Ilion Inviato Luglio 9, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 9, 2005 gentili lo conosco per sentito dire... e non ho sentito dire bene cercherò di informarmi meglio... se trovo qualche notizia interessante la riporto qui... ora perdono ma scappo all'i**a... (hhihihhi bisogna darsi al risparmio ) devo trovarmi un letto... magari due piazze va.... stasera vi spiego cos'è il join up Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Antrhax Inviato Luglio 14, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 14, 2005 quasi quasi chiamo un amico appassionato di queste cose, magariil suo parere neutrale da non parellista non montyrobista può esser utile, no? eccolo :-)! salve a tutti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilion Inviato Luglio 14, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 14, 2005 finalmente :-) è un piacere leggerti qui, caro. grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LadyD Inviato Luglio 14, 2005 Autore Segnala Share Inviato Luglio 14, 2005 Benvenuto Antrhax, grazie per esserti unito a noi in questa discussione! ;) Allora, hai voglia di raccontarci un po' com'è il tuo approccio con i cavalli? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Antrhax Inviato Luglio 15, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 15, 2005 ... in fondo, non è che c'è un manuale su cui .. imparare come rapportarsi con un cavallo, come avvicinarlo. Credo che sia più che altro sensibilità della persona del ricevere e interpretare quello che .. il cavallo in questione, richiede e trasmette! Non so .. cosa intendi per approccio ...? ... L'approccio con un cavallo giovane .. puledro, magari vissuto in branco? .. o uno scuderizzato dalla nascita?? .. o magari un cavallo adulto con problemi comportamentali? .. e che magari non sappiamo da cosa derivano questi problemi? dipende .. cosa cerchiamo, cosa dobbiamo scoprire .. o scrivere sul foglio bianco di un puledro ... :-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilion Inviato Luglio 15, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 15, 2005 ant spiega la faccenda della sfera, che mi piace un sacco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Antrhax Inviato Luglio 15, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 15, 2005 La sfera, è un metodo di valutazione analitica del soggetto. Serve a capire e ad aver un quadro il più dettagliato possibile del cavallo che abbiamo di fronte! In pratica tramite la sfera possiamo capire e valutare .. se il cavallo ha problemi, il perchè li ha, cosa va migliorato, cosa desensibilizzato .. o magari annullato, represso ... cosa va "aggiunto". Riusciamo tramite di lei a capire, le sue attitudini principali, il perchè degli atteggiamente nella tridimensione .. e cioè .. cavallo .. cavaliere .. binomio! In pratica ... e con pochi giri di parole, dobbiamo immaginare il cavallo in una sfera .. essere in grado di poterlo verdere da tutti i punti della sfera, tanto dall'alto che dal basso .. è un modo per valutare le sfaccettature caratteriali ! la cosa sicuramente migliore quello che faccio .. almeno io di solito .. è .. controllare il cavallo sul suo livello .. cioè ... tondino, paddock .. uno spazio ...pressochè aperto dove metterlo in grado di decidere da se cosa fare .. e lo osservo. cercando di trovare più punti di vista possibili intorno a lui e capire cosa (in caso di un cavallo con problemi dati da vizi di doma o addestramento) .. è andato storto .. cosa lo mette in ansia ... aspetto il contatto, aspetto che sia lui a volerlo non lo cerco non lo voglio anzi .. lo evito se penzo che non sia il momento adatto ... l'attesa è l'arma migliore. La sfera insomma, non è altro che il primo approccio valutativo che .. adotto .. nel capire che tipo di cavallo ho di fronte .. è uno studio prettamente caratteriale, un osservazione delle reazioni del cavallo .. valutare un cavallo non è facile .. ogni cavallo è un individuo con un identità ben precisa .. se riusciamo a capire il suo carattere sarà più facile fare una linea di lavoro adeguata a lui Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilion Inviato Luglio 15, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 15, 2005 adoro quest'uomo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Antrhax Inviato Luglio 15, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 15, 2005 per così poco .... