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CANI O GATTI?


PiccolaLuna

Meglio un cane o un gatto?  

125 voti

  1. 1. Meglio un cane o un gatto?

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io, avendo sia cani che gatti, devo ammetterlo, preferisco i cani...

i cani sono + affettuosi e + dipendenti dal padrone, ed è bello vedere come ti amino indipendentemente da qualsiasi cosa... con i gatti è un po' diverso, loro sono + introversi, e la loro fiducia te la devi conquistare passo dopo passo, e non è detto che alla fine la otterrai ;) ^d^e^=°°=

meglio i cani!!! Però ho visto certi gatti essere dei veri "cagnoloni" e poi sfatiamo il mito secondo cui i gatti son meno fedeli dei cani..non son d'accordo: le mie esperienze a riguardo dicono il contrario! Però se proprio devo sceglire..beh decisamente cani (più che altro perchè son sempre stato fin da piccolo in mezzo a cani..)

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Ah ah ah, scusate se rido.

Mia moglie in altri due forum ha aperto tempo fà lo stesso post.

Questo in base alla domanda:ma cosa ti danno i canì? io gli chiesi la stessa cosa per i gatti.

Io ho tre cani mia moglie tre gatti,non c'è dubbio che scelgo i cani,però sto capendo molte cose anche sui gatti,sono diversi e bisogna vedere il tempo che uno possa dedicargli,ma non penso che sia solo questo.Molti gattofili sono convintissimi che quello che il gatto ti può dare non te lo dà il cane,"mà......"però penso che siano punti di vista.Magari a me da soddisfazione vedere il mio cane eseguire esercizi di obbedienza fargli fare sport,portarlo in giro e raccogliere la sua popò.Mia moglie si scioglie anche solo se il gatto gli fà le fusa quando lo accarezza " ridoppio mà...."

Comunque diamo spazio anche ai gatti, con questo non dico che non mi piaciono,anche perchè,come già detto vivendo con mia moglie devo stare anche con i gatti,ma se vivessi solo, non credo che vivrei con un gatto.Ciao a tutti e buon Natale. :bigemo_harabe_net-146:

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elogio del gatto:

