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Previsione Delle Eruzioni


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Mi è capitato di vedere un documentario sul Vesuvio e sono rimasta davvero stupita dalla quantità di abitazioni costruite ai piedi del vulcano. Mi è sembrata davvero un cosa (a dir poco) avventata, perché alla fine se non erro si tratta di un vulcano addormentato... non morto. E se si risvegliasse?

Gli esperti tuttavia tranquillizzano: nei prossimi anni non sono previste eruzioni. Ma come si può esserne sicuri? Come si possono fare delle previsioni che si protraggono anche per anni? Sono sicure? Come vengono fatte?

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Pensa Lady che a questo proposito, dopo la distruzione di Ercolano e Pompei nel 79 d.C. il governo di Roma emanò un'ordinanza che impediva l'edificazione di qualsiasi costruzione nelle zone disastrate. Con il passare del tempo tutto cadde nel dimenticatoio ed adesso... hai visto come siamo combinati!

Per quanto riguarda la previsione delle eruzioni l'Osservatorio vulcanologico del Vesuvio ha molti strumenti che controllano le deformazioni del terreno ed altro, di sicuro il nostro esperto saprà darci spiegazioni migliori!

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per rispondere a LadyD potrei usare il vecchio detto che ci ricorda: sicure sono solo la morte e le tasse, ma lasciamo la banalità ai non interessati.

del vesuvio mi sono occupato anche personalmente in campagne di studio e monitoraggio e quindi potrei chiarirvi come lo tengono sotto controllo.

il territorio prossimo al cratere in modo più fitto, ma anche nelle zone più periferiche, è disseminato di sensori di vario tipo come sismografi o rilevatori gps. inoltre vengono periodicamente analizzate temperatura, acidità e composizione delle esalazioni che provengono dal sottosuolo. molti dei calcoli si basano però su dati meno oggettivi, cioè la probabilità/statistica. in base ai dati delle vecchie eruzioni si definisce un periodo in cui il vulcano potrebbe eruttare, ma non ho usato il condizionale a caso, infatti tali calcoli restano solo supposizioni. un po' come il terremoto distruttivo di Los Angeles previsto per qualche anno fa che fortunatamente non si è verificato.

per il resto dovrei rispondere a zarina che purtroppo la memoria storica di un evento catastrofico si limita ai 30 anni dopodichè si torna al vivere normale. se attraversi la A2 napoli-salerno vedi che la strada è tagliata nella lava, la stessa strada che fiancheggia paesi densamente popolati. ma gli abitanti e i costruttori non si pongono il problema che se là c'è arrivata una volta può arrivarci anche una seconda? forse no, infatti il Vesuvio è l'unico vulcano abitato del pianeta...

tutti i discorsi sulla pericolosità oltre a queste considerazioni restano alla politica e al terrorismo psicologico al fine del profitto economico.

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intanto aggiungo alcune nozioni relative al periodo precedente l'eruzione. premettendo che i tempi variano da vulcano a vulcano o, per la stesso vulcano, da eruzione a eruzione, si è comunque registrata una deformazione del territorio circostante nel senso di un aumento della crosta terrestre e un aumento delle attività sismiche in numero e forza rispetto a quelle che normalmente accompagnano un edificio vulcanico. le esalazioni dei gas dal sottosuolo (a napoli c'è la solfatara, da vedere per chi fosse appassionato di geologia) aumentano in temperatura e acidità, il ph, e varia la concentrazione degli elementi in esse presenti. nel caso di variazioni di questi valori si entra in una fase di preallarme in cui tutti i controlli si intensificano spazialmente e temporalmente e si avvisano le autorità responsabili. se c'è la conferma di una probabilità di pericolo parte il piano evacuazione che a napoli è fonte di dibattiti, critiche e accuse reciproche tra chi lo ha pianificato e chi dice che non funziona. la politica e gli interessi economici giocano sempre un ruolo importante in questi contesti ma se ci sarà l'occasione, speriamo solo che si salvino la maggiorparte di vite possibile.

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Scusa geoluca, io non me n'intendo di queste cose, ma ho letto i tuoi due messaggi. Forse non ho capito bene, ma ti volevo chiedere: ma anche se è addormentato, monitorato, calcolato, ecc., non c'è la possibilità che il vesuvio erutti all'improvviso? Perchè anche sul monte st. helen avevano detto che non eruttava, invece è eruttato (parlo di molti anni fa vicino il parco di yellowstone, se non erro). E poi anche se il vesuvio eruttasse non c'è la possibilità che erutti nello stesso posto di altre eruzioni?

E poi, non per entrare nella politica, ma napoli non mi è sembrata proprio il posto ideale per organizzare dei piani di qualunque genere (vedi emergenza rifiuti). Dato questo fatto, non sarebbe più semplice se i napoletani costruissero le loro case in posti più sicuri?

Mi scuso in anticipo se dovessi entrare in campi che non riguadano questo forum e se dovessi chiedere cose già scritte, ma se le avete scritte non le ho capite!!

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per dire la mia il Vesuvio è tra i tipi di vulcani più pericolosi..

infatti a differenza di alcuni (come l'Etna) che eruttando quasi continuamente si liberano dei gas e del magma gradualmente, i vulcani come il Vesuvio sono esplosivi (o pliniani) ovvero hanno eruzioni improvvise e catastrofiche..come per l'appunto quella del 79 d.C.

come se non bastasse il tipo di magma che produce è molto acido, quindi viscoso e pieno di gas tossici, a differenza dei vulcani basici caratteristici del nord Europa.

per via di queste caratteristiche a mio parere non ci sarebbero molte possibilità di attuare un piano di evacuazione che funzioni benissimo...se poi si pensa a come può essere un'eruzione, in pochi riuscirebbero a tenere il sangue freddo e a seguire le indicazioni studiate tempo addietro..

ma questo è il mio parere..parlo non avendo mai messo occhio sui piani d'evacuazione quindi è solo un parere personale e forse azzardato

ciao

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Infatti era questo il mio dubbio. Date tutte le cose che ha detto drakkan mi sembra alquanto strano che possano far costruire case sulle pendici di un monte pericolosissimo e che esplode all'improvviso.