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilion Inviato Luglio 17, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 17, 2005 fa caldo.. hehehe dunque. facciamo che partiamo dal principio. analizziamo sto benedetto metodo? :-) Il signor Pat Parelli ha "inventato" un metodo utilizzabile da tutti per migliorare il rapporto col proprio cavallo. ha preso 4 concetti e li ha strutturati in modo da rendere semplice per chiunque capirli e applicarli. ha avuto un'idea favolosa. non per i cavalli. per le sue tasche. tanto di cappello, se riuscissi ad amare meno questi cavalli forse lo farei anche io. magari divento ricca come lui. detto ciò, ha preso concetti basilari per qualunque tipo di approccio al cavallo, li ha conditi con qualche parola complicata, qualche attrezzo particolare ed ecco qui il metodo. etologico? non lo so. mi scappa da ridere quando vedo questa massa di carrotstickati che accarezzano il cavallo con la loro lunga coda :-) e nascono i 7 giochi. primo gioco... gioco dell'amicizia. prendi un cavallo. prendi una capezza, una corda da 3 metri e passa, un bastone arancione con un cordino attaccato in fondo. ti metti in campo e inizi ad accarezzare il cavallo che, giustamente, all'inizio scappa dal carrotstick e savy string. perchè scappa? perchè, nonostante ci dicano che noi stiamo facendo come la loro mamma, che li lecca e li accarezza con la coda(mai visto una fattrice leccare un puledro, tantomeno porgergli il sedere e muovere la coda in modo ritmico e coccoloso. al massimo il puledro piazza la testa sotto il posteriore della mamma per farsi scacciare gli insetti.). io invece, che non sono nessuno, ma mi piace romper le balle, dico che stiam facendo ciò che è nella nostra natura. i predatori. lo stiamo infastidendo, gli stiamo creando una situazione di ansia. il cavallo è istintivo, ma non è scemo. immaginatevi la scena. cavallo in campo. un bipede con una maglietta che lascia il nero con un gigantesco logo giallo davanti, un bastone arancione in mano e una faccia con un sorriso ebete stampato(sì perchè ci dicono che dobbiamo sorridere, magari mostrando anche i denti). il cavallo:"dunque. io stavo in box, al fresco, nessuno che mi rompeva le palle che mi han tolto(se si tratta di un castrone). sto coso qui davanti ha in mano qualcosa che sembra una carota gigante... un po' sottilina in effeti.. ma con gli OGM non si capisce più niente.. ehhhh come cambiano i tempi... " il bipede inizia a toccare il cavallo col carrotstick. cavallo:"oh.. ao.. è.. che è? non è na carota.. oh brutto coso... che fai? che tocchi? che rompi? oh.. e sto robo qui da fastidio... ah bipede... e lasciame in pace... eh che fai? mostri i denti? oddio questo me vole magnà.. ommaronna me magna.. io lo sapevo.. me l'aveva detto mia mamma che quell'alito puzzolente non era solo colpa dell'aglio... questo è come un lupo! mangia carne.. va che denti.. oddio ha i canini.. nono.. e che cazz.. io scappo" il bipede a questo punto inizia a dover rincorrere il cavallo che ha preso a galoppare come un pazzo, fregandosene del fatto di avere il proprietario dall'altro capo della corda, che sta facendo sci nella sabbia, coi talloni che creano dei solchi profondi abbastanza per poter piantare i pomodori, ma non demorde. continua ad agitare il suo prolungamento toccando il cavallo. cavallo"no senti.. bipede.. capiamoci... io potrei anche correre per due giorni... ma tu mi sembri più testone di me. vuoi smetterla di toccarmi con quel coso?" [...] "niente... ok.. tentiamo un'altra tattica. io mi fermo. se continua lo uccido. lo mordo. lo rampo." il cavallo si ferma. e il bipede anche. cavallo"ah haaaaaaaaaa! ecco. c'era il trucco per spegnere sto coso che deambula su due gambe(come farà poi.. mha.. io a volte ci provo.. ma non resisto in piedi per più di 10 secondi...). io mi fermo. se sto fermo lui si ferma. ok pare semplice." dopo questa scenetta da fumetto. io mi chiedo. cos'ha di etologico questa cosa? potremmo anche metterla sotto il piano della desensibilizzazione. ma ho due cose che si chiamano mani, non so voi. non credo di essere marziana. ho visto un sacco di altra gente avere le mani. non c'è bisogno di un bastone arancione per desensibilizzare il cavallo. e di certo son meno traumatizzanti. credo che prenderò una pausa caffè prima di affrontare gli altri giochi. è sfiancante quasta analisi(ho male ai polpastrelli.. io di mestiere pulisco box... non sono abituata... :-) ) mi raccomando, che nessuno si alteri. l'analisi era seria, se ho scherzato era per rendere la cosa leggibile un po' a tutti :-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilion Inviato Luglio 17, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 17, 2005 tornata da un intenso pomeriggio lavorativo(mannaggia alle puledre sfasciabox) gioco numero 2 il porcospino. questo è semplice. e utile. prendi il solito cavallo. quello di prima che al momento si sta fumando una sigaretta attendendo che il suo bipede riprenda fiato e l'uso di gambe e braccia. aspetti che finisca di fumare la sigaretta. e inizi. dunque.. prima mi son dimenticata di spiegare una cosa... le zone del cavallo. presente il cartello appeso dal macellaio, con la vacca divisa in sezioni? ecco...immaginate una cosa simile sul cavallo... spero di ricordarmi bene la divisione delle 5 zone...