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Metodo Parelli


LadyD

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Premetto che non ho letto tutto, ma solo i primi due commenti... Però vi assicuro che il metodo funziona eccome... Io sono "appena" al secondo livello e sto studiando il terzo, ma i miei cavalli sembrano degli altri rispetto a quando ho cominciato.

Uno dei miei due cavalli é stato nauseato dal salto e saltava di malavoglia, poco e appena sbagliavo la distanza di poco era fermo.

Ora eccolo...

MarettaD_77185_MareCollare.jpg

L'altro mio cavallo é un gran saltatore, ma a causa della sua grossa sensibilità nascosta e al suo carattere molto introverso, scappava appena vedeva un ostacolo, saltava e poi ancora più veloce, e se tenevo un po' troppo contatto si fermava.

Ora eccolo...

200571417584_Dudu_in_collare.jpg

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Uffy... nn riesco a mettere le foto :( Ma cmq rileggendo il topic ho visto che Lady le ha già messe le mie 2 foto...

ho letto qua e la nel frattempo e non ho tempo x commentare ogni post, ma ci tengo a dire due o tre cosette:

Il metodo in questione non é DOLCE ma N A T U R A L E ! ! ! (grande differenza...)

Parelli non ha inventato nulla, ha semplicemente messo insieme quello che ha imparato osservando cavalli allo stato brado, ma l'ha fatto in modo molto interessante perché da un lavoro di base svolto a terra di arriva a fare gli esercizi che si fanno ai mondiali ecc.

Il semplice passo laterale che qlc di voi diceva che non serve assolutamente a nulla, serve a un sacco di cose, ad esempio il cambio di galoppo al volo, e poi cmq meglio un cavallo arretra e va di lato meglio fa tutto il resto (xké per far questi 2 esercizi il cavallo deve ragionare e quindi stare su cervello sinistro e diventa più abile, veloce, furbo ecc)

I 7 giochi servono per arrivare ad essere l'elemento alfa del branco avendo un cavallo che collabora e che capisce quel che fa. Il semplice andare indietro e tornare avanti non é una semplice tortura di andarsene da noi...

Il cavallo impara a portarsi sotto sicuramente non con redini di ritorno e morsi a leva... ma imparando a guardare dove mettere i piedi e a portarsi da solo. Ma soprattutto é necessario che ci sia un buon impulso (che si ottiene senza tenere il cavallo in bocca e spingendo in continuazione con game e speroni...)

Ok, mi fermo qui. Potrei continuare per giorni e giorni a scrivere qui... per condividere tutte le cose che ho imparato e che ora riesco a capire, ora che so mettermi nei panni di un cavalli e pensare un po' con la mente di un cavallo.

Io non sono chissà chi del metodo, sono una semplice persona che siimpegna per andare avanti perché credo che i cavalli avrebbero così tante cose da offrirci e raccontare, ma finché non sappiamo cogliere ogni minimo sguardo, movimento, ecc non capiremo.

Se volete sono qui per domande, chiarimenti o tutto quello che so (anche se ancora poco).

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io son sempre stata convinta di una cosa.

parelli, roberts, gentili e chiunque altro sono inutili se vuoi lavorare davvero un cavallo.

ci vuole sensibilità.

quella.. o ce l'hai.. o non ce l'hai.

ci nasci.

se non hai questa fortuna... puoi prendere 20 livelli parelli, ma non saprai mai ascoltare un cavallo.

Infatti anche io dico che questi metodi vanno bene (anzi, su Gentili qualche perplessità ce l'ho... :P ), ma usati parallelamente alla classica equitazione. Per classica intendo quella vecchia, quella buona.

Sono un po' meno d'accordo sul fatto della sensibilità. Credo che uno possa diventare sensibile, se ha da parte un buon/ottimo maestro a sostenerlo. Ma ci vuole convinzione, pratica, amore verso gli animali, rispetto.

In due parole: vera passione

La parte che noi che noi conosciamo come equitazione "buona" ovvero cavallo alla redine, rotondo ecc arriva alla fine del secondo livello e nel terzo livello...

Io ho fatto un corso questestate di livello 3, vi assicuro che avere un cavallo rotondo, che spinge col posteriore e tenere 2 grammi in mano é una sensazione magnifica! Qui si che il cavallo vuole essere con te, e puoi fare gli stessi esercizi che impari a fare alla tradizionale, semplicemente costruiti in modo diverso...

