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Vitelli


Federico10

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Negli allevamenti di mucche nutrici, quindi da latte, i vitelli vengono separati dalla madre e nutriti con una piccola parte di latte della madre oppure latte in polvere. I miei crescono con la madre, quindi si arrangiano, e bevono a sazietà. Poi lentamente imparano a mangiare un pò di fieno, qualche piccola leccornia e bere acqua. A questo punto, quando la madre è incinta del prossimo vitellino, è meglio svezzare il piccolo (non esattamente piccolo perché è già cresciutello) per non affaticare troppo la mamma, farla riprendere, "asciugare" per poi riprendere a fare latte per il prossimo vitellino.

Io ti consiglio di lasciarlo accanto alla madre il più possibile, poi però, per il bene della mamma, bisogna impedire che lui continui a bere latte, e abituarlo a mangiare delle cosette tipo pane raffermo, mangime ecc., che tralaltro è molto efficace per farlo socializzare con gli umani. Quindi mettergli l'anello del naso, che non è una pratica crudele, serve solo a far sì che pizzichi la mamma, in tal caso non gli permetterà di poppare. Questo, almeno nel mio caso, a circa un anno di età o prima.

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Il colostro (è il primo latte della madre, e mantiene questo nome fino al decimo giorno dalla nascita del vitello) poi è molto importante soprattutto perchè contiene molte immunoglobuline (anticorpi) che danno al vitello la sua prima immunità (passiva).

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ho letto che nei primi due mesi la madre produce colostro e che questo è essenziale. ma nel caso non ci fosse un nuovo vitellino da allattare dopo quell'anno che è stato allattato il primo, per quanto altro tempo ancora la madre produrrebbe latte?! latte che quindi dovrebbe essere munto avendo sottratto noi il vitello

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Bé se non ci fosse un prossimo vitello, il vitello in questione probabilmente, anche se dopo più tempo, smetterebbe gradualmente di poppare. Ma ci vuole un aiuto alla madre, che probabilmente è molto affaticata se deve nutrire così a lungo il piccolo. Separare i due oppure inserire l'anello, finché il vitello si abituerà che non può più poppare. Nel frattempo la mucca produrrà ancora latte, quindi in questo caso ci vuole il procedimento per farla "asciugare", se il latte viene prodotto ma non munto. Se non si fa "asciugare" la mucca rischia di prendersi una mastite. Bisogna mungerla ogni giorno un pochino meno, fin che il latte cala e alla fine non viene più prodotto. Ma nel frattempo bisogna essere sicuri che il piccolo non poppa, altrimenti la cosa è inutile. Se invece vuoi mungere la mucca e tenerti il latte devi mungerla ogni giorno normalmente, cioé mungere tutto il latte come faceva il vitello. E se continueresti così la mucca continuerebbe a fare latte. Ad ogni modo io la lascerei riprendere.

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Se la si munge non le viene la mastite, viene se non si munge e il vitello non poppa.

Se la si fa asciugare si impiegano giorni, o settimane, dipende dalla mucca e dalla sua produzione.

Una mucca da latte impiegherà molto più tempo di una "normale".

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se continui a mungere una vacca senza ingravidarla di nuovo, questa continua a produrre latte anche per 2 anni però la produzione decresce sempre di più fino ad assestarsi sui 10 litri al giorno circa (parlo di una Frisona, razza a spiccata attitudine lattifera)...

oltre i 2 anni non ho esperienze dirette o informazioni attendibili...

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Per me invece è il contrario! le razze da carne le ho studiate a scuola (ho fatto un istituto agrario) e le ho viste nei pascoli in Toscana dove allevano per la linea vacca-vitello...

sulle razze da latte so un po' di più perchè a scuola avevamo anche la stalla e conosco degli allevatori (o meglio...i loro figli! ^__^)

tornando alla domanda iniziale, se prendi un vitello da una stalla da latte è facile che te lo diano già svezzato o comunque abituato all'alimentazione solida unita al latte artificiale...

il colostro è fondamentale nella prima settimana, assolutamente necessario nelle prime ore di vita perchè le immunoglobuline riescono a passare la parete intestinale del vitellino solo nelle prime ore, dopo l'epitelio intestinale diventa più "ermetico" e non lascia passare più delle proteine così grandi....nei giorni sucessivi al parto il colostro va comunque dato al vitello anche se ormai non riesce più ad assumere gli anticorpi perchè ha una composizione diversa dal latte normale, è più digeribile ed è molto più ricco di vitamine e proteine....

dopo la prima settimana puoi passare al latte in polvere ma per i primi giorni è fondamentale il colostro della madre...

ma perchè ti interessa avere un toro? (scusa la curiosità ma non è una cosa molto comune al giorno d'oggi...)

