Vai al contenuto

Problemi Di Sella?


giuseppe.grillo

Recommended Posts

Ciao a tutti,

da circa sei mesi ho grosse difficoltà a cavalcare un mezzo-sangue che ho acquistato oltre un anno fa. Quasi ogni volta che lo monto, trova l'occasione, nei momenti di mia maggior disattenzione, di mettermi giù. Lo fa quasi sempre da fermo con una particolare "sculettata" che mi fa perdere l'equilibrio finendo a terra oppure partendo con uno strappo iniziale. Mi sembra chiaro che abbia trovato il meccanismo per lavorare meno ed io vorrei trovare il modo per togliergli questo vizietto.

Non avendo altre soluzioni, avrei pensato all'impiego di una sella che mi dia maggiore stabiltà e soprattutto mi faccia semtire più sicuro rendendo inefficaci i suoi comportamenti. Ho pensato all'impiego di una sella americana la quale, per la presenza del pomello, mi permetterebbe un solido appiglio in caso di perdita di equilibrio.

Mi sapete dire se potrebbe funzionare, oppure, eventualmente, cosa fare? Premetto che attualmente uso una bellissima sella inglese con il foro atiprostata pagata due occhi della testa.

Grazie.

Link al commento
Condividi su altri siti

Buongiorno gbeppe, benvenuto nel forum!

Prima di tutto bisognerebbe trovare la causa di queste sgroppate: potrebbe essere che il cavallo è disturbato (magari non ti accorgi e lo disturbi con le gambe, o con la frusta, se la usi), potrebbero esserci problemi fisici, la sella potrebbe essere della misura errata, potrebbe essere ipersensibile alle mosche e ai tafani, che in questo periodo sono senza pietà.....

Una volta eliminate le variabili qui sopra, si può iniziare a pensare che sia un vizio che il cavallo ha acquisito.

Accertato che è un vizio, bisogna cercare di toglierlo.

In pratica che succede... il cavallo ha imparato che con una sgroppata ti butta a terra e, non avendoti più in sella e non dovendo lavorare, questo corrisponde ad una comodità (tanto ricercata dal cavallo).

Quello che bisogna fare è togliere l'idea al cavallo che sgroppata=comodità.

Come fare? Cercando di far associare al cavallo l'idea che sgroppata=Scomodità.

Questo si può fare in diversi modi: Quando sgroppa, se riesci a stare in sella, fallo partire al galoppo, oppure fagli fare una cessione delle anche... Se dovessi per esempio essere a terra, alzati subito e fagli fare dei passi indietro, cessioni delle anche... Insomma, qualcosa che lo impegni.

Parli della sella western. Potrebbe essere un'idea, pero' ricorda che il pomo, ricevuto in pancia a seguito di una sgroppata, fa molto più male di una rotolata per terra. Te l'assicuro.

Piuttosto cerca di stare sempre attento in sella, soprattutto i primi tempi, in modo da noon farti trovare impreparato. Lavora sul tuo assetto, scendi bene con le gambe, talloni più bassi delle punte e busto eretto, con le spalle aperte.

Link al commento
Condividi su altri siti

Benvenuto beppe!

Io proporrei anche qualcos'altro in più

Oltre a non perdere mai la tua concentrazione in sella, altrettanto fai fare a lui qundo monti.

Non lasciarlo gigioneggiare, tienilo sempre attento, lavora sempre anche al passo. tieni il contatto anche da fermo. Non consentirgli di distrarsi o di pensare di potere fare quello che gli pare. Tieni sveglia la sua attenzione sempre e anche la tua. Se sono impegnati dedicano meno tempo fare gli sciocchi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Buongiorno gbeppe, benvenuto nel forum!

Prima di tutto bisognerebbe trovare la causa di queste sgroppate: potrebbe essere che il cavallo è disturbato (magari non ti accorgi e lo disturbi con le gambe, o con la frusta, se la usi), potrebbero esserci problemi fisici, la sella potrebbe essere della misura errata, potrebbe essere ipersensibile alle mosche e ai tafani, che in questo periodo sono senza pietà.....