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ciao maretta (ci conosciamo già noi due eh?) avresti voglia di provare a riassumere in quale modo si ottiene un cavallo rotondo tramite capezza e metodo parelli? (mi rendo conto della complessità ma non serve che tu vada nei dettagli, è tanto per farmi un'idea...) è perchè se ne vedono proprio pochi in giro, probabilmente è dovuto al fatto che molti si fermano molto prima.

grazie!

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ciao maretta (ci conosciamo già noi due eh?) avresti voglia di provare a riassumere in quale modo si ottiene un cavallo rotondo tramite capezza e metodo parelli? (mi rendo conto della complessità ma non serve che tu vada nei dettagli, è tanto per farmi un'idea...) è perchè se ne vedono proprio pochi in giro, probabilmente è dovuto al fatto che molti si fermano molto prima.

grazie!

Esatto, molti si fermano prima!!

Te lo spiego brevemente, spero capisci i termini e le cose che dico, altrimenti chiedi!

Con gli esercizi dell'impulso (L2) arrivi ad un impulso che in una scala da 0 (cavalli corti) a 10 (cavalli lunghi) equivale a 5. Il cavallo impara a portarsi sotto grazie ai tanti esercizi in freestyle che si fanno (tra cui i cambi di galoppo semplici, i laterali, andare indietro, il gioco del passeggero, segui la staccionata, ecc).

Con la capezza non é nostro scopo raggruppare un cavallo. la cavezza serve per la base, serve per controllare il cavallo senza tirargli in bocca, serve per guidare il cavallo con il focus e non più`con le redini (o per lo meno in modo molto discreto). Poi nel livello due ma soprattutto 3 si monta in collare in quanto le redini non ci servono per il controllo del cavallo e tantomendo per guidarlo. In L3 si mette la testiera, si comincia col soft feel e da qui ci sono altri esercizi (monkie riding, soft touch, ...) che ci permettono di avere una flessione verticale con un cavallo che é mentalmente, emozionalmente e fisicamente pronto per tutto ciò.

A questo punto abbiamo un cavallo che si porta sotto, che é leggero nella mano e che segue il nostro focus e gli aiuti che usiamo sono praticamente "invisibili". In ogni caso vale sempre la regola del 80:20... 80%freestyle, 20%finesse....

Uhm... spero di averti "soddisfatta"... semmai chiedi!

Un bacione alla cavallina e a te!

Laura

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in dressage si fa praticamente il contrario. non esiste cambio di galoppo senza minimod i riunione.

divertente.. bello... ma trovatemi un olimpionico che prepara i suoi cavalli con questo metodo.

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in dressage si fa praticamente il contrario. non esiste cambio di galoppo senza minimod i riunione.

divertente.. bello... ma trovatemi un olimpionico che prepara i suoi cavalli con questo metodo.

karen Rohlf... Ora però si dedica all'insegnamento presso l'università in colorado (o florida?) cmq ho proprio ricevuto ier un dvd con su lei... Non ci sono parole per descrivere quello che fa e soprattutto il modo con cui lo fa. Mi piacerebbe farvelo vedere, ma non so proprio come fare!!

Poi in salto ci sono gli O'Connor... Qui da queste parti siamo molto indietro.. calcola che in tutta italia ci saranno 8 livelli 3, e cmq ti sconsigliano le gare se non hai livello 3.

Cmq credo che sul sito www.parelli.com o www.parelliitalia.com o www.parelli-istruttori.it trovate le foto di studenti di terzo livello e anche di Karen e degli O'connor...

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ciao maretta (ci conosciamo già noi due eh?) avresti voglia di provare a riassumere in quale modo si ottiene un cavallo rotondo tramite capezza e metodo parelli? (mi rendo conto della complessità ma non serve che tu vada nei dettagli, è tanto per farmi un'idea...) è perchè se ne vedono proprio pochi in giro, probabilmente è dovuto al fatto che molti si fermano molto prima.

grazie!

Esatto, molti si fermano prima!!

Te lo spiego brevemente, spero capisci i termini e le cose che dico, altrimenti chiedi!