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mi serve per sapere quanto latte rimarrebbe a noi se volessimo far crescere tutti i vitelli naturalmente, quindi come ha detto greta, facendoli bere almeno per un anno. i 2 anni a cui ti riferisci tu di produzione, sono successivi a quanti mesi di allattamento del vitello?! mica produrrebbero latte per due anni anche dopo un anno che ha bevuto il vitello, quindi per tre anni totali? e questa lunga produzione non affatica la mucca come ha detto greta?

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Sono d'accordo con Franz Kimi sullo scolostramento, che avviene in genere dopo 5-7 giorni dopo i quali si passa al latte artificiale per uso zootecnico (ho fatto 2 mesi di tirocinio in un allevamento intensivo di Frisone). Per lo svezzamento mi risulta che cominci dopo il primo mese e duri circa un altro mese, in effetti mi sembra di ricordare che le manzette (dallo svezzamento al primo estro) avessero circa 60 giorni.

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un vitello naturalmente inizia a mangiare qualche alimento solido già nei primi mesi di vita, lo svezzamento naturale si avrebbe intorno ai 5-6mesi di vita...

in natura poi la vacca andrebbe naturalmente in asciutta dato che il vitello negli ultimi tempi poppa sempre meno...

io mi riferivo a 2 anni perchè è successo nella stalla della mia vecchia scuola con una vacca che non riuscivamo più ad ingravidare, se alimentate a sufficienza non causa grossi problemi alle vacche continuare ad essere munte per tanto tempo, l'importante è che la mungitura venga fatta a regola d'arte e che l'alimentazione sia molto curata...

in teoria potrebbero continuare a produrre latte fino alla morte dopo il primo parto se l'allevatore continua a mungerle senza reingravidarle, ma dato che non ho esperienze del genere non posso metterci la mano sul fuoco...

un vitello non ci mette un anno a svezzarsi comunque,nemmeno in natura, la madre prima o poi lo svezza a suon di occhiatacce quando prova ad avvicinarsi alla mammella sopratutto se è gravida di nuovo...

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Vorrà dire che i miei erano dei viziatelli!!!! Forse meno di un anno, ma per un bél paio di mesi, poco meno, sicuramente i furbacchioni rubavano ancora abbastanza latte. Poi ovviamente il mio è un caso particolare, in altre situazioni i vitelli vengono subito svezzati!

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poi ho trovato che una mucca in natura vivrebbe 20 anni. è vero?

ho trovato anche che la mastite venga alle mucche perché vengono munte 10 volte di più di quanto si dovrebbe, è vero? o ha ragione greta che la mastite viene solo se non si munge la mucca?

poi ho letto che le mucche vengono alimentate con certe proteine per aumentare la produzione di latte e che per questo motivo il 25 % di loro va incontro ad un acidosi per lacerazione dei tessuti rimanendo anche zoppe. è vero? o possono benissimo produrre latte per 2 anni senza proteina alcuna che le faccia ammalare? quanto e per quanto tempo una mucca può essere munta di modo da riuscire ad arrivare ai 20 anni di età e senza alcuna infiammazione?

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una vacca di una razza molto rustica può vivere anche 20 anni.

la mastite è una infiammazione e infezione della mammella, capita anche alle vacche che vengono munte regolarmente e in modo appropriato, basta che qualche batterio riesca a penetrare all'inteno dello sfintere del capezzolo e li trova l'ambiente ideale per vivere, si replica e fa il macello..

la mastite può essere causata anche da una non corretta mungitura nella fase in cui si sta "asciugando" la vacca, in questa fase la vacca viene munta ma non a fondo, praticamente si lascia una piccola quantità di latte che deve essere riassorbito e smaltito dalla mammella...in questo modo si stimola la vacca a cessare la produzione di latte, se però lascio troppo latte all'interno della mammela questo non viene smaltito del tutto e fa un po' da "corpo estraneo", si formano depositi e c'è un'infiammazione della mammella...

anche le tossine possono causare problemi alla mammella come la mastite...

l'alimentazione delle bovine da latte è una delle cose più curate in assoluto nelle stalle più moderne, ogni capo è provvisto di un radiocollare che segnala al distributore di mangime il numero dell'animale, in base alla sua produzione e allo stato fisiologico viene distribuita una quota di mangime calibrata perfettamente per le sue esigenze...

se non si fa attenzione all'alimentazione e si eccede o si sta troppo leggeri con la quota di concentrati o di forraggi si possono avere problemi come la chetosi, acetonemia, dismetabolismi vari, ecc ecc

quella delle vacche che con certe proteine restano zoppe mi è nuova, dove l'hai letta? poi fornire il link?

sinceramente non riesco a capire di che cosa possa riferirsi....

