Ciao. Ho contattato due veterinari differenti ed entrambi mi hanno detto che invece è meglio effettuare l'operazione proprio durante il calore per essere sicuri che l'utero è completamente sviluppato e perché è più facile asportarlo.
Si tratta di persone fidate, che hanno già curato i nostri animali in passato e che non ci hanno mai dato motivo di dubitare della loro professionalità. Quando ho chiamato la signora dell'associazione ha urlato al telefono dicendo che non è così che si fa.
Io per essere sincera preferirei fidarmi dei DUE veterinari perché è vero che l'esperienza conta (la signora dice di collaborare con l'associazione da 35 anni) ma anche lo studio, le ricerche ed il lavoro sul campo (con altrettanta esperienza) contano.
Ad ogni modo la signora ha ribadito che abbiamo firmato un contratto sul quale c'era scritto che la sterilizzazione era prevista entro ottobre. Mi sento amareggiata perché sono sempre stata dell'idea che gli animali non si comprano e che, anzi, bisogna fare il possibile per "salvarli" da situazioni di abbandono.
Però oggi mi chiedo se queste associazioni non facciano il male degli animali con la loro intransigenza. Immagino che la signora in questione abbia incontrato molte persone "cattive" in tanti anni di lavoro.
Eppure io ho ribadito di voler sterilizzare il gatto, di volerlo fare per il suo bene perché so i rischi che corre una micia non sterilizzata che non può accoppiarsi e so che non potrei farmi personalmente carico di tutti i cuccioli. Ma vorrei farlo seguendo il consiglio del mio veterinario, non mi sembra così assurdo.
E' vero: ho firmato un documento ma l'ho fatto pensando che i tempi previsti fossero ragionevoli, pensavo di potermi fidare delle indicazioni. Ora invece il prossimo 28 ottobre dovrò sterilizzare il gatto, calore o non calore, per evitare discussioni inutili.
Mi chiedo cosa cambiava aspettare i tempi del micio che comunque vive in casa e non corre alcun rischio di incontrare altri gatti interi.