Con gli esercizi dell'impulso (L2) arrivi ad un impulso che in una scala da 0 (cavalli corti) a 10 (cavalli lunghi) equivale a 5. Il cavallo impara a portarsi sotto grazie ai tanti esercizi in freestyle che si fanno (tra cui i cambi di galoppo semplici, i laterali, andare indietro, il gioco del passeggero, segui la staccionata, ecc).

Con la capezza non é nostro scopo raggruppare un cavallo. la cavezza serve per la base, serve per controllare il cavallo senza tirargli in bocca, serve per guidare il cavallo con il focus e non più`con le redini (o per lo meno in modo molto discreto). Poi nel livello due ma soprattutto 3 si monta in collare in quanto le redini non ci servono per il controllo del cavallo e tantomendo per guidarlo. In L3 si mette la testiera, si comincia col soft feel e da qui ci sono altri esercizi (monkie riding, soft touch, ...) che ci permettono di avere una flessione verticale con un cavallo che é mentalmente, emozionalmente e fisicamente pronto per tutto ciò.

A questo punto abbiamo un cavallo che si porta sotto, che é leggero nella mano e che segue il nostro focus e gli aiuti che usiamo sono praticamente "invisibili". In ogni caso vale sempre la regola del 80:20... 80%freestyle, 20%finesse....

Uhm... spero di averti "soddisfatta"... semmai chiedi!

Un bacione alla cavallina e a te!

Laura

ussantocielo maretta non ho capito niente sono troppo indietro! £@@£

quali sono gli esercizi dell'impulso?

e questi? monkie riding, soft touch,

quondi in pratica riunisci il cavallo con la testiera dopo una preparazione "psicologica" giusto?

(abbi pazienza ma sono ferma ai sette giochi e alla monta in capezza e nemmeno fatta così bene!

%[]%

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in dressage si fa praticamente il contrario. non esiste cambio di galoppo senza minimod i riunione.

divertente.. bello... ma trovatemi un olimpionico che prepara i suoi cavalli con questo metodo.

karen Rohlf... Ora però si dedica all'insegnamento presso l'università in colorado (o florida?) cmq ho proprio ricevuto ier un dvd con su lei... Non ci sono parole per descrivere quello che fa e soprattutto il modo con cui lo fa. Mi piacerebbe farvelo vedere, ma non so proprio come fare!!

Poi in salto ci sono gli O'Connor... Qui da queste parti siamo molto indietro.. calcola che in tutta italia ci saranno 8 livelli 3, e cmq ti sconsigliano le gare se non hai livello 3.

Cmq credo che sul sito www.parelli.com o www.parelliitalia.com o www.parelli-istruttori.it trovate le foto di studenti di terzo livello e anche di Karen e degli O'connor...

C'é un programma dell'impulso con 7 esercizi specifici, ma come faccio a scriverteli qui? riempirei paginate :D Sono tipo "il quadrifoglio", "punto a punto", "occhio di bue", ... Non ne hai mai sentito parlare?

Monkie riding e soft touch sono i primi esercizi che fai per chiedere la flessione verticale, sono molto semplici, ma é ovvio che ci vuole una preparazione mentale, emozionale e fisica, sia per il cavallo che per noi persone!

Calcola che il mio cavalluccio adesso, non appena prendo le redini, lui si mette in flessione verticale. Ma la differenza da prima (qdo nn montavo alla naturale e nn avevo la preparazione che ho adesso che o seguito corsi dei 3 livelli) é che ora ho in mano 2 grammi e le mani sono immobili, mentre prima avevo in mano circa 40/50kg e cmq dovevo in continuazione sciogliere in bocca ecc.

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maretta... chiedi alla van grusven(che ha appena vinto in germania) se userebbe mai il metodo per lavorare i suoi cavalli.

io lavoro con dieci ragazzi che usano il metodo.. uno di questi sta "studiando" per il terzo livello.

e non è in grado di riunire un cavallo.

son lavori che non servono a una cippalippa.

servono per domare un cavallo. vero. per questo scopo il metodo è davvero sorprendente.

ma io parlo di addestramento. e l'addestramento deve essere perfetto.

ho proposto a qualche "guru" di parelli di fare una bella sfida. addestrare un puledro a lavorare BENE con un filetto, a fare lavori su due piste, a riposndere bene a tutti gli aiuti. vedere chi prima riusciva e come.

non hanno accettato.

mentre i cavalli che ho in lavoro son tutti a livelli discreti.. i loro son ancora ancorati ai passi laterali e stronzate simili.

i cambi di galoppo, inoltre, si ottengono con un lavoro totalmente diverso.

mai visto un cavallo addestrato col metodo fare cambi riuniti.

