maria.bruna@aol.it Inviato Gennaio 31, 2010 Segnala Share Inviato Gennaio 31, 2010 Basandosi un pò sulla discussione riguardante le emergenze,si potrebbe fare un'utile guida per neofiti,principianti o giovanissimi che decidano di dedicarsi a questo sport meraviglioso. Molto spesso,purtroppo,i circoli e i maneggi,perfino quelli più accreditati,impartiscono lezioni e istruzioni molto lontani da un'equitazione corretta e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Tante volte vengono chiesti consigli e opinioni in questo forum...potrebbe essere un'idea raggruppare i dubbi,le incertezze,e le cialtronerie più eclatanti in un'unica discussione facilmente consultabile. Assolutamente l'intento non è quello di sostituirsi ad un istruttore,ma di aprire occhi ed orecchie per accorgerci se la persona che abbiamo davanti è degna della nostra fiducia e dei nostri soldi. Avviso:molte delle nozioni che ci vengono impartire al 90%sono errate...quindi all'inizio si potrà rimanere scioccati e terribilmente frustrati e confusi,ma i guadagni per la nostra salute e quella dei nostri amici saranno immensi... Inoltre si potrà apprendere il PERCHE' di determinati movimenti ed esercizi,ed un uso più consapevole di finimenti ed attrezzatura,aspetto che molto spesso viene ignorato nelle lezioni,a tal punto che gli allievi non sanno neanche cosa ha in bocca il cavallo,figuriamoci a che serve... Se vi sembra una buona idea,possiamo iniziare...dalle prime nozioni che ci vengono imparite una volta in sella...ovvero L'ASSETTO. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Gennaio 31, 2010 Autore Segnala Share Inviato Gennaio 31, 2010 Nella maggior parte dei casi ci viene detto:siedi dritto spalle aperte,petto in fuori,stringi le gambe,abbassa i talloni,apri le punte,braccia vicine al corpo,testa alta. Ricollegandoci alla discussione sulla rollkur,possiamo analizzare come le nostre posture sbagliate creino danni a noi e al cavallo,che certamente non reagirà cantando di gioia,ma potrebbe avere reazioni violente ed improvvise,spesso apparentemente inspiegabili e meritevoli di punizione...ma forse la causa siamo proprio noi. Questo potrebbe essere un primo spunto... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Gennaio 31, 2010 Segnala Share Inviato Gennaio 31, 2010 a me l'istruttore (l'ex istruttore federale dei carabinieri) diceva talloni bassi e punte in dentro O.o vi assicuro un posizione decisamente scomoda. sì lo spunto è buono ma aspettati pochi interventi miei a meno che non siano domande.. Innanzi tutto dicci qual'è esattamente la postira esatta e spiega perchè, come se l'altra discussione non esistesse! grazie maestra.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Febbraio 1, 2010 Autore Segnala Share Inviato Febbraio 1, 2010 No ehi,ehi..qui volano i paroloni...mi imbarazzo come hai giustamente sottolineato,trovavi quella posizione molto scomoda...all'inizio,quando tutti percepiamo questa scomodità,pensiamo che sia normale...d'altronde ci viene detto così... Ma l'equitazione serviva per andare in guerra,viaggiare,stare ore ed ore a cavallo...non fare un'oretta di lavoro o un percorso di qualche minuto...è impossibile mantenere per tutto questo tempo una posizione scomoda e conservare agilità e forza per combattere e coltivare... L'aspetto fondamentale è che non sono le gambe che ci tengono a cavallo,ma il nostro equilibrio e la capacità di assecondarne i movimenti...può essere utile averle più vicine durante un salto,una sgroppata o particolari esercizi,ma in nessuna occasione vanno strette. Non resisterebbe la nostra muscolatura e il cavallo non gradirà certo sentirsi oppresso...Dobbiamo pensare che ha dei polmoni enormi e con una capacità dilatatoria fenomenale...provate a stare con una cintura serrata tutto il giorno,vediamo se alla sera non avete dolori e mal di pancia a non finire. Il tutto può avere ripercussioni anche sulla digestione e portare al problema coliche...chi l'avrebbe mai detto? anche a noi non fa per niente bene...la