(eran 5? spero.. hehehe) zona 1: testa zona 2:collo zona 3:dalla linea guida(linea immaginaria che passa nella zona antestante il garrese.. circa)ai reni zona 4: la groppa zona 5: la coda. potrei sbagliarmi.. ho un attimo di smarrimento. pregati di correggermi hehehe altra cosa che mi son dimenticata(ma che stordita sono oggi???) le fasi! le fantasmagoriche 4 fasi! pelo---pelle---muscolo---osso in pratica.. te lo spiego---te lo dico più chiaramente---ti invito a farlo---non l'hai fatto azz tua ti prendi una sacagnata. queste fasi le vedremo applicate meglio nei prossimi giochi. detto ciò. il concetto di questo gioco è la BASE di ogni doma/addestramento/monta/approccio che ci sia. è il semplicissimo concetto di pressione/cessione. prima parte del porcospino.. mandare indietro il quadrupede peloso. il bipede appoggia il carota al petto del cavallo. per fasi. pressione quasi impercettibile, pressione un pelo più forte, ancora di più. carrotstick che si piega.(quarta fase) e si aspetta che il cavallo vada indietro... qppena accenna a muovere un passo indietro si cede con la pressione. e qui entra in gioco il concetto di comodità/scomodità. io, premendo contro il suo petto il carota, creo una scomodità, un fastidio. quando lui risponde alla mia richiesta, rilascio la pressione, dandogli comodità. (sto sudando per scrivere.. ma che lavoro faticoso mi son scelta uffa) seconda parte del porcospino... spostare la zona 4, in modo che il cavallo incroci i posteriori portando quello interno sotto di se. appoggio il carota sul costato, arretrato rispetto alla zona delle cinghie.. solite 4 fasi.. quando cede rilascio la pressione. terza parte del porcospino... spostare la zona uno, in modo che il cavallo incroci gli anteriori portando quello interno davanti a se. appoggiamo sto benedetto carota tra la zona uno e la sona due... praticamente dietro la ganascia... solita storia.. 4 fasi cede rilascio. papparàààààààà fine del porcospino. utilità? sì. insegnamo al cavallo a cedere alle pressioni prima possibile. ma si può fare, come detto prima, senza un carrotstick. bastano quelle belle manine che madre natura ci ha offerto in dono :-) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tess Inviato Luglio 17, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 17, 2005 Bei giochi!!!!! Anzi bel metodo...lo ritengo molto valido P.S. Ilion perchè non rispondi?????? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilion Inviato Luglio 17, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 17, 2005 rispondere... dove? certo che io tento di analizzare in negativo sto metodo e tu me dici che è interessante hahahah son riuscita pienamente nella mia impresa hahahahahaha Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
valery Inviato Luglio 17, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 17, 2005 lo sai che la tua Ilion assomiglia un casino a una cavalla del mio maneggio!!si chiama Penny(soprannome, si chiamerebbe Penelope). Ciao!!! P.S. anche a me è sembrato molto interessante questo gioco! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lin Inviato Luglio 18, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 emh....scusa Ilion se ti anticipo.... Ilion è un maschittone! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
valery Inviato Luglio 18, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 scusa scusa scusa!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilion Inviato Luglio 18, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 ok che non la palle.. però.. povero! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
