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maria.bruna@aol.it

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Ho aperto un nuovo topic per un argomento che è già stato trattato alcune volte,solo che mi piacerebbe farlo in maniera diversa,un pò più tecnica...anche alla luce di nuovi studi.

Veniamo al dunque:cominciano a diffondersi metodi che prevedono la doma,l'addestramento e la conduzione del cavallo in generale senza imboccatura.

non parliamo di hackamore o bosal...ma di altre tipologie,quali il sidepull e la bitless bridlle.

Ora,prima di scatenarsi nel solito dibattitto sulla possibilità o meno di raggiungere determinati traguardi e obiettivi senza imboccatura,sarebbe utile soffermarsi su alcune considerazioni riguardo la salute del cavallo.

E' sicuro al 100% che un'imboccatura,usata correttamente e da mani adeguate,non provochi nè danni,nè dolore nè fastidio?

E fino a quando il cavaliere in questione non ha imparato ad usare le mani nel modo giusto fino ad arrivare a tale livello,che ripercussioni hanno i vari "cavalli-cavia",che dovranno patire l'inesperienza del cavaliere in questione?

Mi pongo tutti questi dubbi,perchè ho seri problemi ad usare l'imboccatura con la mia cavalla e ho iniziato a fare ricerche,abbastanza vaste e approfondite...e ho avuto tantissimi spunti di riflessione,alcuni mi hanno profondamente scossa e fatta riflettere..e mi piacerebbe parlarne con voi.

Visto che l'argomento è molto vasto,credo che sia importante procedere con ordine e affrontare una tematica per volta...se per voi va bene.

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Io sono dell'idea che sì, se si sa utilizzare bene un'imboccatura, non gli si provoca paura, dolore, né problemi di sorta, anzi, diventa uno strumento di comunicazione precisissimo, ed è persino in grado di rilassare un cavallo.

La bitless... l'ho vista, ma non la utilizzerei mai. Al contrario di quel che si dice, non è proprio leggera, perché agisce e fa pressioni in punti delicati della faccia del cavallo, specie se è fatta in cuoio più sottile.

Il mio parere, riallacciandomi alla prima frase di questo post, è che con le non-imboccature si può montare e passeggiare... ma NON lavorare, perché la comunicazione non è abbastanza precisa.

I cavalieri che devono imparare... beh, io personalmente facevo montare dapprima alla longe, senza redini, in modo da far acquisire un discreto assetto senza bisogno di aggrapparsi alle redini (assetto indipendente). Solo dopo davo in mano le redini. È chiaro che all'inizio la precisione manca, e che i cavalli in bocca sono un attimo più sollecitati. È da spiegare bene ai principianti che agendo verso l'alto con le mani si fanno meno danni che agire con le mani basse, schiacciando lingua e barre.

Sta comunque alla bravura dell'istruttore saper insegnare la buona equitazione nel rispetto del cavallo...

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In effetti,fino a non molto tempo fa,ero della stessa identica idea,per tutti gli argomenti trattati.

Però adesso diversi dubbi si insinuano nella mia mente...

analizziamo pezzo pezzo:

Io sono dell'idea che sì, se si sa utilizzare bene un'imboccatura, non gli si provoca paura, dolore, né problemi di sorta, anzi, diventa uno strumento di comunicazione precisissimo, ed è persino in grado di rilassare un cavallo.

Ok,però dobbiamo considerare che si tratta di un corpo estraneo di una certa consistenza che viene posizionato in una zona delicatissima.

Magari possono esserci piccoli fastidi,di cui non ci accorgiamo nemmeno...pensiamo a quando abbiamo un pò di sensibilità alle gengive e per sbaglio le sfioriamo con la posata mentre mangiamo...non è certo bello.

Oppure possono esserci piccoli danni e traumi a livello osseo,non certo visibili a vista.E certo non si può far venire un dentista ogni volta che si monta per controllare...

La bitless... l'ho vista, ma non la utilizzerei mai. Al contrario di quel che si dice, non è proprio leggera, perché agisce e fa pressioni in punti delicati della faccia del cavallo, specie se è fatta in cuoio più sottile.