coscia deve essere morbida per poter ruotare...non ce ne accorgiamo nemmeno,ma nel galoppo specialmente è l'anca e in particolare il femore,a dare l'impulso.Se la gamba è rigida questo non può avvenire. Le ginocchia devono essere morbide ed elastiche non possono rimanere bloccate e schiacciate contro la sella...si rischia seriamente di lesionare la cartilagine interna e di andare facilmente incontro a distorsioni. Il polapaccio cade,morbido ed elastico...la gamba tutta deve oscillare seguendo il ritmo del respiro del cavallo,tenedo il tallone troppo basso in muscolo situato nel retro del polpaccio,l'estensore,rimane in continua trazione...ecco che abbiamo crampi e dopo un'ora di lezione non riusciamo a camminare per una settimana...secondo voi possono essere effetti normali?E un soldato come fa a correre e combattere a piedi??Va sulla sedia a rotelle in battaglia?? Le punte in fuori,allontanano il polpaccio...ecco perchè l'azione delle gambe perde il suo effetto e schiaccia le ginocchia contro i quartieri. Il tallone in basso,oltre che procurare danni al polpaccio,danneggia l'articolazione delle caviglie...anche queste vengono bloccate e perdono la loro capacità di ammortizzatori e non riescono più ad assorbire i colpi...quante volte quando smontiamo e atterriamo dopo lo slancio abbiamo visto le stelle e provato un dolore allucinante alle caviglie??Proprio perchè per tutta la durata della lezione le abbiamo tenute rigide e bloccate. Naturalmente la rigidità della gamba si ripercuote sul bacino...ecco comparire pubalgie,crampi,tendiniti,cistiti...poi dicono che l'equitazione fa male...certo se praticata male fa malissimo,come qualsiasi altra cosa! Anche staffature troppo corte sono deleterie...vanno bene per un percorso di salto o di cross,poi basta,la gamba non può stare accartocciata,deve avere la sua estensione... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Febbraio 1, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 1, 2010 ok, ci hai detto cosa fa male, ma la posizione corretta allora qual'è? e poi non fai distinzioni tra mw e mi.. hanno due assetti diversi, due modi diversi di montare.. Quando metto la sella inglese a SIR pur continuando a gestirlo ad archetto (odio guidare i cavalli ad archetto), sono staffata lunga (anche se non come alla mw), perchè con il ginocchio che mi ritrovo durarei 10 minuti con la staffatura inglese. mentre ho visto che da noi ci sono dei proprietari di monta inglese che sono staffati molto corti (quelli che montano sempre in campo per la precisiione), ho provato a dirgli che così è sbagliato e rischiano di perdere l'assetto per ogni cavolata che il cavallo fa, ma mi hanno risposto che così si trovano meglio.. bah.. perchè affermi che la punta in fuori invece fa perdere aderenza ai polpacci? non dovrebbe essere al contrario? Io cerco di tenere la punta dritta ne in dentro ne in fuori, ed il tallone solo leggermente più basso, non troppo però considera che monto soprattutto con un assetto da mw Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Febbraio 1, 2010 Autore Segnala Share Inviato Febbraio 1, 2010 Esatto,la pianta del piede è parallela al corpo del cavallo e il tallone leggermente in basso a seconda di cosa si fa,ma può trovarsi anche più alto della punta(vedi il video di Nuno Oliviera) E bisogna sfatare il mito che monta inglese e wester abbiano assetti differenti...la mania di staffarsi corti degli inglesisti è idonea per il salto...per il resto non va bene...ma come hai constatato di persona non sono disposti a cambiare idea... le gambe devono sempre essere morbide ed elastiche...certo con le selle western ci si sente più comodi,perchè hanno la paletta più alta,il seggio più largo e profondo...ci danno la sensazione di essere avvolti e protetti e quindi ci preindiamo il lusso di posizioni più...comode,ma sbagliate. la sella inglese,con la sua superficie ridotta,con la sua imbottitura minima che ci porta più a contatto con il cavallo,ci fa sentire meno sicuri... Come se una stessa