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senza offesa...ma non considero attendibili le cose dette da estremisti che in un allevamento ci mettono piede solo per far protesta e poi tornano a casa tranquilli e contenti...

nel primo link l'articolo è della LAV, hanno scritto un bel po' di cose sbagliate dto che la fecondazione artificiale non è minimamente dolorosa per l'animale, l'epidurale per l'embriotransfer la si usava 10-15 anni fa quando il prelievo degli embrioni era ancora per raschiamento della parete uterina, adesso si fa una semplice lavanda uterina pochi giorni dopo la fecondazione e si raccolgono gli embrioni che non si sono ancora insediati nella parete uterina...

non è vero nemmeno che le vacche passano tutti gli inverni alla posta, le stalle più moderne e anche quelle costruite 20 anni fa sono tutte a stabulazione libera, gli animali sono liberi di muoversi dove e come vogliono, hanno cuccette più che comode per sdraiarsi se lo vogliono, lettiera spesso in paglia oppure con particolari materassini...

la cosa della mammella pesante che le fa diventar zoppe è una balla megagalattica, solo perchè magari le hanno viste subito prima della mungitura (con la mammella piena quindi) camminare un po' intralciate dalla mammella gonfia non significa che siano zoppe, al di là del fatt che sfido chiunque di loro a riconoscere una vacca zoppa da una dritta...

vacche a terra non ne ho mai viste, a parte che nei casi di collasso puerperale che è una patologia che le può colpire dopo il parto se non sono state alimentate in modo attento nelle settimane precedenti...

secondo link:

i vitelli non vengono "strappati" alle madri dopo giorni interi dalla nascita, vengono subito portati in box apposta anche per evitare che si attacchino troppo alla madre, a lasciarli con loro anche per poche ore allora si che rischi di causare traumi...

i box per i primi giorni di vita sono molto grandi e in paglia, comodissimi, dove vengono tenuti per il primo mese circa...

i box individuali sono vietati per legge, gli animali devono poter socializzare e toccarsi a vicenda.

l'alimentazione delle vacche è una delle cose più curate in assoluto, se per la dieta umana avessimo anche solo metà dell'attenzione che gli allevatori hanno per la dieta delle loro vacche allora non ci sarebbero tutti questi problemi di obesità o anoressia...

patologie come l'acidosi o la mastite sono curate tempestivamente nelle stalle, fecendo molta attenzione ai tempi di sospensione dei farmaci, il latte di una bovina trattata non va venduto al caseificio fino a quando non è del tutto privo di residui farmaceutici...

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quindi non è vero che le mucche vengono uccise a 6 anni perché non ce la fanno più?

curandole bene si possono benissimo tenere fino ai 20 anni di età disponendo di latte per un lungo periodo ogni volta che rimangono incinta?

poi non ho capito il fatto della inseminazione artificiale. cioè, se stessero in natura un toro non le feconderebbe comunque una volta all'anno come accade per la maggiorparte degli animali? intendendo cioè che magari è normale che facciano un figlio all'anno, non è che naturalmente non sono capaci di sopportarlo. è così?

però è necessario inseminarle? i tori da soli appunto non le feconderebbero comunque?

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le vacche vengono mandate al macello a 6-7 anni principalmente per problemi di infertilità (cosa su cui tutte le associazioni di razza stanno lavorando per migliorarla attraverso la selezione insieme ai veterinari per migliorare sempre di più le condizioni che favoriscono il concepimento), per problemi sanitari maggiori rispetto ad una acidosi o per il fatto che non è più economicamente vantaggioso mantenerle in produzione (le spese sono maggiori rispetto alle entrate)...

se voleter far polemica su questo punto fate pure, però vi ricordo che gli allevatori non mantengono un centinaio di vacche per hobby, è il loro lavoro e devono anche tener d'occhio il portafoglio...

dire ad un allevatore di tenere in produzione una vacca non più economicamente valida è come dire ad un impiegato di andare a lavorare anche il sabato a gratis....anzi, l'allevatore ci rimette pure soldi e lavoro dato che vanno pur mantenute e curate le vacche...

l'inseminazione artificiale è una pratica utile per 2 motivi principali:

1) evita il diffondersi di malattie veneree

2) permette di migliorare la selezione dato che da 1 solo toro posso ottenere dosi di seme per fecondare in artificiale centinaia di vacche all'anno....

in natura invece...beh, anche i tori hanno i loro limiti!

in più mantenere 1 toro in ogni stalla richiederebbe tanti soldi in più rispetto a quelli che invece spendi per le dosi di seme congelato...

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