Una volta eliminate le variabili qui sopra, si può iniziare a pensare che sia un vizio che il cavallo ha acquisito.

Accertato che è un vizio, bisogna cercare di toglierlo.

In pratica che succede... il cavallo ha imparato che con una sgroppata ti butta a terra e, non avendoti più in sella e non dovendo lavorare, questo corrisponde ad una comodità (tanto ricercata dal cavallo).

Quello che bisogna fare è togliere l'idea al cavallo che sgroppata=comodità.

Come fare? Cercando di far associare al cavallo l'idea che sgroppata=Scomodità.

Questo si può fare in diversi modi: Quando sgroppa, se riesci a stare in sella, fallo partire al galoppo, oppure fagli fare una cessione delle anche... Se dovessi per esempio essere a terra, alzati subito e fagli fare dei passi indietro, cessioni delle anche... Insomma, qualcosa che lo impegni.

Parli della sella western. Potrebbe essere un'idea, pero' ricorda che il pomo, ricevuto in pancia a seguito di una sgroppata, fa molto più male di una rotolata per terra. Te l'assicuro.

Piuttosto cerca di stare sempre attento in sella, soprattutto i primi tempi, in modo da noon farti trovare impreparato. Lavora sul tuo assetto, scendi bene con le gambe, talloni più bassi delle punte e busto eretto, con le spalle aperte.

Anche queste mi sembrano delle ottime osservazioni che, tra l'altro, pur nella mia poca esperienza, ho cercato di valutare. La sella non dovrebbe essere perchè lo ha fatto anche con una sella diversa. Non sono insetti perchè a marzo non ne avevevamo. Quindi, sembra assodato che sia un vizietto perchè lo fa solo con me e un altro mio amico che mi aiuta ad accudire i tre cavalli di cui dispongo.

Però, ora che ci penso, da tempo non uso più il frustino del quale lui ne è terrorizzato. Bisogna sapere che il proprietario precedente lo usava nei vari palio paesani e per farlo correre lo frustava sul muso e sulle orecchie tant'è che ho faticato non poco per fargli capire che non sarebbe successo niente dopo avergli infilato le briglie. Prima di riuscirci, me ne ha strappate tre. Poi aveva il vizio di andare dove voleva e quando lo faceva, scendevo di sella e lo facevo roteare velocemente attorno a me con briglie in mano per cinque, sei volte e quidi risalendo andava dove volevo io. Nel giro di un ventiva di giorni anche questo ateggiamento era sparito.

Devo dire che ho cercato di applicarmi con il solo uso del ragionamento per risolvere i vari problemi, ma quest'ultimo, il farmi cadere, il più doloroso, mi stà preoccupando veramente.

Link al commento
Condividi su altri siti

Adesso ci stai incuriosendo.

Sei costretto a raccontare tutto per filo e per segno.

Non preoccuparti se fai un romanzo, lo leggiamo volentieri.

A questo punto è importante sapere tutto , storia tua, storia sua ecc.

Due cose.

Hai fatto benissimo a non usare il frustino visto che ne è terrorizzato. Quando vi sarete messi in sieme nella maniera miglore e la fiducia reciproca sarà ben consolidata potrai (prima di arrivarci la strada sarà mooooooolto lunga ma lunga lunga. Anzi lunghisima. E non è detto che potrai)provare a farlo abituare ad un nuovo rapporto, diverso, col frustino che non dovrà mai più significare terrore per lui. Ma questa è la fine della tua avventura con questo cavallo. Ne riparleremo tra molto tempo.

La seconda è l'attenzione. Ce n'è bisogno sempre. Non bisogna stare tesi in sella aspettando il peggio, ma non bisogna farsi cogliere di sorpresa.

Innoltre a volte bisogna catturare anche la sua ......

L'equitazione prevede di avere a che fare con un essere pensante, è come chiacchierare con qualcuno. Se lo conosci bene sai cosa dire e cosa no, se ti puoi fidare a raccontare un segreto. I primi tempi si deve stare sul generico per capire che persona abbiamo di fronte....