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Infatti era questo il mio dubbio. Date tutte le cose che ha detto drakkan mi sembra alquanto strano che possano far costruire case sulle pendici di un monte pericolosissimo e che esplode all'improvviso.

Infatti sembra assurdo... ma il popolo napoletano è piuttosto "particolare".

Le caratteristiche del Vesuvio ne fanno un vulcano pericolosissimo... secondo me la strage non è affatto da ritenersi improbabile.

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per dire la mia il Vesuvio è tra i tipi di vulcani più pericolosi..

infatti a differenza di alcuni (come l'Etna) che eruttando quasi continuamente si liberano dei gas e del magma gradualmente, i vulcani come il Vesuvio sono esplosivi (o pliniani) ovvero hanno eruzioni improvvise e catastrofiche..come per l'appunto quella del 79 d.C.

come se non bastasse il tipo di magma che produce è molto acido, quindi viscoso e pieno di gas tossici, a differenza dei vulcani basici caratteristici del nord Europa.

Per quanto ne so l'esplosione che tolgie il "tappo" è piuttosto violenta vista l'assenza di eruzioni regolari. E' una bomba ad orologieria.

Per quanto riguarda coloro che hanno quasi costruito nella sua bocca non ho parole. Mi sembra che leì'esempio di pompei ed ercolano siano abbastanza ovvi.

Inoltre Geoluca parla mi diversi segnali premonnitori. Ma come si fa a far evacquare (si scrive così?) una zona del genre. Da una parte c'è il mare, dall'altra il mostro. Quanto tempo rimande dal segnale all'eruzione? Inoltre credo che non solo coloro che vivono sulle pendici siano in pericolo ma tutte le zne nel raggio di qualche km a causa delle ceneri.

Se non ricordo male il Signor Vulcano da tempo non si manifesta, quindi su che dati si basano le valutazioni? Basta che cambi qualcosa ed è allarme?

Nonostante tutti i congegni eletrronici e meccanici a ns. disposizione quando Madre Natura decide non c'è nulla da fare. Lo stesso vale per LosAngeles e per tante altre situazioni poco "sicure". Quando c'è stato lo tsunami la tecnologia è stata in grado di avvisare l'umanità in tempo?

Fossi nei "vesuviani" cercherei di sloggiare in fretta.

Sir HIss

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innanzitutto chiedo scusa per il mio lungo periodo di quiescenza... ma le ferie sono ferie e ti dimentichi di ogni tipo di impegno.

tornando sul discorso dei napoletani, del poter abbandonare per tempo il territorio e del piano di fuga, per rispondere a chi proponeva di far sloggiare tante famiglie da quei luoghi... avete idea di quante migliaia di persone vi abitano?? sapete che è la zona più densamente popolata d'italia?? dove li mandiamo?? e quali soldi si investono per le loro abitazioni?? sicuramente non si costruisce più del nuovo ma quel che già c'è, con la sua importanza anche storica rimane e vive intensamente quei luoghi.

ancora, per rispondere a chi diceva che il mare impedirebbe la fuga, io dico che la via migliore, la via da cui plinio il giovane vide e potè descrivere l'eruzione che distrusse pompei.

per le altre vie, quelle terrestri, ci sono milioni di polemiche. basterebbe un ponte crollato o un binario deformato per chiudere gli abitanti in una trappola mortale. menomale che stanno ampliando il numero di strade a scorrimento veloce nella zona.

in ultima analisi non è detto che il vesuvio esplodi come nell'eruzione di pompei, pensate che nel 1944 ha eruttato come un vulcano bravo e pacifico con la sua colatina degna di allarme ma senza ne danni ne vittime. se poi proprio dovesse esplodere (anno anche individuato il punto di maggior debolezza nella struttura, una faglia che taglia lateralmente il cono) io direi di salvare il salvabile.

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Buonasera,

e come si fugge? a nuoto? Oppure il napolitano ha già a disposione tante barche da ospitare tutti?

Sarà anche la zona più densamente popolata ma quello che non capisco sono le persone che consapevolmente ci hanno costruito una casa!!

Comunque ognuno di noi a suo modo sfida la morte...

Io nemmeno me la regalassero vorrei una casa su un vulcano attivo.

Sir Hiss

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per rispondere a chi diceva che il mare impedirebbe la fuga, io dico che la via migliore, la via da cui plinio il giovane vide e potè descrivere l'eruzione che distrusse pompei.

humm non saprei...se vai a pompei ci sono un paio di navi di pescatori che tentarono la fuga via mare in calco di gesso...

bisogna fare una differenza, tra la colata lavica (che è lenta e non la ferma nessuno, non basta una semplice barriera...il monte Somma vicino al vesuvio non è altro che una colata....immaginate una barriera artificiale....cosa potrebbe fare?) e i fumi, cenere e lapilli che fuoriuscirebbero...quelli sono micidiali..velocissimi e nel caso di vento possono prendere qualsiasi direzione...potrebbe essere che a pompei non ci sarebbe pericolo e a sorrento si....è una variabile incalcolabile che rende inutile qualsiasi previsione...

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