Sul fatto che non debba essere sottile nè di materiale abrasivo siamo tutti (spero)d'accordo...così come non deve essere sottile il filetto ;)

Per quanto rigurda i siti d'azione,è vero,sono zone sensibili...però pensiamci un attimo:

-la testa,per quanto sensibile,è protetta da uno strato di pelo,uno di pelle,poi ci sono i muscoli e le ossa.

-la bocca,invece,è una mucosa...non ha tutte queste difese.Non a caso è protetta dalla saliva,che la idrata e la protegge,altrimenti si seccherebbe e spaccherebbe in continuazione.

agendo verso l'alto con le mani si fanno meno danni

è qui il punto:meno danni,però sempre danni sono e possono avere gravi ripercussioni fisiche e psicologiche.

Bisogna pensare che anche il migliore dei cavalieri(e oltretutto ce ne sono pochissimi...quindi il 90% dei cavalli cosa deve subire?)può rifilare involontariamente tironi.

Pensiamo ad una sgroppata improvvisa,il cavallo che inciampa o scarta,auto-strattonandosi.

Eventi che non capitano ogni momento,ma che però possono causare lesioni veramente serie,oltre che paure difficili da togliere.

Il mio parere, riallacciandomi alla prima frase di questo post, è che con le non-imboccature si può montare e passeggiare... ma NON lavorare, perché la comunicazione non è abbastanza precisa.

questo è un tema molto dibattuto:alcuni sostengono che l'imboccatura sia il punto di partenza,per poi arrivare a una tale comunicazione da essere tolta,altri sostengono che sia il punto di arrivo.

Certo che l'obiettivo di una vera equitazione è quella di interagire con il minor numero possibile di aiuti,tutti possibilmente naturali...

Adesso vorrei chiarire una cosa:non sono assolutamente diventata una fanatica assatanata delle non imboccature,non mi sono convertita nè risorta in un nuovo corpo...

Sono solo seri dubbi che mi stanno mettendo in profonda crisi..come tutte le buone innovazioni del resto,e mi piacerebbe davvero discuterne in maniera seria e approfondita con voi!

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Io sono dell'idea che sì, se si sa utilizzare bene un'imboccatura, non gli si provoca paura, dolore, né problemi di sorta, anzi, diventa uno strumento di comunicazione precisissimo, ed è persino in grado di rilassare un cavallo.

Ok,però dobbiamo considerare che si tratta di un corpo estraneo di una certa consistenza che viene posizionato in una zona delicatissima.

Magari possono esserci piccoli fastidi,di cui non ci accorgiamo nemmeno...pensiamo a quando abbiamo un pò di sensibilità alle gengive e per sbaglio le sfioriamo con la posata mentre mangiamo...non è certo bello.

Oppure possono esserci piccoli danni e traumi a livello osseo,non certo visibili a vista.E certo non si può far venire un dentista ogni volta che si monta per controllare...

Stesso discorso per la sella.. o per la bitless. Sono corpi estranei che mettiamo addosso al cavallo. Se c'è una piccola abrasione sotto il pelo di cui non ci accorgiamo e la sella sfrega? E se ci fosse una puntura di mosca dove passa il cuoio della bitless? E se chi monta non segue bene i movimenti e sbatte il sedere sulla sella ad ogni tempo di trotto... anche qui ci sono traumi probabilmente...

Ma fai venire il veterinario tutte le volte che monti?

La bitless... l'ho vista, ma non la utilizzerei mai. Al contrario di quel che si dice, non è proprio leggera, perché agisce e fa pressioni in punti delicati della faccia del cavallo, specie se è fatta in cuoio più sottile.

Sul fatto che non debba essere sottile nè di materiale abrasivo siamo tutti (spero)d'accordo...così come non deve essere sottile il filetto ;)

Per quanto rigurda i siti d'azione,è vero,sono zone sensibili...però pensiamci un attimo:

-la testa,per quanto sensibile,è protetta da uno strato di pelo,uno di pelle,poi ci sono i muscoli e le ossa.

-la bocca,invece,è una mucosa...non ha tutte queste difese.Non a caso è protetta dalla saliva,che la idrata e la protegge,altrimenti si seccherebbe e spaccherebbe in continuazione.