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maretta... chiedi alla van grusven(che ha appena vinto in germania) se userebbe mai il metodo per lavorare i suoi cavalli.

io lavoro con dieci ragazzi che usano il metodo.. uno di questi sta "studiando" per il terzo livello.

e non è in grado di riunire un cavallo.

son lavori che non servono a una cippalippa.

servono per domare un cavallo. vero. per questo scopo il metodo è davvero sorprendente.

ma io parlo di addestramento. e l'addestramento deve essere perfetto.

ho proposto a qualche "guru" di parelli di fare una bella sfida. addestrare un puledro a lavorare BENE con un filetto, a fare lavori su due piste, a riposndere bene a tutti gli aiuti. vedere chi prima riusciva e come.

non hanno accettato.

mentre i cavalli che ho in lavoro son tutti a livelli discreti.. i loro son ancora ancorati ai passi laterali e stronzate simili.

i cambi di galoppo, inoltre, si ottengono con un lavoro totalmente diverso.

mai visto un cavallo addestrato col metodo fare cambi riuniti.

Bah... guarda, se potessi passarti il DVD di Karen poi vedresti la differenza... Ma tu puoi pensare quello che vuoi, a me la vita non cambia. Poi cmq se vedessi gli istruttori, che sono un livello 3, vedi come sono riuniti i cavalli e come fanno i cambi di galoppo da riuniti... E se poi chiedi a qualcuno che é "specializzato" in dressage, come ad esempio la Karen, resteresti a bocca aperta.

Ma ripeto, ognuno sceglie quello che trova meglio. Io con questo metodo ho ottenuto risultati sorprendenti e i miei cavalli lavorano molto meglio, sono più felici, più furbi, leggeri, atletici, e non panicano più.

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x ilion: non credo sia solo una questione di "tempo" e di "come". se ti avvicini a un simile metodo la priorità dovrebbe essere la mente del cavallo.

giudicare il metodo in base agli allievi è giocare sporco, ti potrei allora dire che conosco 10 saltoostacolisti o 10 dressagisti che non lavorano bene i cavalli o che li faranno uscire di testa per questo motivo. il fatto che studi per il terzo livello vuol dire poco..

x Maretta: non conosco i giochi, tranqulla non volevo che me li spiegassi volevo solo i nomi in italiano così me li vado a cercare ;-)

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x ilion: non credo sia solo una questione di "tempo" e di "come". se ti avvicini a un simile metodo la priorità dovrebbe essere la mente del cavallo.

giudicare il metodo in base agli allievi è giocare sporco, ti potrei allora dire che conosco 10 saltoostacolisti o 10 dressagisti che non lavorano bene i cavalli o che li faranno uscire di testa per questo motivo. il fatto che studi per il terzo livello vuol dire poco..

x Maretta: non conosco i giochi, tranqulla non volevo che me li spiegassi volevo solo i nomi in italiano così me li vado a cercare ;-)

Comcordo in pieno con la prima parte!!! E io posso dire che conosco 10 ostacolisti che lavorano veramente male anche se hanno il primo grado da anni... Significa qualcosa????

Cmq Maruzza, se hai bisogno chiarimenti, chiedi pure!!! :P

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rinuncio. quando incontrerò questa Karen in qualche internazionale chiederò direttamente a lei.. che categorie fa e dove?

(ora salta fuori che non fa concorsi... mha.. chissà come mai ;) )

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ma non ha un sito internet? son curiosa...

so che ha fatto un corso in italia a luglio(era luglio????)... un cliente c'è andato... soddisfatto ma non ha saputo raccontarmi gran chè

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ma non ha un sito internet? son curiosa...

so che ha fatto un corso in italia a luglio(era luglio????)... un cliente c'è andato... soddisfatto ma non ha saputo raccontarmi gran chè

Si era fine luglio. Sinceramente non so se ha un sito suo, ma se guardi su quelli dell'università di Pagosa o Florida trovi di sicuro qualcosa.

Ma il tuo cliente ci é andato con o senza il cavallo??? Io purtroppo non ho potuto seguire il corso, però mi han raccontato e dev'essere stato veramente interessante.

