Fabstray Inviato Novembre 15, 2010 Autore Segnala Share Inviato Novembre 15, 2010 Ciao a tutti amici, sabato scorso ho trovato un cuccioletto di una gatta che ho chiamato Mina e che conosco da tanti anni. Il micio stava su un muretto di recinzione di un giardino da cui i gatti possono entrare e uscire a piacimento perché la rete è per un tratto ripiegata su se stessa tanto da permettere il passaggio dei gatti. Quando mi sono avvicinato al micio ho subito notato che aveva tutti e due gli occhietti chiusi dalla cispa. Come già fatto in altre situazioni gli ho tolto la cispa, ho fatto uscire il pus e pian piano ha ricominciato a vedere. Questo micio avrà avuto sì e no 2 mesi e mezzo, forse anche tre non ne ho la certezza, ma può darsi che leggendo la sua storia capirete perché. Purtroppo gli altri gatti della colonia si erano già finiti tutti i bocconcini ed erano rimasti solo croccantini, comunque immaginandomi la fame che doveva avere dopo essere rimasto cieco per tanti giorni, l'ho preso e mi sono avvicinato con lui in braccio ai croccantini, ma non ha voluto assolutamente mangiare, poi l'ho lasciato vicino al cibo per vedere se mangiava da solo ma non faceva altro che guardare rimanendo fermo. A questo punto era chiaro che aveva qualche problema di salute, così come feci per Lino l'ho preso e portato con me dentro una delle mie borse. Ho chiamato la mia amica Elvira che ormai è diventata il mio taxi personale, nel senso che io gli pago la benzina e lei mi porta dove voglio, e dopo aver speso 10€ di benzina mi ha portato ad una clinica veterinaria. La dottoressa che lo ha visitato ci ha detto che aveva una brutta stomatite sintomo di una malattia infettiva come la gastro-enterite spiegando il perché non mangiava, e facendoci capire che non doveva avere pochi mesi. Era naturale a questo punto che venisse ricoverato, quindi firmo il documento di ricovero e me ne vado via con Elvira speranzoso che la micia (Elvira mi ha fatto notare che era una femminuccia) si ristabilisse presto. Domenica mattina la telefonata dalla clinica:"la gattina è morta stanotte" Piango un pò... Avverto con un sms Elvira e la presidentessa della associazione con cui lavoro e proprio lei mi dice che avrebbe pagato il conto che era di 40€ per le sole cure o 70€ per le cure e lo smaltimento e le ho chiesto di pagare quest'ultime. Purtroppo tutti gli animali che soccorro in questi giorni non sopravvivono a lungo, ho pianto molto stamattina anche per questo, perché se avessi controllato quella colonia giorno dopo giorno è possibile che avrei salvato la sua piccola dolce vita. Mina è di nuovo incinta ed io voglio salvare almeno 1 dei suoi cuccioli facendolo adottare per poi sterilizzarla, spero di riuscirci, comunque vi terrò informati. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
martyfloo Inviato Novembre 15, 2010 Segnala Share Inviato Novembre 15, 2010 Purtroppo le malettie infettive in una colonia possono essere frequenti. Mi spiace per il micino Non mi stancherò mai di dirti che stai facendo moltissimo! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Antonella12 Inviato Novembre 15, 2010 Segnala Share Inviato Novembre 15, 2010 Ciao Fab. Capisco benissimo il tuo dolore. Purtroppo i gatti che vivono in strada sono soggetti a qualsiasi tipo di pericolo, comprese le malattie, che soprattutto nei gatti più giovani e deboli, sono spesso causa di morte. L'unico modo per ridurre al massimo questo problema è sterilizzare, sterilizzare, sterilizzare. Meno gatti ci sono in una colonia e più sani saranno, anche perchè ci sarà maggior cibo per tutti. E' la triste realtà, ma ti assicuro che io mi occupo da 26 anni di controllare le nascite nelle colonie feline, e l'unico modo di non trovare più gattini semiciechi e moribondi è sterilizzare le femmine. Quindi non posso che appoggiare la tua intenzione di far operare Mina, non appena la cucciolata che