valery Inviato Luglio 18, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 ti chiedo di nuovo scusa!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilion Inviato Luglio 18, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 hahahaha niente niente... (al massimo l'unico che s'è offeso è lui.. anche se mi sta mostrando con orgoglio la borsa di guggi che ha appena comprato... inizio a preoccuparmi hahahaha ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LadyD Inviato Luglio 18, 2005 Autore Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 certo che io tento di analizzare in negativo sto metodo e tu me dici che è interessante hahahah son riuscita pienamente nella mia impresa hahahahahaha eheheh, eh già, mi sa che hai toppato in pieno!! Pero' devo ammettere che mi hai fatto morire dal ridere con la tua ricostruzione!!! Mi hai fatto venire in mente una cosa. Il sitema cambia, si evolve (in meglio o in peggio non so... secondo me vale la seconda ) Mi spiego subito: quando ho fatto io i corsi, Parelli era proprio sconosciuto, poteva essere benissimo scambiato con la marca di un sugo per la pastasciutta (al carciofo, magari.. ). Gli istruttori erano pochi, così come gli allievi (già allora i corsi erano abbastanza carucci se ben ricordo). Si insegnava in un altra maniera. Ricordo che il primo corso che ho fatto durava 3 giorni. Il primo abbiamo fatto molta, moltissima teoria, a 360°, che non comprendeva quindi solo gli aforismi propri del metodo, tanto in voga oggi. I due giorni seguenti ci siamo concentrati sugli animali. ll carrot stick? Non l'abbiamo visto manco con il cannocchiale! E per questo ringrazio l'istruttore, ma di cuore! Come dici tu Ilion, il nostro strumento principale erano le mani, insieme alla postura e ai movimenti. Niente sorrisini ebeti, né facce da "lupo cattivo stile cappuccetto rosso. Perché darci in mano uno strumento in più, se già dovevamo imparare ad usare il nostro stesso corpo? Perché complicarci la vita? Naaaa, un passo alla volta, senza fretta! Già era abbastanza difficile così (miiiiiii, non vi dico la stanchezza la sera!)!! ;) C'era un numero massimo molto piccolo di partecipanti, in modo da poter essere seguiti in ogni nostro movimento e da correggere immediatamente ogni nostro errore. Sì, è stata davvero una bella esperienza, che ripeterei assolutamente. Mi è capitato di assistere a dei corsi ultimamente (come spettatrice)... ma sono rimasta alquanto delusa! Prima di tutto, pochissima teoria. Appena entrati in campo con il cavallo (tra l'altro, molti avevano anche sbagliato il nodo della capezza) hanno subito ricevuto in mano questo "carotone", usato, ovviamente, in maniera scorretta e molto rozza. Mi ha fatto ricordare un certo tipo di "istruttori" di "equitazione" che alla prima lezione mettono subito il frustino in mano all'allievo... ma questa è un'altra faccenda Vabbé, cominciano gli esercizi e via! Ognuno si faceva i cavoli suoi, senza dare nessuna attenzione a quello che diceva l'istruttore che, anche a causa del vasto numero di partecipanti, non riusciva a stare dietro a tutti. Insomma... un chaos!!! Il problema secondo me è che questo sistema è stato talmente tanto commercializzato e basato su tanti slogan, che adesso molta gente è convinta che basta guardare storto il cavallo o sorridergli, mettere i piedi in una certa maniera, toccarlo qua e là con il carotone e via! E che ci vuole a fare i 7 giochi? Pressione qui, comodità là... Sono tutti esperti di comunicazione! Ma la cosa è un pochino più complicata.... si fermano alla superficie, non vanno oltre.... Probabilmente a furia di concentrarsi sulla parte economica del metodo, si è persa di vista la parte pratica, che ha perso notevolmente spessore ed efficacia. he si stia rifletendo la nostra società caotica e tutta di fretta? Così di fretta da bruciare le tappe e metterti in mano un frustone (carotone) alla prima lezione? Mah....!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilion Inviato Luglio 18, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 io son sempre stata convinta di una cosa. parelli, roberts, gentili e chiunque altro sono inutili se vuoi lavorare davvero un cavallo. ci vuole sensibilità. quella.. o ce l'hai.. o non ce l'hai. ci nasci. se non hai questa fortuna... puoi prendere 20 livelli parelli, ma non saprai mai ascoltare un cavallo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LadyD Inviato Luglio 18, 2005 Autore Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 Ma torniamo ai giochi.... Sinceramente, riguardo la parte etologica, credo che Maruzza e MarcoLk ti possano rispondere meglio di me. Io pero' ti posso dire che il primo gioco, quello dellâmicizia, non è proprio così come tu lo descrivi... Anzi, no, mi coprreggo! L'ho visto accadere, diverse volte... negli ultimi corsi a cui ho assistito... Ma vabbe'... non dovrebbe succedere...primariamente perché quella dovrebbe