Link al commento
Condividi su altri siti

Dunque,

non vorrei tediarvi con le mie avventure; le racconto volentieri se però mi "taglierete esplicitamente quando sarò noioso. Grazie.

Allora, il tutto è partito tre anni fa qundo il mio grande desiderio di possedere un cavallo tutto mio è stato esaudito. La scena si svolge in Sardegna, nei pressi di Orgosolo in località Supramonte. Un pastore voleva vendere la sua cavalla, incinta, che viveva sui monti allo stato brado per ricavare qualcosa. Vista la bestia, io e la mia compagna, ci siamo subito impietositi dai suoi occhioni tristi ed in modo particolare dalle corde di chitarra che si potevano contare nel costato. Detto fatto, praticamente due per uno, concordato il viaggio per il trasporto della cavalla Zarina (meticcio), la portiamo nel mio terreno vicino Olbia dove, una volta scaricata, ha iniziato a rasare ogni cosa che trovava. E' stata una ottima soluzione contro i fuochi estivi. Non ho mai visto un rasaerba più efficace. In un paio di giorni le costruii una stalla in tavole di legno su misura, ma la cosa non fu assolutamente gradita. Entrava solo per la golosità del mangime, ma poi se ne riusciva in tutta fretta. Capii quindi che sarebbe stato uno sforzo inutile e comunque non opportuno obbligarla a rimanervici dentro, tanto era abituata alla completa libertà. Per richiamarla bastava un fischio due carezze ed un pugno di avena in un secchio. Con lei ho iniziato le prime cavalcate in solitaria pefrò con molta cautela vista la gravidanza in corso. Trascorre tutto l'inverno e la primavera rigugiandosi sotto gli alberi ad ogni piogiia, ma niente stalla al punto che l'ho smontata riciclando il materiale per un pò di staccionata.

Intanto la pancia era sempre più grossa e l'ansia di vederla partorire diventava ancora più spasmodica tanato che verso la fine di aprile, preoccupato, chiamai il veterinario che con grande emozione mi fece vedere l'ecografia con la sagoma del cavallino. Tutto procedeva bene.

Il 25 di maggio, verso le sei e trenta del mattino, Zarina si stende su una rampetta vicino casa con la testa verso valle ed il fondoschiena nella parte più alta, e comincia il parto. Putroppo non ero presente, ma c'era il mio collaboratore che via cellulare mi raccontava in diratta istante per istante quello stava succedendo. Lascio a voi immaginare l'emozione. Non vi dico quella del mio collaboratore, Arturo, che sembrava stesse trasmettendo la partita del cuore.

Arriva così Dany, una puledra ben proporzionata e una codina a mo di scopaccio da lavandino. Inizio da subito i tentativi di avvicinamento allo scopo di ridurre la diffidenza nei miei confronti e nel giro di un paio di mesi già la portavo a spasso tenendole un braccio avvinghiato attorno al collo. Qualche mese più tardi le infilai una capezza e dopo cinque mesi iniziai lo svezzamento con grande disappunto di tutte e due, ma era doveroso. Un mese dopo le ricongiunsi: il trauma precedente era tranquillamente passato. Ogni uscita con la cavalla comunque, la facevo portandomi apresso la cavallina destando la curiosità e le simpatie delle persone che per strada incontravo.

Nel frattempo però, cominciavo, assieme ad Arturo, a pensare che forse sarebbe stato più divertente se le uscite le avessimo fatte in due invece che in solitaria. Fu così che arrivò Abbolotu, il mezzo sangue anglo-arabo castrato che acquistai per poco più di mille euro. Da quel momento arrivarono i veri problemi. Al di là che non aveva ancora messo giù il piede dal vanetto che fece capire alle cavalle che era lui il maschio. Sferrò un calcio alla coscia destra di Zarina che mi impedì di cavalcarla per quasi un mese. Sequestrò la puledra come se fosse sua proprietà e non esitava a tirarle calci e morsi quando le arrivava a tiro.

