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Domare Un Puledro


aldo

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le foto che sono allegate alla mia firma per buona parte le ho fatte io quota parte le ho raccolte da internet. le mie riguardano per la maggior parte i norici. non le ho messe tutte. due tre setimane fa ho fatto un paio di conti , penso di averne più di 15000 . e alcune sono finite anche in siti web privati o statali. Il mio non è nemmeno un hobby perchè con le macchine digitali schiacci la foto è fatta e scarichi su pc. sto raccogliendo più informazioni possibili sul cavallo norico vorrei in futuro dedicargli un sito web che lo valorizzi. in genere nei siti si vedono norici che ricordano più dei muli. in realtà sono cavalli molto belli ci sono degli esemplari veramente spettacolari. in austria vengono usati per tutte le discipline. Le linee genealogiche, (i cognomi) norici italiani sono estinti . ma per fotuna non è sparita la razza. ho visto rarissimi esemplari grigioblu , spettacolo. ho visionato in austria moltissime stalle "stam" . un nostro cavallo romano con più di 2000 anni di storia confinato nella gallia austrica e nelle alpi italiane.

oltre alle foto recupero anche i documenti leggi qua:

Il topos dei cavalli veneti

Alcmane, autore greco vissuto alla metà del VII secolo a. C., ricorda "un cavallo vigoroso corsiero [...] enetico" e dei "puledri enetidi [...] dalla Enetide, regione dell'Adriatico" (Alcman. fr. 1, 46-51; 172 = Voltan 4-5). Alcmane, che si ricollega ad Omero quando definisce la terra di origine degli Eneti il paese delle mule selvagge, è il primo autore a menzionare quello che diventerà il topos dei cavalli veneti e che avrà un largo seguito presso i successivi autori greci e latini. Il frequente ricorrere nelle fonti antiche di questo tema sottintende un'attività economica, quella dell'allevamento equino, particolarmente apprezzata dai contemporanei; attività che da semplice fonte economica primaria divenne, nel corso del tempo, fonte competitiva di ricchezza nell'ambito degli scambi e delle relazioni commerciali fra Europa e Italia. Per citare un esempio, in seguito alla conclusione delle guerre istriche, il regulus dei Galli transalpini Cincibilo, assieme a Carni, Giapidi ed Istri, inviò, nel 171 a. C, un'ambasceria a Roma per lamentare che il console Caio Cassio Longino aveva intrapreso, di sua iniziativa, una spedizione per raggiungere la Macedonia via terra, e che, dopo aver ottenuto la loro collaborazione (probabilmente in base ai patti esistenti), li aveva trattati come nemici (pro hostibus), saccheggiando i loro territori.

Anche in questa occasione, il senato deprecò il comportamento del console, che fu richiamato a Roma, e inviò ambasciatori al di là delle Alpi con doni per i reguli, in modo da ristabilire le buone relazioni. In occasione della medesima ambasceria a Roma, i notabili gallici chiesero il permesso ai Romani di acquistare dai Veneti fino ad un massimo di dieci cavalli di razza a testa e di esportarli nel Norico.

"un bel numero"

ci siamo dimenticati di questo cavallo che protetto dalle alpi che ha tollerato 2000 anni di storia e guerre. dal 1500 un vescovo austriaco ne ha iniziato una selezione metodica scritta. scegliendo i capi migliori, dato che i contadini si arrangiavano tra le vallate con i loro stalloni . In austria ho fatto amicizia con il direttore nazionale della sezione equina con il quale stiamo iniziando una piccola collaborazione, dato che se tutto va bene a settembre prendo due puledre di alta genealogia che userò per promozione e allevamento.

I romani hanno sparpagliato questi cavalli in tutto il loro impero , perfino in egitto ci sono le loro raffigurazioni . per me credo che il norico sia un valore culturale come lo è il colosseo dato che gli avi del norico quasi sicuramente l'hanno visto costruire.

io non voglio sminuire cavalli blasonati, ma ricordare che un animale che ci ha accompagnato in quasi tutta la storia di questo paese non deve conoscere l'estinzione. In italia abbiamo solo 200 fattrici, una miseria . poi ci preoccupiamo del leone, della tigre dello gnu e noi qui abbiamo più di duecento animali in via di estinzione. "guardiamo le scarpe rotte degli altri mentre noi siamo scalzi".

tutta la pianura padana un tempo era un gignatesco unico bosco, ora pensiamo all'amazonia che viene disboscata. Sarebbe anche ora di iniziare a ripristinare ciò che è possibile.

ciao Fausto

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MARTINA, SONO 20 ANNI CHE LAVORO CON I CAVALLI, LI DOMO , FACCI IL MANISCALCO E FACCIO LA GUIDA IN UN MANEGGIO DA 10 ANNI, TU??A, DI ANNI NE HO 24!!

CMQ NON VOLEVO MANCARE DI RISPETTO A NESSUNO, SOLO CHE HO SENTITO COSE DAVVERO STRANE QUI!!!

24 anni, non mi sembra che tu sia molto equilibrato...comunque è inutile che te la prendi male sai...

io ho 19 anni, sono una bambina...ci sono nata in mezzo ai cavalli, mo padre ha cavalli da corsa, mio zia alleva cavalli da concorso, mio nonno è stato un grand' uomo di cavalli, il mio ragazzo è un gran cavaliere...io ho avuto il mio primo cavallo da curare e gestire da sola a 6 anni, mio nonno mi ha portato in gara con un pony a 7 anni, mi faceva montare tutti i giorni, per un 'ora e poi governare il pony, mi ha fatto girare l'europa per vedere i grandi campioni...adesso ho 19 anni come dicevo, i cavalli li ho nel DNA penso, non avro l'esperienza di un 24enne ovvio...

però ti assicuro che un pochino, ma giusto poco ci capisco anche io...

:bigemo_harabe_net-104:

comunque apparte le nostre biografie in un forum è BELLISSIMO confrontarsi civilmente, dovresti provare, potrebbe piacerti...! :bigemo_harabe_net-146:

Beata te. Quando si dice che nella vita ci vuole c..o. Io ho 35 anni i cavalli mi piacciono da quando ero un bambino. Ho approfittato di ogni occasione per andare a cavallo e per starci a contatto ma solo adesso da 6 mesi ne ho uno mio ed è la realizzazione di un sogno. leggo di tutto e chiedo a tutti consiglio ma non è proprio come avere una famiglia di gente di cavalli. Mio nonno che era un uomo straordinario mi ha fatto cavalcare il suo asino da piccolo perche quello aveva e di portarmi in giro per l'europa a vedere i campioni non credo gli sarebbe dispiaciuto ma ....

Insomma apprezzalo quello che hai perche vivi in un sogno

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