essere una fase successiva, perché prima si dovrebbe fare il "gioco" con le mani. Solo DOPO che il cavallo dimostra di accettare di buon grado ogni "manipolazione", si può passare alle "appendici artificiali" quali lo stick e la corda. Inoltre, perché non sfruttare la naturale curiosità del cavallo? Appoggiamo per esempio lo stick (o un bastone normale, o un frustone, o... quello che volete) per terra, in un tondino. Lasciando libero il cavallo, questo andrà prima o poi a curiosare e a tastare l'oggetto sconosciuto. Ed ecco il primo gioco, senza traumi, fughe precipitose e sci nautico nella sabbia ;) he ha di etologico... beh, personalmente credo che possiamo cercare di approcciarci a lui in maniera rispettosa, poco invasiva (infatti ogni azione va fatta tranquillamente, un passetto alla volta, controllando le reazioni del cavallo), nel rispetto dei tempi di reazione e apprendimento dell'animale. Che dire... immaginatevi la scena: io, cavallo magari traumatizzato, magari ancora verde, mi vedo arrivare un tipo che comincia direttamente a spazzolarmi ovunque, mi tocca dappertutto con decisione. Io penserei: "AAAAAHHHHHOOOOO!! Ma che fai tu?? Manco mi conosci, vieni qui, mi tocchi!! Eh no!!" E via, fuga. Arriva un'altra persona invece, comincia ad accarezzarmi piano piano, sul collo, poi scende... "eh no, lì, mi dai fastidio! Adesso divento teso teso, mi innervosisco"... ma la persona se ne accorge, non va oltre il punto fastidioso, anzi torna indietro sul collo. Poi, piano piano, ricomincia. Ora la reazione del cavallo incomincia un po' oltre il punto di prima... e via così, piano piano, senza fretta. Non mi sembra così traumatico! ;) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LadyD Inviato Luglio 18, 2005 Autore Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 io son sempre stata convinta di una cosa. parelli, roberts, gentili e chiunque altro sono inutili se vuoi lavorare davvero un cavallo. ci vuole sensibilità. quella.. o ce l'hai.. o non ce l'hai. ci nasci. se non hai questa fortuna... puoi prendere 20 livelli parelli, ma non saprai mai ascoltare un cavallo. Infatti anche io dico che questi metodi vanno bene (anzi, su Gentili qualche perplessità ce l'ho... ), ma usati parallelamente alla classica equitazione. Per classica intendo quella vecchia, quella buona. Sono un po' meno d'accordo sul fatto della sensibilità. Credo che uno possa diventare sensibile, se ha da parte un buon/ottimo maestro a sostenerlo. Ma ci vuole convinzione, pratica, amore verso gli animali, rispetto. In due parole: vera passione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pedrainne Inviato Luglio 18, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 Io ho visto gente che aveva davvero una passione per i cavalli, ma quando montava, non riusciva proprio ad avere quella sensibilità sulle mani e sulle gambe... A terra tutto diverso, ma in sella..... Quindi sono daccordo con Ilion la sensibilità o ce l'hai o non ce l'ahi... Puoi migliorare, ma non potrai mai essere sensibile come chi nasce con questo dono! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilion Inviato Luglio 18, 2005 Segnala Share Inviato Luglio 18, 2005 sensibilità fisica.. per quanto riguarda il lavoro in sella... ma quella mentale.. quella sensibilità che ti da la possibilità di ascoltare... quella sensibilità che ti da la possibilità di aspettare come un imbecille per ore seduto per terra, in un tondino, aspettando che un cavallo sfiduciato ti tocchi la spalla. questa sensibilità è quasi una magia.. e io ho visto forse solo una persona con questo tipo di sensibilità. è qualcosa che c'è dentro... non la crei. in nessun modo. puoi diventare un bravo etologo. puoi studiare. puoi imparare ad usare il tuo corpo. ma non potrai mai sentire. tornando ai giochi. dovrei finire la lista.. ma datemi fiato hahahah fatto sta che, in se, i giochi, potrebbero essere belli. ma io vedo troppi cavalli arretrare con atteggiamenti di difesa(orecchie a cuffietta, naso arricciato, testa alta) a una richiesta semplicissima di back... lo fanno per dei validi motivi. un moschettone che picchia sotto la babozza, un punto di pressione sollecitato oltre modo, troppe richieste ritmiche. no. il metodo non mi piace. mi dispiace. posso essere obbiettiva quanto voglio, posso cercare di analizzarle i giochi con meno ironia. ho provato anche ad usarlo. ho fatto corsi, preso lezioni private. ma rimane troppo distante dal mio pensiero. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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