Attenzione.. la testa, dove passa la bitless, spesso ha aubito la cartilagine sotto la pelle. Pensa al naso... e pensa che se vuoi tenere un contatto, seppur leggero, questa stringe. E ricarda che stringe il nas... e il cavallo dalla bocca non può respirare.

È meglio un attrezzo che, mantenendo il contatto, stringe il naso (e tutta la testa in generale), o una che agisce sulle commessure e non provoca dolore?

agendo verso l'alto con le mani si fanno meno danni

è qui il punto:meno danni,però sempre danni sono e possono avere gravi ripercussioni fisiche e psicologiche.

Bisogna pensare che anche il migliore dei cavalieri(e oltretutto ce ne sono pochissimi...quindi il 90% dei cavalli cosa deve subire?)può rifilare involontariamente tironi.

Pensiamo ad una sgroppata improvvisa,il cavallo che inciampa o scarta,auto-strattonandosi.

Eventi che non capitano ogni momento,ma che però possono causare lesioni veramente serie,oltre che paure difficili da togliere.

La mia frase era riferita ad un principiante... che sarà comunque meno preciso e farà sicuramente più errori di una persona più esperta, qualsiasi cosa gli metti in mano.

Ma un principiante/un cavaliere che affronta una sgroppata che si attacca ad un filetto, ad uno che si attacca ad una bitless... non saprei cosa sia meglio (sempre riferito al discorso di prima).

Il mio parere, riallacciandomi alla prima frase di questo post, è che con le non-imboccature si può montare e passeggiare... ma NON lavorare, perché la comunicazione non è abbastanza precisa.

questo è un tema molto dibattuto:alcuni sostengono che l'imboccatura sia il punto di partenza,per poi arrivare a una tale comunicazione da essere tolta,altri sostengono che sia il punto di arrivo.

Certo che l'obiettivo di una vera equitazione è quella di interagire con il minor numero possibile di aiuti,tutti possibilmente naturali...

Questo dipende dalla filosofia che uno segue.

Pero', guardiamo filosofie diverse:

I parelliani iniziano dalla capezza, poi passano al filetto, fino ad arrivare addirittura al cathedral.

I classici iniziano con il capezzone, poi passano al filettone, ed infine alla briglia.

I "cow boy" partono da bosal/sidepull, poi filetto, e morso.

Poi è chiaro... se un cavallo arriva ad un certo livello di addestramento, può essere montato tranquillamente nudo...

Dipende poi secondo me da cosa una persona vuole: se addestra il suo cavallo perché il suo fine ultimo sarà montarlo nudo o in capezza quando va in passeggiata va benissimo.. in questo caso pero' il cavallo non starà "lavorando", ciò che ti interessa è che si fermi, giri ad aumenti alle tue richiesta, ma non hai la necessità di rilevare l'incollatura, distenderla, chiedere spalla in dentro e cose così.

Se il tuo fine invece è montarlo nudo o in capezza ad una manifestazione proponendo per esempio figure da dressage, dovrai preparare molto bene il cavallo utilizzando comunque un'imboccatura, e lo spettacolo sarà il tuo fine. Pero' dovrai comunque utilizzare un'imboccatura se vorrai rifinire il lavoro (per esempio puoi vedere su youtube stacy westfall).

Non so se sono riuscita a farmi capire.... :wacko:

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Bene bene..la discussione diventa molto interessante!!

Faccio anche un'altra premessa:non è assolutamente mia intenzione persuadere o convincere nessuno,anche perchè non sono convita nemmeno io,ma molto dubbiosa e riflessiva. :bigemo_harabe_net-172:

Una piccola precisazione:la bitless non va posizionata sulla cartilagine,ma deve agire leggermente più in alto,dove c'è l'osso.Gli anelli a cui si agganciano le redini sono vicini alle commessure,ma l'anello di cuoio vero e proprio è più sopra.