sta aspettando sarà in grado di nutrirsi da sola. Mi raccomando, aggiornaci sempre sulla situazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fabstray Inviato Novembre 29, 2010 Autore Segnala Share Inviato Novembre 29, 2010 Ciao amici purtroppo ho perso un altro dei miei angioletti! Si tratta di una gattina grigio scuro tigrata di età circa più di 6 mesi che vedevo spesso nella colonia in campagna, dove porto cibo e acqua il sabato e la domenica. Pur essendo magra e scheletrica appena si accorgeva di me veniva subito per mangiare, ma non dava (almeno per quanto so io) segni di altre malattie e questo mi rendeva tranquillo. Sabato scorso si è avvicinata a me piano piano e attirava la mia attenzione cercando di scalare una delle mie borse dove tenevo il cibo, ma senza riuscirci. Non capivo come mai non si fosse fiondata sul cibo come faceva in passato, comunque la presi in braccio e gli lasciai un pò di spazio per mangiare. Dopo aver mangiato ho notato che non riusciva a muoversi bene, perché era scivolata dal rettangolo di cemento dove avevo messo il cibo e l'acqua, e non si reggeva bene sulle zampe. Mi sono trattenuto un pochettino in quella colonia per vedere cosa faceva e ho visto che si trascinava per terra con le zampe anteriori e poi si bloccava facendo scatti improvvisi. Vado da mia madre che mi aspettava in macchina e le dico di tornare a casa perché devo portare urgentemente una micia in clinica. Mia madre come sempre si inquietò parecchio, anche perché eravamo stati invitati a pranzo da una mia zia. Mia madre se ne va ed io vado nelle rimanenti colonie a portare cibo e acqua, poi torno dalla gatta malata e la metto nella mia borsa più grande ovviamente dopo aver tolto tutto quello che occupava spazio per lasciarla comoda, così mi dirigo alla fermata del pullman portando in braccio la borsa con dentro la gatta. Poco prima avevo inviato un sms alla presidentessa della mia associazione chiedendogli dove mi conveniva andare. Ricevo un messaggio dove mi dice di telefonare ad un ambulatorio che conosco. Chiamo e mi dicono che non posso ricoverarla da loro, mi faccio coraggio e decido di andare alla clinica dove sono andato per gli ultimi gattini che volevo salvare. Prendo il 9 per tornare a Cagliari, poi aspetto il numero 1 che mi porta, dopo un lungo giro, nelle vicinanze della clinica. Aspetto un pò di tempo con la gattina fuori dalla borsa che stava sempre peggio. Finalmente riesco a farla visitare, la dottoressa che stava visitando la gatta rispondendo ad una mia domanda, mi dice che ha poche possibilità di farcela, poi gli preleva un campione di sangue dalla giugulare per farlo analizzare, però non riesce neanche con la collaborazione di una collega a inserire nelle vene prima di una zampa poi dell'altra la canula per aflebo, dopo molti tentativi decidono, dato che era in grave ipotermia, di metterla in una gabbia riscaldata cosicché con l'aumento della temperatura sarebbe stato più facile mettergli la canula. Pago 40€ di visita e terapia e chiedo di poter pagare il resto questa settimana. Torno a casa molto preoccupato, ma anche un pò speranzoso. Domenica 28 novembre nelle prime ore del mattino ricevo la telefonata della clinica "la gatta è morta". Contatto subito la presidentessa e mi dice che pagherà le cure, ma dovrò portare il cadavere della gatta in canile per lo "smaltimento". Stamattina porto la gatta morta al canile che si trova vicino a casa mia e parlo con un signore che mi dice che ci penseranno loro a dare pace a quel povero corpicino; io chiedo cosa faranno ma quel tizio mi dice di non preoccuparmi. La mia preoccupazione è quella che la gatta venga buttata in qualche cassonetto della spazzatura, come una cosa qualsiasi. Ne parlerò con la presidentessa per avere delle conferme o delle smentite, per ora vi saluto ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