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è andato senza... il suo è un puledro di tre anni e non se la sentiva di fargli fare il corso(ok.. ammetto.. ci siamo impuntati tutti per non farglielo portare... è molto, molto, molto indietro con lo sviluppo... più prato fa meglio sta)

ora guardo il sito, grazie mille per il link

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è andato senza... il suo è un puledro di tre anni e non se la sentiva di fargli fare il corso(ok.. ammetto.. ci siamo impuntati tutti per non farglielo portare... è molto, molto, molto indietro con lo sviluppo... più prato fa meglio sta)

ora guardo il sito, grazie mille per il link

beh, avete fatto bene!!!!

Secondo me un corso così va fatto quando si ha un buon livello 2. Anche se cmq puoi partecipare anche s ehai solo il primo, ma son quelle cose che più sai meglio capisci e assimili... Questa ovviamente é una mia opinione!

beh, buona lettura del sito! ;)

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Secondo me su alcune cose ha ragione Ilion...

Probabilmente non ci capisco granchè di metodo Parelli però dal poco che ho visto non mi sembra un'addestramento come dire...convincente...

Ora vi spiego il perchè.

Tra le varie cose che insegna il metodo Parelli,c'è anche il"gioco" come ha detto Lady D di fare passare la frusta su tutte le parti del cavallo muso e orecchie comprese per far si che lui non ne abbia paura.

Ora,questa può anche essere una cosa positiva,ma se tu stai girando una puledra alla longe,e questa taglia,che fai?

Le punti la frusta contro la spalla in modo che capisca che deve allargare,giusto?

Ma se la puledra in questione è stata domata con il parelli,guarda la frusta e non gliene frega niente!

allora potresti fermarla guardandogli le anche,ma non puoi farlo,perchè secondo parelli questo metodo va usato solo quando il cavallo esegue un buon lavoro...e tagliare il circolo non lo è proprio...

quindi ti vedi costretto ad usare i soliti metodi!

Inoltre io credo che un puledro addestrato con il parelli deva essere acquistato solo da persone che usano il parelli perchè si rischia di compromettere la loro salute psichica...è come se a noi tutta una vita parlano in italiano ed un bel giorno tutti ci parlano in tedesco...

Quello poi che non capisco sono le persone che portano per 3/4/5 mesi dei cavalli ormai non più di primo pelo nei centri dove usano il parelli,così quando tornano a casa sono completamente confusi sul da farsi...

questa è un'aesperienza diretta che ho avuto e vi giuro che questa povera bestia non sapeva che pesci pigliare anche perchè io usavo il parelli con la frusta le anche ecc...e il padrone continuava con il tradizionale...

Con il parelli dvi anche avere una certa manualita altrimenti non combini un tubo...

la trovo una cosa senza senso.....

Però di bello c'è sicuramente da dire che hai cavalli molto più mansueti e collaborativi(sempre mie esperienze)...

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Tra le varie cose che insegna il metodo Parelli,c'è anche il"gioco" come ha detto Lady D di fare passare la frusta su tutte le parti del cavallo muso e orecchie comprese per far si che lui non ne abbia paura.

Ora,questa può anche essere una cosa positiva,ma se tu stai girando una puledra alla longe,e questa taglia,che fai?

Le punti la frusta contro la spalla in modo che capisca che deve allargare,giusto?

Ma se la puledra in questione è stata domata con il parelli,guarda la frusta e non gliene frega niente!

allora potresti fermarla guardandogli le anche,ma non puoi farlo,perchè secondo parelli questo metodo va usato solo quando il cavallo esegue un buon lavoro...e tagliare il circolo non lo è proprio...

Ciao Heavy82, prima di tutto ti dô il benvenuto (o benvenutA?) sul forum.

Allora, quando metti il cavallo in circolo con il metodo Parelli non si usa la frusta o comunque, non il frustone tradizionale. Se il cavallo dovesse stringere il cerchio, il focus va sulla spalla del cavallo. Se questo non dovesse bastare, si usa la parte finale della corda: sempre mantenendo il focus, la si "butta" (prima delicatamente) verso la spalla, spingendo il cavallo in fuori.

Questo se non si usa lo stick.

Il gioco dell'amicizia con frusta/bastoni:

Questo sistema non lo applica solo Parelli, e serve per far conoscere la frusta/bastone al cavallo, per poterlo utilizzare nel lavoro.