Decisi di separarli, ma non fu una brillante idea. Abbolotu, per raggiungere Zarina, si buttò letteralmente contro una rete divisoria fino a strapparla completamente dai paletti. L'azione gli procurò delle larghe abrasioni alle zampe anteriori che dovetti medicare con una pomata indicatami dal veterinario. La lotta tra me e lui nell'indurlo a non maltrattare la povera cavalla è stata ardua, ma decisa. Per raggiungere lo scopo, acquistai una frusta di quelle che si usano nel girello per l'addestramento dei cavalli, facendola schioccare vicino alle coscie quando Abbolotu premeditava un'azione maldestra. Altra tecnica che mi so no inventato, è stata quella di dar da mangiare alle cavalle lasciandolo a guardare a bocca asciutta.

Ho fatto bene, ho fatto male, non lo sò, certo è che da li a qulche settimana smise di fare il prepotente pur mantenendo la sua posizione di leader.

Nel frattemo cominciai a cavalcarlo: rispetto Zarina, ni sembrava di salire su un grattacielo. 15, 20 centimetri più alti si sentono, eccome. La prima uscita fu disastrosa. Montai una sella che maldestramente avevo aquistato alcuni mesi prima di probabile costruzione cinese o giù di lì per soli 160 euro, ma quella avevo per non modificare le impostazioni della bardatura utilizzata per la cavalla. Fu lì che scopersi per la prima volta che era un bel problema mettergli la briglia. Al mio tentativo di passargli il finimento che gira sopra le orecchie, ricevo un brusco sollevamento del muso, un arretramento del corpo e via di corsa per il prato. Ripreso, con il solito secchio di avena, gli lego una fune rigida al collo senza cappio con l'altra estremità ad una trave della palizzata e ritento la manovra. Nuovo strappo, la corda regge, ma la trave viene divelta schiodandosi in un istante. Ripeto tutte le operazioni, ma questa volta infilando (non conosco il nome di quella parte della briglia) la parte che va dietro le orecchie, in modo estremamente lento ottenendo finalmente il risultato voluto. Tiro bene il sottopancia della sella, aggiusto la lunghezza delle staffe e via alla prima cavalcata. Inizio alternando il passo con il trotto, poi dopo una mezz'ora via al galloppo. Tutto sembrava andare, con grande soddisfazione, per il meglio fino a quando, nel mezzo di una galloppata lungo un sentiero, si stacca una staffa dalla sella perdo l'equibrio, mi aggrappo alla criniera, ma inesorabilmente volo a lungo sul terreno. Mentre mi rialzavo valutando velocemente l'entità delle abrasioni, il cavallo continuava la sua corsa volando chissà dove. Chiamo al cellulare degli amici che malconcio mi riportano a casa, ma prima cercando di capire dove era finito il cavallo. Non ci volle molto a ritrovarlo in quanto aveva cercato di rientrare da solo ripercorrendo esttamente la strada fatta nell'andata.

Questo al mattino. Il pomeriggio stesso raggiunsi un sellaio dove acquistai due ottime selle, una nuova e una usata a scanso di qualsiasi equivoco.

Rimontai, malgrado le botte prese, il giorno successivo il cavallo percorrendo finalmente un magnifico tratto assieme alla cavalla con Arturo, che dal mare porta alla cuspide più alta di un colle dal quale vedere un panorama mozzafiato sulla laguna di Olbia.

Ero soddisfatto! Finalmente avevo raggiunto il mio sogno.

Siamo verso la fine di novembre, per strada non c'è nessuno, solo una sciocca donnina che pretendeva usassimo la paletta per pulire lo sterco lasciato dai cavalli al nostro passaggio e così ci aviammo al mare sulla spiaggia. Lì demmo sfogo alle nostre esibizioni fino a quando Zarina che mi precedeva mentre ero in sella su Abbolotu, frena di botto obbligando il mio cavallo ad altrettanta frenata. E qui parto per la seconda volta con bel volo ad angelo finendo sulla sabbia 5, 6 metri più avanti. La sabbia è morbida per cui la caduta è stata uno scherzetto, ma da quel momento non sono più rimasto in sella.