I gatti sono grandi “maîtres à penser”, infatti, chi vive con uno o più gatti deve rivedere i propri parametri di vita. Intanto deve stabilire quali sono le cose veramente importanti: se dà la precedenza all’arredamento è meglio che non scelga un gatto (un acquario coi pesci rossi è più adatto), altrimenti si renderebbero infelici a vicenda, il gatto perché non potrebbe fare a meno di lasciare in giro peli, arruffare tappeti, arrampicarsi, affilarsi le unghie, giocare con ninnoli vari etc. e sarebbe continuamente scocciato da un individuo che cerca di convincerlo a fare \ non fare certe cose, l’umano perché vedrebbe frustrati i suoi sforzi di addestrare un gatto come farebbe con un cane. Il gatto insegna l’umiltà, non perché sia umile, ma perché, se è un gatto particolarmente affabile ti accetta come suo pari… altrimenti l’essere superiore è lui. Il gatto insegna ad apprezzare la diversità: l’intelligenza di molti gatti è stupefacente, come la loro infinita capacità di imparare …., ma solo ciò che interessa loro. Il gatto insegna la tolleranza: è difficile convivere con un essere ineffabile, che osserva, giudica e fa ciò che più gli aggrada. Il gatto insegna la prudenza: non si possono lasciare impunemente in giro computer, oggetti fragili, gioielli, penne, giornali, assegni…: si rischia di trovarli danneggiati o di non trovarli più, infatti, è vero che un gatto può aggirarsi impunemente tra oggetti fragilissimi: basta che lo voglia e che niente gli suggerisca di spingerli delicatamente per sentirne il suono quando si infrangono, o che un rumore improvviso, di solito l’urlo d’angoscia del proprietario di detti oggetti, non urti i suoi sensibili nervi. Un buon “gatto da riporto” può portare un oggetto negli angoli più remoti della casa e solo il suo buon cuore può farli ritrovare, di solito riportandoli in bocca alla persona alla quale li ha sottratti. Un gatto insegna a valutare sempre le conseguenze delle proprie azioni: qualsiasi cosa si faccia, bisogna chiedersi quale sarà la reazione della controparte. Il gatto insegna l’indipendenza di pensiero: lui è assolutamente indipendente nei suoi giudizi, è imparziale e non si lascia ingannare dalle apparenze ed agisce di conseguenza (mai fidarsi di chi è guardato con sospetto da un gatto), insegna ad esercitare la pazienza, infatti, se si ostina a fare o non fare una cosa, ci vuole la pazienza di Giobbe per rassegnarsi, ma è l’unica soluzione in alternativa ad una crisi di nervi. Il gatto sviluppa l’intelligenza umana ed il senso pratico, infatti, dato che è impossibile insegnare ad un gatto bempensante a non fare una cosa, bisogna sviluppare la capacità di ovviare agli inconvenienti più gravi (ad esempio adottando maniglie a pomolo se non si vuole che il gatto apra le porte a propria discrezione). Il gatto insegna la morigeratezza: il gatto domestico non mangia mai nulla più di quanto gli è necessario, se ruba, lo fa con eleganza e per mero divertimento. Un gatto indica con sicurezza se un cibo contiene sostanze poco consone alla buona salute: quando si vuole un giudizio sicuro e spassionato sulla qualità di un nuovo prodotto alimentare, basta osservare se il gatto lo ruba, se poi, nonostante la nostra rozza opinione, addirittura lo “raspa via” e meglio chiedere un’indagine del N.A.S. un gatto insegna ad affrontare gli imprevisti, infatti, è assolutamente imprevedibile e fornisce un ottimo allenamento alle forti emozioni, contribuendo a prevenire l'infarto. Un gatto insegna a prendere la vita con umorismo, infatti, chi vive con un gatto impara a ridere di sé e degli altri: il gatto è fonte perenne di divertimento, perché è dotato del senso del comico. Il gatto insegna la tenerezza, perché diventa tenero e consolatorio quando intuisce che è ciò di cui abbiamo bisogno ed insegna il reciproco rispetto, infatti rispetta solo chi lo rispetta, ed infine, il gatto insegna l’amicizia disinteressata, poiché il gatto sceglie l’amico, umano od animale, indipendentemente dai vantaggi che gli può offrire ed è incorruttibile.

Si accettano altri motivi basati sull’esperienza personale

encomio del cane:

I cani sono ottimi compagni di vita, infatti, chi vive con uno o più cani deve rivedere i propri parametri di vita. Intanto deve stabilire quali sono le cose veramente importanti: se non vuole legami non può scegliere il cane, che avrà sempre bisogno di lui, sia per le sue esigenze materiali , sia per quelle affettive.

Il cane è un amico che ti scegli e che ti accetta acriticamente, senza badare ai tuoi pregi ed ai tuoi difetti, il cane insegna l’umiltà, perché è umile e generoso ed antepone a se stesso l’amico umano, il cane insegna ad apprezzare la duttile docilità con la sua infinita capacità di imparare. Il cane insegna la tolleranza: è una creatura dotata di un’incredibile capacità di comprensione. Il cane insegna la prudenza, infatti, è un amico affidabile, ma, proprio per questo, è necessario che resti sempre sotto il controllo del suo amico umano, affinché non trascenda in situazioni che potrebbe interpretare come di potenziale pericolo. Un buon “cane da riporto” può rintracciare un oggetto negli angoli più remoti della casa e per mero buon cuore può farli ritrovare … a meno che, in un attimo di frivolezza non decida di rosicchiarli. Un cane insegna a valutare sempre le conseguenze delle proprie azioni: qualsiasi cosa si faccia, bisogna ricordarsi che lui esiste. Il cane insegna a non lasciarsi ingannare dalle apparenze: mai fidarsi di chi è guardato con sospetto da un cane. Il cane insegna ad esercitare la pazienza e la dolcezza, quando, volubile cucciolo di un paio di mesi, lo si vuole addestrare o quando, adulto, si concede imprevedibili marachelle. Il cane sviluppa la capacità di comprensione verso gli altri, infatti, esige di essere capito e compreso, proprio come fa lui nei nostri confronti. Un cane è una compagnia rassicurante, se c’è lui non siamo mai soli, se temiamo qualche cosa ci rassicura, se siamo addolorati ci consola se siamo preoccupati ci rasserena. Un cane insegna a prendere la vita con filosofia, poiché lui prende la vita come viene. Il cane insegna la tenerezza, perché diventa tenero e consolatorio quando intuisce che è ciò di cui abbiamo bisogno, ed sa essere allegro ed esuberante quando percepisce la nostra allegria, è sempre felice del nostro ritorno e si rassegna se ussciamo lasciandolo a casa, conosce i nostri orari e sa sempre quando prepararsi ad uscire e quando limitarsi ad un affettuoso commiato ed infine, il cane insegna l’amicizia disinteressata, poiché resta accanto all’amico, umano od animale, indipendentemente dai vantaggi che gli può offrire. Il Cane può essere il migliore amico di un gatto, infatti sono complementari

