ErisBad Inviato Marzo 18, 2010 Segnala Share Inviato Marzo 18, 2010 e l'istinto? non lo prendi in considerazione? ci sono gesti che compiamo così spesso e così a lungo che spesso diventano parte del nostro istinto.. metti quelle persone che fanno karate per anni, prova a tirargli un colpo anche solo scherzoso, vedrai le loro braccia che si muovono per parare il colpo senza che nemmeno loro si rendono conto di aver dato l'ordine al cervello di parare, o di quelle persone maltrattate che subiscono abusi violenti (bambini o adulti) per anni, prova ad alzare una mano di colpo accanto a loro, li vedrai alzare le braccia e sottrarsi di colpo anche se magari hai alzato il braccio per salutare qualcuno da lontano.. e adesso prova a pensare di avere per 10 anni un cavallo "difficile" mettiamo che abbia il vizio dell'impennarsi, anche quando monterai altri soggetti, se uno di questi si dovesse impennare (e se tu in quei anni hai imparato a gestire le impennate del tuo cavallo), la tua reazione sarà di puro istinto.. quando la juany si alza, non sto a pensare cosa fare, lo faccio e basta! come quando devo fermare il cavallo, non mi elenco i movimenti da fare, ma li faccio, perchè oramai sono diventate reazioni istintive.. come quella di camminare senza doverci pensare.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Marzo 18, 2010 Segnala Share Inviato Marzo 18, 2010 Però abbiamo già espresso diverse opinioni sulla parola "istinto"...e personalmente condivido il pensiero di Samer:quello di cui parli non è istinto,che per definizione è innato e non deve essere insegnato(cosa che avviene con il karate o l'equitazione)e non deve nemmeno essere provato prima(come l'esempio delle violenze),ma è qualcosa di innato,di già scritto nei nostri geni. Tutti gli esempi menzionati sono tecniche acquisite...che fanno parte del nostro bagaglio di conoscenza...tutti impariamo a usare coltello e forchetta,ma perchè ce lo insegnano,ma non è instintivo;le popolazioni che vivono nelle foreste certo non li usano,per dire. L'uomo non è instintivamente portato per andare a cavallo;può impararlo,essere talmente bravo e possedere naturalmente già un buon equilibrio e coordinazione che alla lunga tutti i movomenti diventano naturali... prendi un principiante alla prima volta in sella...se fosse instintivo se la caverebbe già...invece non riesce a fare niente,non sa come comportarsi e si sente a disagio. Per cui ho parlato di sensibilità...che può permetterci di usare tutto ciò che abbiamo acquisito con la tecnica senza pensarci e rendercane conto nei momenti critici o nei quali non c'è molto tempo per pensare. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LadyD Inviato Marzo 24, 2010 Autore Segnala Share Inviato Marzo 24, 2010 Secondo me... avete ragione entrambe. La parola "istinto" può avere due significati, che per comodità riporto qui dal sito di sapere.it 1) secondo i naturalisti, complesso di abitudini protettive, ereditarie ed immutabili, che caratterizza il comportamento di tutti gli individui appartenenti ad una stessa specie animale; esso, che si è fissato attraverso l'evoluzione della specie stessa, non sembra suggerito dall'esperienza né dall'educazione ed entra in azione senza il concorso della volontà e della riflessione 2) impulso immediato, non controllato dalla riflessione Il primo significato è quello preso in considerazione da Lord nel suo ultimo post: l'uomo non ha l'istinto naturale nell'equitazione... prova ne è che un uomo quando ha paura che fa? Si aggrappa... con mani, braccia, gambe... proprio come fa un neofita la prima volta che, in sella, sente il cavallo che si muove. Quindi l'equitazione, sotto questo punto vista, è estremamente innaturale per l'uomo. Ma qui secondo me entra in gioco la tecnica... e il discorso di Eris. Lo studio applicato, gli esercizi, la ripetizione, fa sì che un certo movimento, una certa nostra reazione in una data situazione diventi per noi automatica... "istintiva" (secondo significato) appunto. E con gli animali, si sa, il tempismo è tutto. Non si può oremiare un cavallo 2 minuti dopo una buona azione, bisogna farlo SUBITO. Un istante perso non si può recuperare, bisognerà attendere una secondo occasione, che pero' probabilmente non arriverà con la stessa velocità. Cosa c'entra la tecnica? C'entra, perché è nostro interesse, e del cavallo stesso, imparare ad agire correttamente ed in maniera costruttiva, in modo da progredire sempre nell'addestramento. Il problema è che... siamo umani, e non siamo professionisti. Nessuno di noi è perfetto, c'è sempre da imparare. E sarà capitato a tutti di dover correggere una cosa che noi, purtroppo, avevamo già "metabolizzato" e ci veniva perciò "istintiva"...!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Marzo 24, 2010 Segnala Share Inviato Marzo 24, 2010 Questo è il rovescio della medaglia di un istinto acquisito:l'istinto innato è fatto apposta per consentire ad un determinato essere vivente di sopravvivere in un determinato ecosistema. L'istinto acquisito si bassa su insegnamenti ed esperienze...le quali possono essere giuste o sbagliate... un esempio:il principiante che impara a battere il trotto in modo errato,difficilmente riuscirà a togliersi il difetto,perchè per lui diventa appunto naturale o "istintivo". Ecco perchè c'è il bisogno della tecnica...altrimenti potremmo fare tante cose instintivamente(il cavallo scappa?e io tiro!!)che non per forza sono corrette,perchè appunto innaturali per noi. Come ogni cosa che va imparata,bisogna farla con metodo,coscienza e in modo corretto...altrimenti è più che disastroso...tutti questi aspetti negativi non compaiono nelle azioni istintive nel vero senso della parola. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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