Questa è un pò velocemente la mia storia, altre avventure ho patito, ma se del caso, ne riparleremo più avanti.

Ciao e grazie a tutti per questa mia chiaccierata.

Beppe

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao Beppe,

grazie per il lungo ed interessante racconto. Direi che di spunti ce ne hai dati... e molti. Ma forse è meglio approfondirli in seguito, con calma.

Hai parlato bene della vostra storia, alla quale pero' mancano particolari significativi.

Zarina è una meticcia.. ma vi hanno forse detto le razze dei suoi genitori? Ma quanti anni ha? Addestramento? Che tipo di imbocatura utilizzi?

Idem per Abbolotu (che bel nome, mai sentito! Significa qualcosa in sardo?).. è un castrone aas se non sbaglio, ma di quanti anni? E a che grado di addestramento? Imboccatura?

E, cosa più importante... non ci hai detto che esperienza hai tu!

Link al commento
Condividi su altri siti

Bene,

Zarina ha 13 anni e dicono sia un incrocio tra un anglo-arabo e un sardo. E' un pezzo di pane. E' stata impiegata negli anni successivi alla doma, per istruire i bambini in un maneggio nei pressi di Orgosolo. A nove anni, è stata data al pastore (una specie di palloncino più largo che alto) dal quale l'ho acquistata. La doma è stata fatta sempre ad Orgosolo dove spesso usano impegnare i cavalli per le vie del paese al fine di abituarli alla convivenza con la gente, automezzi, ecc.

Abbolotu ha 12 anni e in sardo significa "inbarazzo di stomaco" (singolare non ti pare?). Non conosco il resto della sua vita tranne i particolari già citati sui metodi dal proprietario impiegati per guadagnare un pò di soldi nelle corse.

Tutti e due sono stati imboccati, come dici tu, con la "maledetta" briglia sarda che io ho subito provveduto a sostituire con il filetto normale.

La mia esperienza? Praticamente zero se non fosse per cinque o sei galloppate presso un maneggio in un agriturismo della Romagna e lo studio di un pò di letteratura sulla materia.

Alcune azioni le ho imparete l'anno scorso in Provenza, osservando le tecniche di addestramento impiegate in alcuni maneggi.

Mi sono cacciato in un vespaio vero? Però ho avuto anche tante soddisfazioni e... speso molti soldi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Innanzitutto benvenuto...

Bè...il fatto che il cavallo abbia iniziato da quel giorno potrebbe anche essere una coincidenza (in quel caso forse può avere dolori, magari di schiena). Nel caso non sia una coincidenza, allora il cavallo si sta comportando un pò da furbetto, avendo capito che sgroppando il suo lavoro smette.

Bè, ci sono varie soluzioni:

-puoi girarlo un pò alla longia prima di montarlo, così si stanca e, anche sgroppasse, la potenza sarebbe minore diminuendo il rischio di cadute;

-oppure, appena caduto, risali subito e stancalo facendolo lavorare sodo, in sella o alla longia (meglio in sella, ma se sei troppo dolorante o agitato giralo alla corda)

In questo modo, Abbolotu dovrebbe capire che lo sgroppare è alla fine controproducente, e vedrai che smetterà di farlo, abbia pazienza. E data la sua paura del frustino, fai bene a non usarlo, farti temere non risolverebbe il problema, lo metterebbe ancora più in atteggiamento di difesa.

Comunque, in ogni azione che compi con lui, date le sue esperienze, sii al contempo delicato ma deciso, così da fargli capire che non gli fai del male ma che deve rispettarti.