martyfloo Inviato Novembre 29, 2010 Segnala Share Inviato Novembre 29, 2010 Mi dispiace molto per la gattina Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fabstray Inviato Dicembre 23, 2010 Autore Segnala Share Inviato Dicembre 23, 2010 Non ci sono riuscito!!! Neanche questa volta ci sono riuscito!!! Sono molto arrabbiato con me stesso per non essere riuscito a salvare 2 gatti della stessa colonia da una brutta fine, dovuta alle loro malattie. Il primo era un gatto tigrato mielato con la rogna e qualche altra infezione interna, che tutto sommato era in forze nonostante tutto il male che sentiva. Nelle prime settimane di Dicembre avevo cercato stupidamente di prenderlo e metterlo nel trasportino a mani nude, ma lui si era liberato dalla mia presa con graffi e morsi sia sulle mani, che sulla gamba sinistra, insomma si era difeso come un gatto sano. Non avevo di certo rinunciato a farlo curare ma ho commesso l'errore di far passare una settimana, ciò vuol dire notti gelide senza alcun riparo dal freddo, rogna che progrediva insieme ad altre infezioni, e pochissimo cibo a disposizione. Tutto questo lo ha condotto alla morte; la mia amica verduraia Jòse che si occupava di dar da mangiare alla colonia del mercato (quella di cui sto scrivendo) mi ha detto che lo hanno trovato già morto sotto un cassonetto rannicchiato come se stesse cercando di scaldarsi e che poi è finito nell'immondezza, tutto nell'illegalità più totale perché gli animali morti rientrano nella categoria dei rifiuti speciali e vanno messi in un apposito contenitore oppure bisogna chiamare e pagare l'addetto per il ritiro degli animali deceduti, ma tanto chi le fa le ispezioni? Mi è dispiaciuto moltissimo per questo micio volevo salvarlo ma mi sono illuso che non fosse ancora in pericolo di morte lasciando passare troppo tempo. Che idiota!!! L'altra gatta (almeno credo che fosse una micia), molto probabilmente era FIV positiva e aveva la scialorrea dovuta ad una tremenda stomatite che non gli permetteva neanche di mangiare cibo umido. Questa gatta l'avevo notata all'incirca 2 settimane fa, con la bava alla bocca e che non mangiava il cibo che gli veniva dato, nonostante la fame incommensurabile. Sabato scorso sono andato alla colonia con il trasportino, ma senza portarmi i guanti protettivi, fiducioso che non avrebbe reagito male, ed invece mi ha provocato un sacco di ferite alle mani sempre mordendo e graffiando, ma io sopportavo il dolore per farla entrare nel trasportino ed invece nulla da fare! Alla fine si è allontanata lasciandomi con le mani sanguinanti, ma per questo poco male. Sono tornato domenica ma senza trasportino perché solitamente il parcheggio del mercato dove vivono i gatti è chiuso, ma stavolta era aperto, così sono entrato e ho visto la gatta sempre con la bava alla bocca, sono addirittura riuscito ad accarezzarla anche se non mostrava segni di affetto; allora mi sono detto:<< invece di far passare una settimana torno martedì e la porto n clinica>>. Arriva martedì e vado alla colonia, ma la micia non c'è più, vengono tutti tranne lei e ciò ha cominciato a farmi preoccupare. Decido di tornare oggi giovedì 23 dicembre 2010, ed anche oggi della micia malata nessuna traccia (prima ho scordato di scrivere che avevo chiesto a Jòse di avvertirmi se l'avesse vista). Mi arrendo non c'è la fatta! Chissà quanto avrà sofferto poverina! Il mio sarà un Natale triste, perché con una sola eccezzione (un micio nero di un mese che ho chiamato Panterino, e che ho tolto dal motore di una macchina a Cagliari e che ho messo in una colonia con altri gatti grandi ma buoni, che è seguita anche da un'altra persona sempre ad Elmas), ho perso tanti angioletti per aver aspettato troppo tempo per curarli, perché anche un solo giorno può fare la differenza tra la vita e la morte, ed ora ne sono più consapevole. Buon Natale a tutti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Minnie98 