le sue applicazioni tecniche nella caratterizzazione delle zone geografiche e nella costruzione delle opere edili si sta facendo sempre più forte grazie al "terrorismo" (così lo definisco) perpetuato dai geologi. se non mettevano in gioco il discorso del terrore, del rischio di vite umane, nessuno avrebbe dato retta loro e di conseguenza money. così si enfatizza ogni tipo di pericolo dovuto al territorio. per questo l'italia è avanti in europa come prevenzione anche perchè le situazioni geologiche italiane sono ben più complesse di molti degli altri paesi comunitari. comunque, anche secondo me, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di negligenza dovuta a superficialità, a interessi economici, a ignoranza. in ogni settore però c'è un responsabile che risponde della vita di eventuali vittime collegate alla sua responsabilità. ecco perchè quasi ogni strada d'italia è protetta dalle reti paramassi, ecco perchè ogni edificio è strutturato in modo antisismico (nelle zone considerate a rischio). oggi, dopo la disgrazia, la prima cosa che si fa è chiedersi: "si poteva evitare?" e se la risposta è si, la seconda domanda è: "perchè non si è fatto niente per evitarlo?" legata alla terza: "chi aveva il compito di prevenire?" il CHI non serve a molto per le vittime e le loro famiglie ma incentiva il premunirsi degli altri nello svolgere il proprio lavoro al meglio. un geosaluto a tutti
  5. quando si verifica una disgrazia legata a fenomeni del territorio, cioè quando ci scappa il morto, si parla sempre di sciagura, catastrofe o sfortuna. si potrebbe anche parlare di negligenza o cattiva gestione del territorio. sentiamo le vostre opinioni in merito...
  6. intanto aggiungo alcune nozioni relative al periodo precedente l'eruzione. premettendo che i tempi variano da vulcano a vulcano o, per la stesso vulcano, da eruzione a eruzione, si è comunque registrata una deformazione del territorio circostante nel senso di un aumento della crosta terrestre e un aumento delle attività sismiche in numero e forza rispetto a quelle che normalmente accompagnano un edificio vulcanico. le esalazioni dei gas dal sottosuolo (a napoli c'è la solfatara, da vedere per chi fosse appassionato di geologia) aumentano in temperatura e acidità, il ph, e varia la concentrazione degli elementi in esse presenti. nel caso di variazioni di questi valori si entra in una fase di preallarme in cui tutti i controlli si intensificano spazialmente e temporalmente e si avvisano le autorità responsabili. se c'è la conferma di una probabilità di pericolo parte il piano evacuazione che a napoli è fonte di dibattiti, critiche e accuse reciproche tra chi lo ha pianificato e chi dice che non funziona. la politica e gli interessi economici giocano sempre un ruolo importante in questi contesti ma se ci sarà l'occasione, speriamo solo che si salvino la maggiorparte di vite possibile.
  7. per rispondere a LadyD potrei usare il vecchio detto che ci ricorda: sicure sono solo la morte e le tasse, ma lasciamo la banalità ai non interessati. del vesuvio mi sono occupato anche personalmente in campagne di studio e monitoraggio e quindi potrei chiarirvi come lo tengono sotto controllo. il territorio prossimo al cratere in modo più fitto, ma anche nelle zone più periferiche, è disseminato di sensori di vario tipo come sismografi o rilevatori gps. inoltre vengono periodicamente analizzate temperatura, acidità e composizione delle esalazioni che provengono dal sottosuolo. molti dei calcoli si basano però su dati meno oggettivi, cioè la probabilità/statistica. in base ai dati delle vecchie eruzioni si definisce un periodo in cui il vulcano potrebbe eruttare, ma non ho usato il condizionale a caso, infatti tali calcoli restano solo supposizioni. un po' come il terremoto distruttivo di Los Angeles previsto per qualche anno fa che fortunatamente non si è verificato. per il resto dovrei rispondere a zarina che purtroppo la memoria storica di un evento catastrofico si limita ai 30 anni dopodichè si torna al vivere normale. se attraversi la A2 napoli-salerno vedi che la strada è tagliata nella lava, la stessa strada che fiancheggia paesi densamente popolati. ma gli abitanti e i costruttori non si pongono il problema che se là c'è arrivata una volta può arrivarci anche una seconda? forse no, infatti il Vesuvio è l'unico vulcano abitato del pianeta... tutti i discorsi sulla pericolosità oltre a queste considerazioni restano alla politica e al terrorismo psicologico al fine del profitto economico.