Ora,vorrei anche dire che,chi ha elaborato questa testiera,è un veterinario specializzato nel cavo orale e nelle malattie respiratorie e digestive(il corrispetttivo dell'otorinolaringoiatra umano).E non è nemmeno indispensabile acquistare la "sua" testiera,ma si ottiene lo stesso effeto modificandone una qualsiasi(certo,se uno ci tiene anche all'estetica o va in gara,prende l'originale...ma per puro gusto,per non andare in giro con qualcosa di un pò arrangiato,ecco).

E anche il prezzo è praticamente uguale a quello di una bella e buona testiera clessica,fatta con ottimi materiali.

Questi sono altri aspetti che mi hanno fatta riflettere...perchè spesso dietro questi "strumenti innovativi" possono celarsi solo ed esclusivamente interessi economici e bisogna saper valutare il tutto,per non cadere in vere e proprie trappole.

Per quel che riguarda il fatto del lavoro,bisogna anche dire che questi finimenti,usati con logica e alla luce di recenti scoperte veterinarie,hanno uno sviluppo molto,molto recente.E si sa,per ottenere risultati di un certo livello ci vogliono anni e anni di lavoro e costanza.

Un pò è anche "colpa" di chi si limita a usare questi finimenti solo per passeggiare e non prova a lavorare davvero,verificando quali siano i limiti reali o immaginari di tali attrezzi.

Vorrei riprendere un esempio molto bello fatto da Ilion in un altro post:prendiamo un bastoncino flessibile e appoggiamolo contro un muro.Si piegherà.

Ma se non abbiamo nulla su cui appoggiare il bastoncino,questo non si piegherà mai.

(il tutto riferito naturalmente alla schiena del cavallo che deve inarcarsi,grazie all'azione contemporanea di gambe e mani).

Quello che mi chiedo:è indispensabile che il cavallo abbia come punto d'appoggio la bocca o può anche avvalersi di tutta la testa in generale?cioè,dopo si può lavorare anche nudi o in collare dopo aver insegnato molto bene al cavallo,come detto da LadyD,però per insegnare è fondamentale avvalersi della bocca o si possono usare altri punti d'appoggio?

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ho solo pochi minuti, quindi posso scrivere solo poche righe.

La bocca non è solo un punto di appoggio, ma un punto di comunicazione finissima (che non trova eguali, altrimenti non vedrei per esempio il motivo per il quale tutti i più grandi cavalieri, nei secoli, abbiano addestrato con l'imboccatura.. ma ci sono anche ragioni tecniche che non ho tempo di trattare ora in pochi minuti)

E secondo me non è corretto dire che le non imboccature si stanno sviluppando in questi anni... forse si stanno riscoprendo, che è diverso... e se ne stanno inventando altre più complesse (ne ho vista una tempo fa che faceva paura, ma dovrei cercarla)... ma il principio delle non imboccature è molto vecchio ;o)

Scappo ciaooo

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WoW ragazze è davvero interessante, vi sto leggendo e non vedo l'ora di sentire da LadyD le ragioni tecniche sull'addestramentoi con l'imboccatura!

My bella discussione, grazie!

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Penso di aver capito quale sia la testiera "paurosa"....l'Horse Dream

horse dream

la foto numero 4 mostra molto bene di che si tratta.

In effetti è un aggeggio molto particolare,che tende con estrema facilità al rollkur,che pare essere il modo migliore con cui agisce.

Infatti ho scritto che è recente il loro utilizzo in modo logico e alla luce di nuove scoperte in campo vet,ma che il principio si conosca è verissimo...come per l'etologia d'altronde.

è chiaro che,con l'avanzare delle scoperte e delle conoscenze,certi concetti vengono cambiati,modificati,certi annulati o addirittura viene preso per esatto l'opposto di quello che prima era considerato corretto.

Per quel che riguarda le ragioni tecniche,l'aspetto che lascia molti perplessi(me compresa)è la decontrazione della nuca,della mascella e della bocca,che pare sia impossibile ottenere senza imboccatura.

Ma,una nuova schiera di vet e cavalieri,sostiene che non siano prettamente necessarie per l'addestramento,quantomeno quella della nuca,che secondo le frange più innovative è addirittura dannosa...

si sta aprendo un forte dibattito...un pò come ferrato vs scalzo...

cosa ne pensate?

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