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Sono sempre stata a contatto con gli animali,gatti ,cani ,roditori ,volatili etc etc. però una cosa è sicura sono molto affascinata dai gatti...ogni gatto ha il proprio carattere..sono un pò come noi...non è assolutamente vero che i gatti ti cercano solo quando volgiono mangiare e una cosa fuori da ogni logica...ogni animale,che sia gatto o cane,ha il proprio carattere...La mia sempre amatissima Musetta (la mia sorellona felina che è morta a 19 anni) mi dimostrava giorni dopo giorno un amore raro e prezioso,che non si potrà mai dimenticare. Sun (il mio attuale gatto) è un gatto frizzante ,simpatico, folle e affascinante ...bhe si penso proprio che le gatte di tutta la città impazzirebbero per lui..

Io ho conosciuto molti gatti e posso garantirvi che sono diversi...simpatici,antipatici,poco affidabili,rubacuori,dolcissimi,amichevoli,fraterni. un gatto... un'esperienza unica...dal mio punto di vista ovviamente. ^_^

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io non saprei cosa votare poichè avevo un gatto persiano.. e siamo cresciuti insieme... avevo 3 anni quando mia sorella lo portò a casa... e rimase sempre con noi fino all'anno scorso.. ora ho un cane da 1 sett.. ancora devo conoscere il cane...

ma per l'esperienza avuta voglio smentire tutti coloro che dicono che il gatto sia opportunista..

tra me e Birillo, così si chiamava, c'era un'intesa pazzesca.. andava a fare i suoi giretti nel giardino e nelle ville vicine..

quando lo chiamavo, dove stava stava veniva subito da me.. (questo funzionava solo con me)

spesso mi guardava proprio con occhi INNAMORATI.. e non sto scherzando..

ci parlavo con lui e sembrava che mi consolasse nei momenti brutti. è stato il miglior compagno e amico che abbia mai avuto..

quando è morto sono stata smpre vicina alla sua agonia.. sembrava mi chiamasse.. andavo da lui e si calmava... sono stata male per mesi e mesi dopo la sua scomparsa..

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Ovviamente cani. Loro si che si sacrificano per il proprio padrone, sono persino disposti a dare la vita per lui. I gatti sono opportunisti e diffidenti, stanno con il padrone solo se egli gli da un pasto caldo e una cuccia dove riposare. Non è a caso che quando per strada si incontra un barbone , al suo fianco ci sia un cane e non un gatto... :lol:

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Io di mio preferisco i cani.. Però ci sono alcune razze di gatto come quello di mio padre (gatto di ceylon) o il ragdoll per cui stravedo.. E se dovessi scegliere tra un cane e loro sceglierei loro.. Ma in generale la mia passione sono i cani perchè sono il compagno naturale dell'uomo, addestrabili e ricettivi. I gatti sono un po' opportunisti e come molti dicono, si affezionano al luogo in cui vivono prima che alle persone che lo curano. Però dei gatti adoro le fusa e tutti quei miagolii che fanno.. Tutti quei versetti strani.. Tipo quando vedono un uccellino "mi mi mi mi miiiiiiiii miiiiiaaaaa mi mi"

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Vorrei fare un piccolo ragionamento in merito all'opportunismo del gatto rispetto al cane, e mi serve fare alcune premesse:

Il cane deriva dal lupo, animale incapace di vivere da solo, ma perfettamente integrato in una vita di gruppo, dove ognuno ha il suo compito.