Inviato Dicembre 24, 2010 Segnala Share Inviato Dicembre 24, 2010 Non devi avercela con te stesso, perchè stai facendo il possibile per salvare tutti questi poveri animaletti e da quello che ho letto mi sembri veramente una persona in gamba. nessuno deve prendersela con te perchè non sei riuscito a salavre la vita a questi due gatti o ad altri, ma se la dovrebbero prendere con chi li ha abbandonati, con chi li ha visto e non ha nemmeno fatto un passo avanti per aiutarli, con chi gli è passato vicino facendo finta di niente: questi sono i veri colpevoli. E non tu, che hai cercato in tutti i modi e con tutto il cuore di donargli una vita e una casa calda... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
martyfloo Inviato Dicembre 24, 2010 Segnala Share Inviato Dicembre 24, 2010 Quoto, tu hai fatto il possibile. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fabstray Inviato Dicembre 31, 2010 Autore Segnala Share Inviato Dicembre 31, 2010 Purtroppo il 26 dicembre 2010 ho perso il gattino di poco più di un mese di età, che credevo di aver salvato da morte certa trasferendolo da Cagliari ad una colonia di Elmas. Il gattino lo avevo chiamato Panterino perché soffiava contro chi gli si avvicinava troppo e non voleva mai farsi prendere in braccio, ovviamente era tutto nero con gli occhi minacciosi, che però nascondevano un animo impaurito. Una mia amica mi aveva telefonato circa 4 settimane fà segnalandomi la sua presenza all'interno del motore di una macchina vicino a casa sua, così ho deciso di aiutarla a prendere questo gattino per tenerlo da qualche parte. Appena arrivato ho cercato di infilarmi sotto la macchina per capire dove si fosse infilato, ma lo spazio tra la strada e la macchina non mi consentiva di infilare bene la testa per cercare bene il gattino; per fortuna dopo l'ennesimo tentativo fallito sono arrivati 2 amici della mia amica che si chiama Loredana, che sempre fortunatamente conoscevano il proprietario dell'auto e che lo hanno avvisato di quella situazione. Il proprietario dell'auto è arrivato subito (abitava lì vicino) ed ha aperto il motore, io ho inquadrato subito dove si trovava il gatto che stava svignandosela da sotto, sono riuscito ad afferrare una sua zampetta posteriore e a tirarlo fuori dal motore per poi metterlo nel trasportino che mi ero portato da casa. Successivamente decisi di portarlo alla clinica veterinaria dove sto andando ultimamente per sapere come era messo in salute. Dopo un lungo viaggio sul pullman ed una lunga attesa alla clinica che ci tiene lì tutto il pomeriggio, finalmente arriva il nostro turno. Panterino stava in guardia, soffiava in continuazione ed era pronto a mordere e graffiare chiunque, ed in queste condizioni non era possibile fargli nessun tipo di analisi ed era troppo piccolo per i test FIV FELV e FIP. L'unica cosa che sapevamo con certezza era che aveva i vermi. Come se non bastasse il veterinario che lo stava visitando ci dice che la clinica è piena di gatti malati e che non è possibile ricoverarlo. Io, Loredana e Panterino usciamo dalla clinica verso le 20, io gli propongo di portarlo ad elmas in una colonia seguita da altre persone, però era troppo tardi, era buio ed eravamo troppo lontani dalla più vicina fermata del pullman per Elmas. Dopo varie discussioni decidiamo che Panterino avrebbe passato la notte a casa mia (in quella di Loredana non era possibile perché teneva 2 cani di cui 1 che avrebbe sicuramente sbranato il gatto), e la mattina successiva lo avrei portato ad Elmas da solo. E così feci. Per tre settimane lo vedevo avvicinarsi dopo gli altri gatti della colonia, per mangiare e bere il cibo e l'acqua che gli portavo io e una signora che abitava a 2 passi da lì; aspettava pazientemente che ce ne andassimo per poi cominciare il suo pasto. Tutto sembrava andare liscio, Panterino mangiava e beveva tranquillamente e non si azzuffava con gli