materia la spiegasse un professore giocherellone e uno severissimo...la materia è sempre quella,ma l'approccio degli allievi completamente diverso! Magari con l'americana riesci a salvarti più facilmente se fai un errore o non sei perfettamente equilibrato,l'inglese perdona meno...ma il modo di montare non cambia...ripeto non sono gambe,sella o mani a tenerci a cavallo. La punta in fuori indebolisce la gamba..prova...mettendo la punta in quella posizione l'unica parte del polpaccio che aderisce è una sottile striscia muscolare sul retro.... Lascia la gamba cadere in modo naturale...avrai tutta la sua muscolatura a disposizione. Una buona posizione,che poi è anche soggetta a varianti dettate dalla soggettività nostra e del cavallo,è data da gamba morbida,rilassata,che agisce nella sua totalità,ma può agire anche separatamente...l'anca può agire separatamente dal polpaccio,il ginocchio indipendentemente dalla caviglia,ma questo è possibile solo se l'arto è rilassato. Una gamba bloccata,blocca il movimento del corpo umano e di conseguenza quello del cavallo...invece di portare l'impulso da dietro in avanti fa il contrario,esattamente come le mani troppo pesanti... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Febbraio 1, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 1, 2010 tutto va bene, ma mi trovi a dissentire sulle selle, giusto qualche giorno, stavamo per vendere una sella da barrel ad un signore a cui avevamo venduto una sella da roping e nonostante fossero della stessa misura (15" e mezzo), una risultava più larga dell'altra e confrontandole ho visto i seggi anzi proprio le strutture delle selle, erano ben diverse tra loro, quella che hai descritto tu è un miscuglio tra le due selle, quelle da roping ha il seggio bello largo e orizontale cioè dall'arcione al seggio è perfettamente orizontale, molto larga e comoda (ed è quella in cui è più facile prendere delle posizioni sbagliate) indatta ai principianti perchè sobalzarebbero ad ogni più piccolo movimento.. La mia che è da barrel, da l'idea di essere più piccola, un po perchè è sagomata, e l'altro motivo è che ha l'arcione più alto, il pomello alto e fine, ed il seggio va a scendere cioè partendo dall'arcione il seggio si trova molto più in basso, con una paletta molto alta dietro, questo permette di stare molto più stretto dietro come se fossi avvolto dalla sella stretta e non ti permette di muoverti, ma proprio a causa di questo è più difficile sbagliare posizione, lmeno per quanto concerne dalla vita in giù, poi ho visto molti cavalieri che non sapevano che cosa fosse una schinea dritta.. come se tutti i cowboy dovessero montare ingobbiti con la testa a ciondoloni.. mah comunque spero tu abbia capito le dofferenze tra queste due selle, e sarebbe interessante scoprire se c'è ne siano altre che abbiano differenze fondamentali come queste.. Poi dal tuo ragionamento, trovo più facile assumere una posa sbagliata su una sella inglese, dove hai molta più libertà di movimento, se hai la giusta lunghezza delle staffe.. Considera che nella mw ci sono pochi istruttori seri e qualificati è più facile trovare un maneggio di mw che faccia passeggiate che insegni veramente qualcosa, ma istruttori di mi c'è nè una caterva, bisogna solo trovare quello che t'insegni le giuste nozioni.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Febbraio 2, 2010 Autore Segnala Share Inviato Febbraio 2, 2010 E'chiaro che all'interno della stessa disciplina le selle cambiano a seconda delle attività:quella da barrel differisce da quella da reining,che differisce da quella da pole,o da quella da cutting...ma la struttura di base è quella...come una da salto è diversa da una da dressage che è diversa da una da endurance...ma sono sottili dettagli... guarda una vaquera,una western,una portoghese,una scafarda...la struttura è molto simile...certo che ci sono dei dettagli,dovuti alle diverse finalità del lavoro...selle più resistenti per sostenere il peso di un vitello che tira...selle corte e meno