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La Pipì Di Elettra


paola dei gatti

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Un

paio di settimane fa, mi sono accorta che Elettra faceva fatica a fare pipì:

correva spesso nella cassettina e dopo parecchi sforzi produceva solo una piccola macchia umida. Ovviamente,

ho capito subito che qualche cosa non andava, il dubbio era se si trattava di

cistite, oppure di calcoli, dato che la signorina ha ormai quasi otto anni. Naturalmente,

l’ ho portata subito in ambulatorio

e, com’era prevedibile, Alice, la veterinaria, dopo aver escluso che avesse dei

grossi calcoli, mi ha chiesto di

prelevare un campione… e qui sono cominciate le difficoltà! È stato impossibile

trovare l’apposita sabbia per

raccogliere le urine ed era ormai

venerdì, così ho chiuso Elettra in

un bagno, da sola, con una cassettina nella quale avevo messo della carta

patinata, confidando che lei, d’abitudine, va nella cassettina dopo aver mangiato e la mattina

appena sveglia ed ho cominciato a tenerla d’occhio. Ovviamente, lei se ne è accorta ed

è stata ben attenta a non farsi sorprendere, durante la notte, mi sono

alzata parecchie volte per vedere se

la gallinella aveva “fatto l’uovo” ma nulla, infine, mi ha preso per

stanchezza, e, quando mi sono alzata, la pipì c’era, ma era stata assorbita

dalla carta sulla quale era rimasta tropo a lungo. Nuova strategia:prima di

uscire ho messo una cassettina nuova di zecca senza nulla dentro, confidando di

poter realizzare l’agognato raccolto, ma quando sono tornata, lei aveva fatto la

pipì sulle piastrelle, ACCANTO alla cassettina: ho prelevato e portato in

ambulatorio, ma il risultato non era sicuro, è stato possibile misurare acidità

e altri fattori, ma non stabilire se c’era della sabbietta , così ho dovuto architettare una nuova strategia: era

ormai sabato sera, sono andata

dalla mia amica Marisa, che ha un

negozio di alimentari e mi sono fatta dare alcuni fogli di quella carta dotata

di un leggerissimo strato impermeabile che lei usa per avvolgere salumi,

formaggi e simili. Ho lasciato tranquilla Elettra la domenica e la domenica sera ho foderato coi fogli sia la cassettina sia il

pavimento del bagno. Finalmente, il lunedì mattina, sono riuscita a raccogliere

con una siringa la preziosa pipì, ho confezionato un grazioso pacchetto e, come

da accordi, prima di andare a scuola, ho lasciato

appeso il prezioso “cadeau” alla

maniglia dell’ambulatorio col bigliettino: “Ecco la mia pipì, Elettra”. La

sera, andando a ritirare il risultato delle analisi, ho appreso

che si trattava solo di un po’ di sabbietta, facilmente eliminabile con l’uso di appositi croccantini e che,

com’era prevedibile, la famosa

sabbia che consente di raccogliere le orine senza strane strategie, era arrivata. Ora, Elettra sta benissimo

ed i croccantini sono diventati un rito mattutino di tutta la Tribù!

qualche giorno fa un'amica veterinaria che frequenta il miio blog ha lasciato questo sugggerimento di cui è bene far tesoro:

Su suggerimento di Paola, scrivo come fare nel caso serva prelevare le urine e non si trovi la sabbietta specifica, o non si vogliano spendere tutti quei soldi se la cosa va ripetuta spesso ;)

Allora lavare benissimo la cassetta, sciacquare delle lenticchie e farle asciugare, stenderle nella cassetta come una normale sabbietta, non assorbono l'urina che si può tranquillamente analizzare

Scritto da: La Cosa

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