Riguardo a te invece, perchè non provi a fare qualche lezione in un maneggio? Ti migliorerà l'assetto e la tranquillità in sella, ti aiuterà a capire gli atteggiamenti dei cavalli e come reagire. Migliorando l'assetto, vedrai che le sue sgroppate non ti getteranno a terra. Comunque, quando sgroppa, tieni le spalle dritte, peso sui talloni, e bilancia la tua schiena un pò più indietro. Questo ti aiuterà a non cadere.

In bocca al lupo con Abbolotu ;-) e tienici informati...

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie manu90,

terrò presente i tuoi consigli in modo particolare nel praticare qualche maneggio...

Vi terrò indormati dell'evoluzione.

Beppe

Buonasera Beppe,

ho letto parzialmente il tuo poema... :-)

Allora sarebbe fondamentale che imparassi a stare in sella quando srgoppa o cerca di buttarti giu.

Lui associa Sgroppata=caduta=ho finito di lavorare=lo rifaccio

Se la sella americana allieva il problema be venga, fai solo attenzione al pomello che sembra un ausilio ma è pericoloso.

Ricorda che non sempre cambiando attrezzature sia migliora...

Aggiungo anche questo, se il cavallo capisce che se fa una difesa ha finito di lavorare ne troverà di peggiori (dalla sgroppata magari passa alla sgroppata+ impennata etc) come hanno detto le fanciulle fagli capire che se lo fa si lavora ancora di piu'.

Tutto questo premesso che il cavallo sia sano.

Sir Hiss

Link al commento
Condividi su altri siti

Eh, purtroppo, Sir Hiss,

questa l'ho capita anch'io. Infatti più che del cavallo il problema è tutto mio che devo diventare un pò più esperto magari con qualcuno che mi aiuti a correggere gli errori.

Questa mattina sono uscito un paio d'ore con la cavalla effettuando manovre per me inconsuete per migliorare il mio equilibrio. Tra le varie cose ho cercato di abituarmi a tenere i talloni bassi e le gambe distese, come mi è stato (dalle fanciulle) indicato e devo dire che mi sento più impostato.

A presto

Beppe

Link al commento
Condividi su altri siti

Eh, purtroppo, Sir Hiss,

questa l'ho capita anch'io. Infatti più che del cavallo il problema è tutto mio che devo diventare un pò più esperto magari con qualcuno che mi aiuti a correggere gli errori.

Questa mattina sono uscito un paio d'ore con la cavalla effettuando manovre per me inconsuete per migliorare il mio equilibrio. Tra le varie cose ho cercato di abituarmi a tenere i talloni bassi e le gambe distese, come mi è stato (dalle fanciulle) indicato e devo dire che mi sento più impostato.

A presto

Beppe

L'importante è non demoralizzarsi. L'altra cavalla, essendo così brava, ti aiuterà a sentirti più rilassato in sella, e ti insegnerà a migliorare l'assetto. Nel frattempo, col Sbbolotu, l'importante è non dargliela vinta...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao a tutti,

sono ritornato al forum dopo una cavalcata di quasi 4 ore con Abbolotu. E' la seconda che faccio rimanendo saldo in sella. Come ho fatto?

Semplice! Ho cercato di applicare al meglio le regole che mi avete indicato, ma tutto su una sella western prestatami da un amico.

Salito in sella, dopo una decina di secondi, ha riproposto la solita sculettata. Ho afferrato il pomello della sella e rimanendo in equilibrio, con l'altra mano ho tirato le redini mettendolo in circolo. La prima mossa era andata a buon fine. Rincuorato dal successo, ho iniziato la corsa tenendo ben desta l'attenzione. Dopo una decina di minuti, mentre eravamo al passo, ha tentato la senda mossa di partire a razzo, ma questa volta avevo le redini ben tese per cui mi è stato facile bloccarlo rimettendolo in circolo. Da quel momento non ci sono stati più problemi e finalmente la cavalcata è stata un divertimento.

Ciao e grazie ancora.

GBeppe

Vorrei mandarvi la foto in sella di Abbolotu, ma non sò come fare...

Link al commento
Condividi su altri siti

Per favore accedi per lasciare un commento

You will be able to leave a comment after signing in



Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...