ingombranti per districarsi tra le corna di un toro...selle tecniche per un pattern...ma l'uso delle gambe è quello...la sella ti aiuta ad affrontare il lavoro,ma non ti tiene su... ... e se no,greci e romani che non avevano nè selle,nè staffe come avrebbero fatto a conquistare mezzo mondo a cavallo?? Il busto e il bacino,hanno la stessa importanza...la maggior parte dei cavalieri tende a dare a certi aiuti un'importanza assoluta rispetto agli altri...per alcuni le mani sono tutto,per altri lo sono le gambe,ma pochi considerano che ogni singolo muscolo e tendine deve aiutarci a comunicare... come voler fare un pranzo completo con solo un cucchiaino...molto difficile!Ma se usiamo anche forchetta,coltello,cucchiaio,bicchiere,piatto...diventa tutto più semplice. Madre Natura ci ha fornito di un intero corpo che può comunicare con il cavallo...perchè escluderne la maggior parte? Ecco che poi non si riesce a comunicare e spuntano speroni,frustini,imboccature strane,finimenti allucinanti...e chi più ne ha più ne metta... non abbaimo bisogno di nulla...tutto ciò che ci serve per comunicare è il nostro corpo...,ma va saputo usare. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Febbraio 2, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 2, 2010 aspetta, il tuo discorso è corretto ovvio, ma dal tipo di sella a volte si prendono più o meno posizioni scorrette, prendi la bardella montaci sopra e dimmi come fai ad assumere una posizione scorretta, certo puoi montare con le staffe lunghe o corte, le punte in fuori o in dentro, i talloni troppo bassi, ma in genere, chi monta con la bardella è difficile che risca a prendere troppi brutti vizi, ti avvolge talmente tanto, che pure smontare di sella si rivela un impresa! adesso prendi una sella da roping o una sella inglese.. entrambe belle larghe, dove è più difficile avere una posizione stabile e sicura, ma sei più libero di assumere posizioni a te più comode ma a volte più scorrette come assetto.. certo la sella è solo uno dei tanti aiuti... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Febbraio 2, 2010 Autore Segnala Share Inviato Febbraio 2, 2010 Naturalmente,infatti la sella inglese spesso è usata per rieducare...non a caso ho fatto il paragone dei 2 maestri che insegnano la stessa cosa!! E non vogliamo parlare un pò di busto,bacino,mani,spalle e testa? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Febbraio 2, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 2, 2010 or dunque, il bacino segue i movimenti del cavallo, il busto bello dritto come le spalle, e le mani basse all'incirca 5 cm dalla criniera, forse un po più basse.. io che ho il pomello in mezzo ai bip.. cerco di tenere le redini basse e le braccia rilassate facendo attenzione a sto benedetto pomello.. e la testa rivolta verso la direzione che dobbiamo seguire, e mai occhi a terra? ovviamente anche se fosse tutto esatto (e non credo), tu ci spiegarai i perchè ed i per come!! ihiihihh Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Febbraio 2, 2010 Autore Segnala Share Inviato Febbraio 2, 2010 Certamente quella è la posizione di base corretta,che però dovremo essere pronti a modificare a seconda delle esigenze...per esempio il busto avanza sul salto o in salita,arretra in discesa,arretra leggermente per l'alt,accompagna il movimento del cavallo nelle curve e nelle girate. E' fondamentale che la testa sia alta e morbida...il senso dell'equilibrio è dato da alcuni organi che si trovano all'interno dell'orecchio,per questo la testa deve stare ferma,ma non rigida...bisogna giustamente guardare dove si va,perchè di conseguenza orienteremo il nostro corpo e già staremo comunicando con il cavallo. Ma soprattutto il collo deve rimanere morbido...ad una sua rigidità corrisponde una contrazione dell'articolazione della spalla...la quale blocca il braccio,il gomito i polsi e le mani... Risultato:mani dure che infastidiscono,polsi dolenti,braccia a pezzi.Braccia dure e serrate vicino al corpo ci impediscono di respirare correttamente...problemi a seguire il movimento del cavallo,difficoltà nostra a rifiatare,problemi di digestione e intestinali.Il diaframma rimane schiacciato dalla respirazione errata...conseguenza...rigidità del bacino e della zona lombo sacrale della schiena...dolori a non finire,impossibilità di assecondare il movimento...e ancora non abbiamo fatto un passo! Vogliamo vedere un pò come partire? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Febbraio 2, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 2, 2010 anche qui dipende dalla monta scelta e dal cavallo; in genere con la posizione descritta sopra, belli rilassati e morbidi, ma pronti (non dobbiamo mica dormire), si rilasciano un po le redini a seconda del cavallo chi più chi meno (vedi la juany ), un colpetto con i talloni e si parte al passo.. ma la parola a MyLord.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Febbraio 2, 2010 Autore Segnala Share Inviato Febbraio 2, 2010 Ecco...veniamo ad un aspetto cruciale...colpetto di talloni...con tutti e due contemporaneamente?? Se ben addestrato e con un bravo cavaliere,il cavallo dovrebbe partire alla semplice cessione di redini,seguita dal nostro bacino,che ci consente anche di determinare con quale anteriore partirà il cavallo. Purtroppo,l'ho gia scritto,ma lo ripeto visto che è la discussione idonea,gli istruttori dicono:dai un colpo con i talloni,oppure premi le gambe... malauguratamente il cavallo non si muove come un canguro... il canguro quando salta usa contemporaneamente tutti e due i posteriori...il cavallo per muoversi usa alternativamente i posteriori,associati poi all'anteriore di turno a seconda dell'andatura. In corrispondenza della "zone delle cinghie",dove cioè agiscono le nostre gambe,passano dei fasci muscolari,che regolano il movimento dei posteriori. Quando agiamo con le gambe,tocchiamo questi fasci,sensibilissimi,che per risposta si irrigidiscono BLOCCANDO i posteriori. in un puledro sdomo si può vedere come all'inizio all'azione combinata delle 2 gambe,corrisponda un suo arresto e non partenza. il comando corretto è dato dall'uso alternato di una gamba e poi l'altra:così facendo blocchiamo un posteriore e per effetto dei muscoli antagonisti,mettiamo in movimento l'altro. Poi hanno dubbi sull'intelligenza del cavallo:nonostante eseguiamo una richiesta che porterebbe ad un suo arresto,lui comprende la nostra volontà,la interpreta e alla fine abbiamo animali che partono,anche quando biomeccanicamente dovrebbero fermarsi... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LadyD Inviato Febbraio 2, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 2, 2010 Se mi eprmettete fari un passo indietro, per sottolineare la corretta terminologia. Si parla appunto di "posizione" quando si è statici, fermi. Si parla invece di "assetto" quando questo è in movimento e si adatta al cavallo, alle andature, agli esercizi. Per quel che riguarda la partenza.... Ci sono scuole di pensiero diverse. è vero quanto dice MY, ovvero che il premere di entrambe le gambe ha come effetto lo stimolo di determinati muscoli. Ma si parla di addestramento avanzato (per chi ne ha sentito parlare, si arriva all'effetto di insieme, che solo pochi maestro sanno fare). Per le partenze "normali" (passatemi il termine) nemmeno io simpatizzo per il colpo di talloni. Qualcuno diceva che il cavallo deve avanzare con "il vento tra gli stivali". Il principio deve essere quello. La gamba agisce molto delicatamente, nella sua lunghezza, e non subito colpendo con i tacchi. Solo in questo modo si ha il cavallo reattivo e sensibile agli aiuti. Come diceva sempre qualcuno... "due gambe per avanzare, una per spostare". Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Febbraio 3, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 3, 2010 grazie ragazze.. credo che mi si sia alzato un velo dagli occhi! e possibile che sia questa la causa del fatto che la yuma, una volta che siamo in sella tenda a voler diminuire il lavoro? nel senso che come tutti i cavalli se può lavorare di meno ovvio che prova, ma la mia sensazione non è che voglia lavorare di meno e che a volte si blocca senza alcun motivo apparente.. Io conosco molto bene yuma da terra e so distinguere (passatemi il termine) le varie espressioni e posture di quando s'impunta che non vuole lavorare, o quando è stanca oppure invece di quando ha paura! Ebbene anche se non sono a terra, ma sono in sella e le noto con minor impatto, percepsco comunque queste emozioni.. quando a volte siamo al trotto e noto che magari rallenta per macanza di stimoli se le do un colpo di talloni a volte si arresta definitivamente.. e non sono mai riuscita a comprendere questa "cosa".. non è paura perchè appena le do l'imput di ripartire lo fa, senza problemi, e non è nemmeno capriccio o vizio del tipo di quello che ti riposta alla porta (questo è un esmpio).. quindi cosa mi consigliate di dare un colpettino prima con una e poi con l'altra? e a che distanza di tempo? Con juany non ho nemmeno bisogno di saperlo perchè non le do MAI l'imput di partire con i talloni e con Sir mi basta mollare le redini, e stringere leggermente di gambe senza usare i talloni.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Febbraio 3, 2010 Autore Segnala Share Inviato Febbraio 3, 2010 Esattamente,come ho scritto è un atteggiamento tipico dei puledri...come giustamente dice Lady,i cavalli si adeguano a questa richiesta e solo certi veramente addestrati la rifiutano,facendoti capire che saimo noi a sbagliare.Non c'è un tempo di intervallo...innnanzi tutto come ho detto l'ideale sarebbe partire chiamando sulle redini e rilasciando subito,assecondando con il bacino. Solo se questo non avviene,si corregge arrivando alla gamba,che dovrebbe essere l'ultima soluzione...prima si aumenta la pressione con una gamba e il nostro bacino segue quel movimento,una volta fatto il primo passo,si agisce con l'altra,bisogna seguire il ritmo... Ma il cavallo deve avanzare con il bacino ed i reni,utile la voce...la gamba è un extremis...rimane vicina,contiene gli sbandamenti,agisce nelle girate,indica la direzione,contribuisce alla flessione,dà sicurezza... Rimanere vicina non vuol dire premere o usare...vuol dire che se il cavallo sbanda la sente più forte dal lato verso cui sta sbandando...lo avvolge e rassicura,lo incita...ma preme in rarissime occasioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Febbraio 3, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 3, 2010 bene ho capito grazie! ci proveremo sicuramente! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Febbraio 3, 2010 Autore Segnala Share Inviato Febbraio 3, 2010 Fammi sapere...non ti voglio sulla coscienza ! Abbiamo parlato un pò del cavaliere...perchè non parlaimo un pò delle imboccature e della loro azione(le principali si intende...altrimenti non basta tutta la rete per parlarne)! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Febbraio 6, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 6, 2010 My parlaci delle imboccature... io penso al mio mal di schiena (e porca paletta non ho nemmeno iniziato a montare) neve neve neve.. torino imbiancata per mezza giornata, e altro fine settimana sprecato.. niente viaggio e nemmeno maneggio.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Febbraio 6, 2010 Autore Segnala Share Inviato Febbraio 6, 2010 Esistono due grandi famiglie: -filetto -morso Filetto: agisce sulle commessure labiali ovvero ai lati della bocca e ha un'azione blanda sulla lingua e sul palato,anche se quest'ultimo aspetto varia a seconda della severità e del tipo di filetto. Solitamente è costituito da un cannone,che è la parte metallica che va nella bocca.Il cannone puo essere intero,snodato al centro,spezzato in più punti,può avere un gioco per invitare il cavallo a masticare,può essere rialzato per evitare che l'aniamale riesca a passarci sopra con la lingua... Le redini si collegano direttamente all'imboccatura. Filetti più comuni sono quelli ad anelli,oliva,a D,a cucchiaio... Per evitare di