Vorrei vederti puntare il frustone verso la spalla di un cavallo che non ha mai visto/non conosce/teme il frustone stesso! Come ti sentiresti tu se io ti puntassi addosso un oggetto che non hai mai visto (e che magari a te sembra avere l'aria pericolosa)? Non credo che rimarresti calmo e tranquillo per molto.. ;) :P

Non so con che cavallo tu abbia lavorato, ma probabilmente non era abbastanza preparato per eseguire l'esercizio del cerchio con l'uso del bastone (leggi: bastone, carrot stick, frusta o frustone). In questo caso infatti non si sta facendo solo il gioco numero 5 (quello del cerchio), ma si combina anche il numero 3 (gioco guida, effettuato appunto con il bastone). Se il cavallo non ha reagito al bastone, significa che il gioco numero 3 non è stato ben acquisito (e come sai, non si passa al gioco seguente se tutti quelli che vengono prima non sono eseguiti bene) oppure non è stato ben effettuato dalla persona: non serve infatti solo puntare il bastone e sperare che il cavallo si sposti, ma bisogna usare anche lo sguardo e la postura del corpo.

quindi ti vedi costretto ad usare i soliti metodi!

Cosa intendi per soliti metodi?

Inoltre io credo che un puledro addestrato con il parelli deva essere acquistato solo da persone che usano il parelli perchè si rischia di compromettere la loro salute psichica...è come se a noi tutta una vita parlano in italiano ed un bel giorno tutti ci parlano in tedesco...

Questo sistema si basa sul lavoro tra cavallo e cavaliere, punta (DOVREBBE puntare) sulla comunicazione all'interno del binomio. Insegna in primo luogo all'UOMO, non al cavallo: iol cavallo sa già fare di natura passi indietro, partenze al galoppo, passi laterali, eccetera... è l'uomo che deve imparare a chiederli correttamente al cavallo.

Certo, anche se io faccio monta western, nessuno mi può impedire di comperarmi un cavallo da completo (solo la banca, ma questa è un'altra storia..!! :P) e riaddestrarlo alla monta western. Ma questo, alla fine, ha senso?

Quello poi che non capisco sono le persone che portano per 3/4/5 mesi dei cavalli ormai non più di primo pelo nei centri dove usano il parelli,così quando tornano a casa sono completamente confusi sul da farsi...

Se il lavoro viene svolto in maniera corretta, non vedo come il cavallo possa confondersi. Sempre, ripeto, se il lavoro è svolto dal BINOMIO e non solo dal cavallo (cosa serve "mandare a scuola" il cavallo, che ci ritornerà magari perfetto, ma noi non riusciamo più a comunicare con lui perché non conosciamo il linguaggio?). Inoltre, per come lo vedo io, il sistema Parelli è come una base che ti può aiutare nella discipline che preferisci. In altre parole, il sistema può convivere tranquillamente con la disciplina e il tipo di monta che si preferisce.

questa è un'aesperienza diretta che ho avuto e vi giuro che questa povera bestia non sapeva che pesci pigliare anche perchè io usavo il parelli con la frusta le anche ecc...e il padrone continuava con il tradizionale...

Questa è un'altra questione... è questione di coerenza. Prendi un quarter ben addestrato a mw, preso in mezza fida con due persone, una che monta western, l'altra che fa monta classica. Gli parlate con due linguaggi diversi, ed anche è ovvio che il cavallo va in confusione!

Con il parelli dvi anche avere una certa manualita altrimenti non combini un tubo...

la trovo una cosa senza senso.....

Certo, come in tutte le cose non ci si può "buttare a capofitto" e provare a sperimentare (della serie: come va, va!), perché di mezzo ci va il cavallo. Bisogna lavorare prima di tutto supportati da un buon istruttore, e, soprattutto, lavorare con testa.

Però di bello c'è sicuramente da dire che hai cavalli molto più mansueti e collaborativi(sempre mie esperienze)...

Ho visto cavalli addestrati e montati "tradizionalmente" (e lo metto tra parentesi perché anche il Parelli nuovo non è...) che sono ugualemnte collaborativi e sereni. Ho visto cavalli "parellizzati" che erano traumatizzati e confusi. Questo, ripeto, dipende dall'approccio al lavoro.