altri gatti che erano più grandi di lui per nessun motivo. Ma il 26 di questo mese, mentre ero già in lutto per la micia di cui ho parlato in precedenza, dalla signora della colonia vengo a sapere della morte di Panterino! Da quello che mi è stato detto sarebbe morto per il troppo freddo che lo aveva debilitato e che gli aveva fatto venire un pò di febbre, però per me doveva avere anche un infezione interna che lo ha portato ad uno stadio di ipotermia che lo ha condotto alla morte. Non avendogli fatto alcun tipo di esame è più che probabile che avesse qualche malattia mortale tipo la panleucopenia o una leucemia. Per quanto riguarda la sistemazione del suo corpicino ci aveva già pensato il figlio della signora che lo ha messo dentro una scatola e che poi lo ha seppellito in uno spazio verde lì vicino. Quando ho informato Loredana per telefono si è messa a piangere, e anch'io ho pianto, ma non è mai abbastanza! Ciao Panterino non ti dimenticheremo mai, scusami se non sono riuscito a salvarti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Minnie98 Inviato Dicembre 31, 2010 Segnala Share Inviato Dicembre 31, 2010 Mi dispiace veramente tanto :bigemo_harabe_net-102: Povero piccolo, lui non aveva colpa, e neanche tu, hai cercato di fare tutto quello che potevi... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
martyfloo Inviato Dicembre 31, 2010 Segnala Share Inviato Dicembre 31, 2010 :bigemo_harabe_net-102: Tu come sempre, hai fatto il possibile Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fabstray Inviato Gennaio 18, 2011 Autore Segnala Share Inviato Gennaio 18, 2011 Ciao amici e amiche, il 5 gennaio del nuovo anno sono riuscito a catturare una micia con meno di un anno di età, nella colonia del mercato di Elmas; praticamente ho messo dei bocconcini dentro il trasportino, ho aspettato che la micia entrasse dentro per mangiare, e fulmineamente ho chiuso la gabbietta. Il problema di questa micia era un principio di rogna, che andava curato il più presto possibile e così con la micia, che in seguito ho chiamato Belvina dato che cercava in tutti i modi di aprire il trasportino dando colpi con le zampe, mi sono diretto a Cagliari in pullman per farla visitare nell'ambulatorio veterinario consigliatomi dalla responsabile della associazione animalista di cui sono socio. I risultati della diagnosi sono stati rogna con una infezione interna. La dottoressa mi aveva prescritto il s****x come antibiotico per 7 giorni, e aveva fatto un iniezione di medicina antirogna che bisognava ripetere dopo 14 giorni. Dopo aver pagato me ne vado dimenticando la ricetta in ambulatorio. Accorgendomi a casa della mancanza della ricetta sono riandato dopo pranzo per recuperarla e poi comprare il s****x in farmacia. Mia madre, come sempre, stava rompendo perché non voleva che tenessi animali in casa, ma stavolta avevo deciso di tenere Belvina sulla terrazza che fa da tetto all'inquilina del piano di sopra. Anche senza aver chiesto il permesso all'inquilina proprietaria della terrazza pensavo che vista l'amicizia che legava la mia famiglia alla sua, e dato che avrei tenuto solo un mese la gattina giusto il tempo di guarire, non ci sarebbero stati intoppi. Quando la prima sera feci uscire Belvina dal trasportino, lei uscì correndo e scavalcando il muretto che separava la terrazza dal giardino della vicina di casa. Io ero un pò preoccupato per questo ma tra me e me pensai che sarebbe tornata per bere e mangiare poco tempo dopo. Il giorno successivo tornai sulla terrazza e trovai il piatto col cibo messo la sera prima completamente vuoto, e trovai un bisognino in un angolo della terrazza. Nella terrazza non c'era traccia di Belvina e dopo aver aspettato un pò, decisi di scavalcare il muretto che recintava la terrazza dal giardino dei vicini di casa. Era rischioso perché la parte frontale del muretto dava sulla strada a circa 30 metri d'altezza, ma