pizzicare il cavallo,tra gli annelli e la pelle si inseriscono le "rosette",dei cerchi in plastica o silicone che proteggono la pelle che è particolarmente sensibile in quel punto. Morso: oltre ad avere un cannone,molto spesso presenta un ponte,a collo di cigno,che ne potenzia l'azione agendo anche sul palato. Ciò che lo differenzia dal filetto è la presenza delle leve:le redini si collegano a delle aste,mentre i montanti si collegano all'imboccatura vera e propria. Quando agiamo sulle aste,queste ricreano un effeto leva in bocca,potenziato dalla presenza del ponte...maggiore è la lunghezza delle aste,maggiore è l'azione che possiamo esercitare. Ciò che accomuna le imboccature è la largezza o diametro del cannone:quanto più è spesso,più sarà dolce...più è sottile più è severo,poichè diminuisce la superficie su cui viene distribuita la nostra forza sulla lingua e sulle barre. Categoria a parte sono le non-imboccature:hackamore nella monta inglese e bosal in quella western...entrambe non prevedono la presenza di una parte metallica in bocca,ma agiscono sulla nuca e sul naso... non lasciamoci ingannare...possono sembrare buone e dolci,ma non è così...usate male fanno molti più danni di una normale imboccatura perchè condizionano la libertà di respirare dell'aniamale.Anche l'hackamore ha delle leve alle quali si agganciano le redini. vediamo ora come agiscono,le reazioni del cavallo e le azioni corrette da parte del cavaliere... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Febbraio 6, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 6, 2010 so che ne caso delle non imboccature in mano a dei principianti che non sanno usarle oltre a fare tanto male al cavallo c'è il rischio di un rifiuto o di sottrarsi tramite l'impennata; è giusto? non ricordo chi qualcuno una volta mi ha detto che c'è rischio di ribaltamento! correggimi se sbaglio.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maria.bruna@aol.it Inviato Febbraio 6, 2010 Autore Segnala Share Inviato Febbraio 6, 2010 Guarda il rischio del rifiuto e di reazioni estreme da parte del cavallo c'è con qualsiasi imboccatura,anche con il filetto più dolce,se usata male...e si vede in tanti maneggio o campi gara... che mi risulti non c'è una correlazione particolare,a volta sono leggende metropolitane...come quelli che ti dicono che al puledro deve uscire sangue perchè così..."si fa la bocca..." Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ErisBad Inviato Febbraio 6, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 6, 2010 daiiii quella del puledro mi mancava!! nella nostra zona ci saranno più o meno 5/6 maneggi e li conosciamo tutti (quando si dice come è piccolo il mondo) ebbene saranno che si sono condizionati l'un l'altro vicendevolmente.. va a capire sta di fatto che è mal visto e non incoraggiano nessuno a utilizzarlo.. peccato che non si facciano gli stessi scrupoli con i morsi argentini, che sembrano delle vere trappole mortali! pur avendo problemi con la juany, non ho mai voluto provare quei morsi (quelli argentini intendo) e anzi appena riesco a scaricarla a sufficenza e a tranquillizzarla un minimo (sperando in un anno con meno infortuni), proveremo un morso meno severo.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LadyD Inviato Febbraio 6, 2010 Segnala Share Inviato Febbraio 6, 2010 Ciò che lo differenzia dal filetto è la presenza delle leve:le redini si collegano a delle aste,mentre i montanti si collegano all'imboccatura vera e propria. Quando agiamo sulle aste,queste ricreano un effeto leva in bocca,potenziato dalla presenza del ponte...maggiore è la lunghezza delle aste,maggiore è l'azione che possiamo esercitare. Le aste si chiamano in gergo guardie, e il loro effetto è potenziato non solo dal ponte, ma soprattutto dal barbozzale. ;o) Esistono poi imboccature miste, come la briglia: in questo caso il cavallo ha in bocca sia il filetto che il morso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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