Quindi, ripeto: nell'equitazione, come in tutte le cose, bisogna lavorare con testa.

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riperto su questo argomento.. interessante a parere mio.

essendo io una bertuccia, curiosa di imparare e capire un po' tutto ciò che ruota attorno al cavallo e all'equitazione, ho provato anche ad usare il metodo.

simpatico. utile. ma fino ad un certo punto.

lo trovo straordinario per chi ha un suo cavallo e vuole migliorare e rafforzare il rapporto...

alcuni esercizi potrebbero anche essere utili per un lavoro specifico.

ma rido quando vedo Luca M***** portare un cavallo che faceva C4 in C1. perchè? perchè non può mettere il filetto.

(così dice lui.. )

fatto sta che, secondo me, non può essere usato per un addestramento specifico.(addestramento, sia chiaro, non parlo di doma)

quando salgo su un puledro e inizio l'addestramento devo avere la sua bocca in mano.

col metodo, seguendone i tempi, ci arriverei col puledro che ormai è cavallo...

ah.. parlo di addestramento classico... non certo di quello fatto di legnate, speroni, sbarrate e cazz...e varie...

in ogni caso non so se si può parlare di etologia... e nemmeno di doma dolce... non so.. non riesco a classificarla.

noi non siamo prede. siamo predatori. punto. e non parleremo mai il cavallese.

al massimo possiamo diventare dei predatori amici. ma mai dei cavalli.

senza polemica, of course ;)

Ciao scusa se mi intrometto ma nn si puo' denigrare una filosofia come quella Parelli in due parole come hai fatto tu. Si lui (Pat Parelli) ci avra' anche fatto un business ma non dimentichiamo che tutto questo viene da anni e anni di studio del branco.

Intanto non e' vero che il metodo Parelli sconsiglia il filetto... (lo fa solo all'inizio) secondo quando dici che il tuo amico passa da un C4 a un C1 secondo me fa bene. il problema e' sempre lo stesso. Rimettere in discussione cio' che conosciamo. Capisco che non e' facile ma prova a chiedere al jumper Luca M****a (conosci?). Lui si e' accostato al metodo Parelli e salta in capezza, il suo raporto col cavalo gli ha rivoluzionato la vita. Open mind gente Open mind

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Si spera che il succitato cavaliere abbia nel frattempo ottenuto i risultati sperati, visto che ormai sono passati diversi anni. Sai se continua con questo metodo?

A proposito di apertura mentale, vedrai che qui si è discusso spesso di questa metodologia, che sia Parelli o Roberts o altri, e spessissimo (come dice ance Ilion nel post che hai riportato) viene riconosciuto in indiscusso rapporto ottimale col cavallo; certo forse per alcuni (me compresa) probabilmente per scarsa conoscenza dell'rgomento, risulta difficile capire come detti metodi possano essere applicati all'eqitazione agonistica per quanto riguarda la monta inglese. Forse siamo ancora troppo legati al retaggio "classico" . Se potessi dare qualche spiegazione in più, applicata possibilmente al mondo degli scettici, magari anche sul lavoro di adestramento (dressage) oltre che sul salto, sicuramente saremmo interessati in molti.

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Mi allaccio all'interessante intervento di Ela.

Come ben ha scritto, non si demonizza il metodo (o filosofia) in sé, perché tutto ciò che ci può avvicinare ad un più corretto, o, meglio, passatemi il termine, "etologico" rapporto con il cavallo è molto ben accetto.

Ciò che ha un po' rovinato quanto di buono c'è, è la cornice, questo eccessivo attaccamento al businness, appunto. Ma se la cosa funziona, si può anche accettare (o comunque possiamo "tapparci il naso").

Altri dubbi vengono dall'eccessiva "meccanizzazione" del sistema, che si vede soprattutto all'inizio, ai primi approcci con questo metodo.

C'è pero' da dire che, più che dall'osservazione vera e propria del branco, il sistema deriva da una rielaborazione degli antichi testi classici fatta da Parelli stesso, quindi alla fine, il succo del discorso dovrebbe essere per lo meno simile... solo che, mi sembra, le cose interessanti vengono mostrate solo a livelli molto avanzati (e dopo diverse centinaia di eurini investiti)... e questo credo sia un po' peccato.

Non so, che ne dici Silver?

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