  8. gentile fabia, inoltre vorrei far cadere l'attenzione su di un particolare delle leggi (tra l'altro ho inserito una foto nell'avatar per l'occasione). c'è un divieto per cani, ma c'è una zona riservata a loro? ci dicono di non usare le auto, ma ci sono mezzi publici a sufficienza? a merano ho visto zone riservate ai cani con tanto di recinto e verde che possono correre e giocare tra loro ma dove non ci sono? uno che vive in città?
  9. sai, magari il suo fetore dipende anche da una sua condizione ormonale, un po' come i brufoli per noi, e siccome la sua neutralità (olfattivamente parlando) è coincisa con la sua prima (testimoniata) liberazione, ho fatto 2+2, capito?
  10. cari amici, o perlomeno cari che condividono con me la stessa passione: il cane. tengo a polemizzare col vostro tono che sembra essere di disprezzo verso talune persone e comportamenti. come in tutte le cose vi consiglio di non generalizzare perchè ciò è male. ci sono situazioni e situazioni e si dovrebbe conoscerle prima di giudicare, vero? il mio cane ama correre, in particolare all'aperto e io fortunatamente abito in un paese di montagna "molto aperto". in tanti anni non ha mai polemizzato con qualsiasi altro animale, se l'è sempre data a gambe e metterei in gioco qualsiasi cosa che non farebbe niente a nessuno. in termini di probabilità rischio più io a far danni con l'auto che il mio cane e quindi se un discorso è quello di un pit o un doberman considerati mentalmente pericolosi con l'aggravante di trovarsi in un luogo molto frequentato non generalizzerei e dato che stiamo impossessandoci con prepotenza degli spazi naturali togliendo libertà a tanti nostri amici cerchiamo di essere solo un po' più elastici e di tollerare qualche trasgressione a queste leggi perfette. concordo perfettamente col rispetto di chi teme i cani ma anche se si deve usare ritengo il guinsaglio una mancanza di rispetto per un essere vivente.
  11. il mio mohi non ha bisogno dello strozzo perchè si riesce a strozzare da solo a forza di tirare, e deve essere sempre tirato o perchè vuole andare avanti o perchè si vuole fermare per secoli sui vari odorini che incontra per strada. allora preferisco lasciarlo libero e lui mi precede di quella decina di metri fino al primo incrocio al quale si ferma fino a capire dove vado per rianticiparmi. un giorno gli attaccai al guinsaglio il borsone con l'attrezzatura sportiva e me lo tirava ma non preoccupatevi, l'ho levato subito, mi dispiaceva per lo zaino. viva i cani liberi
  12. In pratica hai il cane puzzone Scherzi a parte benvenuto effettivamente, e tu lo hai pure sentito. però per la prima volta quest'estate aveva un odore neutro, sai quando passi la mano nel pelo e poi la annusi e non ti viene il disgusto. non so se perchè si era infilato sotto l'auto e per sgrassarlo avevo usato lo sgrassatore o se perchè aveva sfogato con la cagna del vicino (evviva) e aveva modificato le sue emanazioni di ormoni. mi manca tanto
  13. accidenti, ancora c'è gente che crede ai vampiri, pensa che da speleologo quando vado in grotta devo stare attento a non far male a quelle povere creature che sono così delicate. sono dolci come un topolino ma sicuramente più pulite.
  14. io vorrei tenere il mio sempre con me ma talvolta la sua condizione igienica non lo consente, cioè spesso. è un amante della natura e la vive inzuppandosi in ogni pozza d'acqua e strusciandosi su ogni filo d'erba. se non c'è acqua o erba allora si rotola nel nudo terreno. sfido chiunque a farlo salire sul suo divano o addirittura letto (anche perchè, e non ho capito ancora per quale motivo, si sgrulla non appena entra in salotto o in camera da letto.)
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