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Rispetto Dell'animale E Corrida


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Chiedendo una spiegazione storica, mi sarei aspettata una esauriente infarinatura per poi passare alle cotazioni per approfondire. Almeno io , buona conoscitrice della mia Disciplina avrei spiegato a grandi linee e poi avrei lasciato l'approfondimento , con le necessarie indicazioni e suggerimenti.

Purtroppo, "torero Belmonte" non hai fatto lo stesso e hai lasciato che io andassi a cercami la storia della tauromachia.

Ve la riassumo io, dalle notizie che ho tratto che purtroppo non hanno nulla di diverso di un altro sport. E io che pensavo che discendesse da chissà cosa.

E' uno sport le cui origini sono sicuramente antiche, per quanto la corrida spagnola, come la conosciamo oggi, arrivi dal XIV secolo. Praticata inizialmente dai nobili, che volevano emulare il valore e le gesta degli antichi combattimenti contro le belve feroci, fu da subito fortemente criticata sia dal Papa che dai Borbone. A nulla valsero i tentativi di contrastarne la pratica con Editti e Bolle, volti ad eliminare una simile pratica cruenta; nonotsante ciò, ben presto divenne uno spettacolo per il popolo e popolare, attraverso il quale si sfogavano la repressione ed i rancori.

Tutto crebbe comunque. Si riuscirono a fermare i combattimenti tra cani e tra cani e tori all'inizio dell'800 ma non la corrida.

Il massimo fulgore lo ebbe a cavallo tra l'800 e il 900. Dopo di chè nonostante le celebrazioni di alcuni scrittori che ne esaltavano il valore intrinseco, seppure fatto di violenza, si cominciò a capirne l'indotto, gli interessi politici e religiosi , il giro di denaro che coinvolgeva (e probabilmente insiste tutt'ora) i latifondisti, gli allevatori -sia di tori che di cavalli- divenne di dominio pubblico.

Attutlmente la maggior parte della popolazione è contraria alla pratica. Eppure ancora , i toreri sono miliardari e gli allevatori idem, addirittura alcuni toreri sono gli stessi allevatori di cavalli (visto ieri sera sul satellite) .

Questo è quello che ho trovato io.

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Ela, forse mi sopravvaluti.

Non sono un esegeta della corrida, non mi picco di essere il depositario della cultura taurina e non sta a me diffondere il sacro verbo nel mondo.

Mi hai fatto una domanda, ho replicato che una risposta esauriente (mi) avrebbe richiesto molto tempo per lo studio e soprattutto per l'esposizione, e per non disilludere la tua curiostà e il tuo desiderio di sapere ho postato qua due link da Wikjipedia, che mi sembra la fonte meno imputabile di parzialità e soprattutto di facile accesso e comprensione per tutti.

Il tuo riassunto però è parziale e sopratutto pregiudiziale ed ideologico, e non aiuta granché la comprensione ed il dibattito.

Proprio per non incappare in queso errore io ho voluto mettere a disposizione delle fonti

Ma non mi scandalizzo, sia chiaro, ma un pò me ne dispiaccio.

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...ma allora....era meglio quando combattevano i gladiatori???...armi pari...forza pari...genere pari...pure loro servivano per il divertimento del pubblico...e chi perdeva,stremato dai colpi subìti....moriva sotto lo sguardo dell urlante pubblico assetato di sangue e violenza!!!...

...anche quella era "arte"...anche li c era "nobilta'"...era nel colosseo che si riconosceva il vero "vir"....ma che schifo!!!! :angry:

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Se volete possiamo anche paragonare la tauromachia moderna al bombardamento di Hiroshima o alle camere a gas e la chiudiamo lì, ma questo dibattito non ne gioverebbe molto.

Nessun paragone e nessuna filiazione con il circo dei gladiatori.

Paragonare il pubblico di una corrida a quello del Colosseo di secoli fa, assetato di sangue, divertendosi della sofferenza imposta all'animale è sbagliato, ingiusto, offensivo e soprattutto non dà nessun contributo a questo confronto.

Il pubblico delle corride, che possa piacere o no e che possa sembrare paradossale, è un pubblico sensibile, colto, pacifico, laico, giusto, che ama il toro e che va a vedere un toro combattere, si emoziona per il toro (ho visto persone commuoversi per la bravura di un toro), è impietoso quando la dignità dell'animale non viene rispettata.

Poi, se pur non conoscendolo e non avendone mai ftto parte ne vogliamo fare una caricatura, vogliamo dipingerlo come un manipolo di sadici disturbati che godono nel vedere sangue e sofferenze, allora è tutta un'altra storia, ma non è di nessuna utilità per comprendere la cultura della tauromachia, il rispetto per l'animale che essa conserva e promuove, e soprattutto è una mistificazione alla quale non posso e non voglio ribattere, per una questione di onestà intellettuale.

Un saluto

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