l'affetto che provavo per la mia micettina era più grande della paura, così lo scavalcai ma fui subito visto dalla padrona di casa che si era spaventata vedendomi entrare nel suo giardino. Mi affacciai dal muretto del giardino che dava su di un parcheggio ma fortunatamente non c'era traccia di Belvina. Chiesi 100.000 volte scusa alla signora per aver violato la sua proprietà, ma solo quando arrivò l'inquilina del piano di sopra (nel palazzo siamo solo 2 famiglie) fui perdonato per il mio gesto. Per una settimana andai giorno e notte sulla terrazza per vedere Belvina ma trovavo solo piatti vuoti e bisognini quà e là. Nel cibo gli mettevo il s****x e lei lo mangiava senza problemi. Poi un giorno entrò in calore e cominciò a miagolare, mia madre la sentii prima di me e la vide pure che si faceva coccolare senza paura e da quel giorno la rividi anche io. Per 9 giorni tutto bene, tranne per il fatto che non si faceva mai vedere di giorno e a volte neanche di notte, decisi quindi di arrampicarmi su di un vecchio serbatoio d'acqua inutilizzato per vedere se stava sul tetto della copertura delle scale quando ad un tratto il coperchio del serbatoio d'acqua si sgretolò quasi del tutto ed io non ci cascai dentro solo perché riuscii a reggermi con le mani al tetto. Fui in grado di vedere comunque che non si trovava su nessun tetto, poi lentamente mi appoggiai con le ginocchia sui bordi del serbatoio e scesi per terra. Da sotto l'inquilina aveva sentito un pò di casino e venne a controllare. Io gli spiegai cosa era successo, ma mi disse che siccome stavo facendo cose troppo pericolose occupandomi della gatta, non mi dava più il permesso di tenerla lì. Cercai in vari modi di farla ragionare, ma non c'era verso. Gli spiegai che non aveva ancora finito la terapia, ma mi rispose che del gatto non gliene fregava niente! Quella sera recuperai Belvina mettendola dentro il trasportino e bussai alla porta di quella str**za; gli feci capire quanto ero incazzato e gli dissi di non rivolgersi più da me per alcun tipo di favore. Quella notte la passai sveglio a evitare che la gatta facesse danni nella mia stanza dato che era abituata a spazi più grandi e stava male rinchiusa lì dentro. La mattina gli feci l'iniezione della medicina antirogna, con 4 giorni d'anticipo rispetto a quando avrei dovuto fargliela, la rimisi nel trasportino e la riportai al mercato dove stava prima. Tra 2 settimane dovrò ridargli la medicina, ma sarà un miracolo se si avvicinerà a me senza aspettare tutti gli altri gatti. Breve off topic: il 9 gennaio ho chiamato l'addetto al ritiro animali deceduti per un grosso cane morto investito sulla strada che porta ad Elmas. Era un grosso cane bianco che pesava molto di cui non conosco la razza, ma che sembrava un lupo. Stava lì da almeno 3 settimane ma non ho potuto agire subito perché non avevo gli 80 euro per il servizio; ho pianto anche per lui... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
martyfloo Inviato Gennaio 18, 2011 Segnala Share Inviato Gennaio 18, 2011 Sei davvero bravo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fabstray Inviato Marzo 22, 2011 Autore Segnala Share Inviato Marzo 22, 2011 Ciao amici volevo farmi vivo con qualche buona notizia ma purtroppo c'è stato un altro decesso. Un gatto adulto di cui non conosco l'età, mi si era avvicinato domenica 20 marzo di mattina, nella colonia di via Polveriera ad Elmas; era un gatto grigio a pelo lungo quasi scheletrico, che aveva solamente annusato i bocconcini che avevo messo per tutti i gatti, e questo particolare mi stava già preoccupando viste le sue condizioni fisiche, ma oltre a questo miagolava faticosamente e dava l'impressione di avere problemi respiratori, inoltre gli lacrimavano molto gli occhi. Avrei voluto subito portarlo in una clinica veterinaria ma non avevo il trasportino con me, ed oltre a questo c'era quella rompipalle di mia