Il gatto domestico non differisce molto dal suo predecessore selvatico, animale solitario, i cui contatti sociali si limitano al breve periodo dell'accoppiamento, ed alla crescita della prole per la femmina.

Un cane abbandonato difficilmente sopravviverà da solo.

Un gatto abbandonato può tranquillamente rinselvatichirsi (soprattutto se non castrato).

Quindi, partendo da questi presupposti, chi è il più opportunista? Il cane, che "sceglie" di amarci perchè biologicamente predisposto alla vita di branco, e che non può sopravvivere ed essere felice se non all'interno di un gruppo, o il gatto, concepito per una vita solitaria ed indipendente, che può fare a meno dell'uomo sia per il cibo e sia come legame affettivo, ma che comunque decide liberamente, anzi, opponendosi alle sue peculiarità biologiche, di amare una specie così diversa da lui?

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questo argomento mi intriga molto..........vi dico il mio pensiero in merito ,premettendo che è solo un mio modo di vedere il rapporto con i nostri animali ,estremamente personale ,e non ha la pretesa di voler essere per forza condiviso da tutti......ben vengano pareri diversi e uno scambio in meirto

io non credo che OPPORTUNISMO sia la parola giusta nè per definire il rapporto cane-uomo,nè quello gatto-uomo..............la parola opportunismo appartiene al campo delle relazioni esclusivamente fra umani, e vuol dire "gestire una situazione o comportarsi in un dato modo ai fini di ottenere un tornaconto personale"......il rapporto fra due specie diverse come quella umana e quella animale ,secondo me non si basa su un "ragionamento" effettuato dall animale..........il gatto e il cane hanno due "derivazioni biologiche" estremamente diverse fra di loro e in questo condivido pienamente il pensiero di zarina........agiscono sulla base di impulsi innati in loro ,che devono necessariamente trovare una "sistemazione" e un modo di interazione col nostro mondo quando vengono in contatto con noi..........

sicuramente per il cane è piu facile considerarci parte di un branco ,magari non propriamente simile a loro,ma comunque che garantisce cibo ,riparo dal freddo e affetto........questo non svilisce affatto l'amore che provano per noi,non lo rende PER FORZA inevitabile....un cane soffre se viene maltrattato o trascurato,e gioisce quando sa che il suo branco lo considera un membro a tutti gli effetti.........non accetterò mai la posizione di chi dice che gli animali non hanno sentimenti.......ce li hanno eccome!!!chi non li vede o è cieco ,o si rifiuta di ammettere l'evidenza,secondo me

il rapporto col gatto è tutta un altra cosa..........ma non è vero che si affeziona SOLO alla casa.......è vero invece che un gatto SCEGLIE di integrarti nel suo habitat,ma in quanto tu umano sei parte integrante della sua vita, ti ama....certo magari ti ama in modo diverso............non sta li in" adorazione tua" ,mantiene comunque la sua personalità di animale indipendente e libero...........e chi ama i gatti trova tutto questo estremamente GRATIFICANTE.........il rapporto col gatto è un rapporto "fra pari",ma non per questo non lo si deve chiamare amore.........

il rapporto col cane ,secondo me, è piu simile al rapporto genitore-bimbo piccolo...........è un affidarsi,un cercare guida e contatti affettivi piu "stretti"............ma pur sempre amore è.......

sono FORME diverse..........ma il CONCETTO è uguale..........LORO CI AMANO.........noi sappiamo meritarci il loro amore? :bigemo_harabe_net-134:

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Premetto che a me piacciono tutti e due, ma ho votato gatto..ho votato gatto perchè sono a contatto con i gatti fin da quando sono nata, mentre ho preso un cane quando ero piu grande (ma non voglio assolutamente dire che la mia Luna sia meno importante dei gatti, per carità!)..tuttavia il gatto ha qualcosa di misterioso che mi attrae molto..non so spiegarlo..in ogni caso il gatto nonè opportunista! e secondo me ama il suo padrone come il cane!

in ogni caso, adoro entrambi!E quoto perfettamente quello che ha detto DONA! è riuscita a esprimere il mio punto di vista perfettamente! :bigemo_harabe_net-134:

baci!

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