madre che mi stava aspettando in macchina e non mi avrebbe dato il permesso di portare il micio in macchina, e così mi sono ripromesso di tornare il giorno dopo, il 21 marzo, per portarlo in clinica. Domenica sera avevo chiamato una mia amica animalista che si chiama Fabrizia, che abita ad Elmas e gli avevo chiesto se poteva accompagnarmi con la sua macchina fino alla clinica a Cagliari, e aveva accettato di buon cuore. Lunedì mattina verso le 11 prendo il pullman per Elmas, arrivo alla colonia di via Polveriera faccio 2 fischi e subito arriva il micio, sempre con quel miagolio affannato, gli do un pò di pappa e ne mangia un pochettino e poi si avvicina a me per farsi coccolare; io penso che o è stato abbandonato, oppure e scappato dal giardino di qualche nuova abitazione della zona, perché era palese la sua fiducia negli esseri umani, tant'è che dopo aver aperto il trasportino è entrato subito senza che io lo forzassi con mio grande stupore. Fabrizia mi aveva dato appuntamento alle 12:30 nella via principale di Elmas (via Sulcitana), e dopo poco tempo è arrivata in macchina. Durante il viaggio tutto bene il micio miagolava un pò ma non in modo continuo, comunque era normale visto che si trovava dentro una gabbia in una macchina con 2 estranei. Arriviamo in clinica verso le 13 e qualcosa, per fortuna non c'erano altri pazienti e quindi mi hanno fatto entrare subito, mentre Fabrizia aspettava in sala d'aspetto. La diagnosi era insufficienza renale e influenza grave, disidratazione ai massimi livelli ma con temperatura normale. Come previsto andava ricoverato perché dovevano dargli qualche flebo, e subito la dottoressa che lo ha visitato mi dice che il ricovero quotidiano costa 30€, ma io potevo permettermelo anche se a fatica, e comunque era una questione vitale e non avrei mai lasciato il micio senza cure adeguate. Compilo un documento e me ne vado senza che mi chiedano niente. Passano all'incirca 3 ore in cui io penso a cosa dovrò eliminare per racimolare tutti i soldi necessari alla cura del micio... Poi una telefonata dalla clinica: il micio è morto! Ero al lavoro, mi invento una scusa e prendo il pullman per arrivare alla clinica; appena mi siedo chiamo Fabrizia per avvertirla dell'accaduto, lei mi dice che esce dall'università e che può accompagnarmi in clinica con la sua macchina. Io l'aspetto in piazza Gramsci a Cagliari e lei arriva dopo poco tempo. Piango... Fabrizia mi dice che io ho fatto tutto il possibile per salvare il micio, ma io continuo a piangere. Non avendo lo spazio e il tempo per seppellirlo chiedo che venga smaltito (che brutto termine!) e solo questo costa 30€, poi c'era la visita e il ricovero in tutto 120€!!! Ne avevo solo 55 con me, e per venirmi incontro non mi fanno pagare i 30€ di ricovero dato che non era passato neanche un giorno, però c'era la visita che costava 60€ più i 30€ per dare la pace eterna al gatto: in tutto 90€!!! Fabrizia me ne dà 20 gli altri li ho chiesti in prestito a mia sorella promettendogli di restituirglieli. Mi sono dimenticato di scrivere che ho fatto qualche foto al micio morto per non dimenticarmi di lui, prima di cominciare a scrivere questa storia le ho stampate tutte e più avanti ne appenderò una sul muro della mia stanza. Ciao angioletto mio riposa in pace e aiutami a salvare altri gatti come te... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
martyfloo Inviato Marzo 22, 2011 Segnala Share Inviato Marzo 22, 2011 Mi spiace per il micio Tu come il solito hai fatto il possibile non devi rimproverarti nulla Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Minnie98 Inviato Marzo 22, 2011 Segnala Share Inviato Marzo 22, 2011 Già, come ti ha detto Marty tu hai fatto il possibile e sono sicura che tutti quei mici te en sono grati Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fabstray Inviato Marzo 24, 2011 Autore Segnala Share Inviato Marzo 24, 2011 GRAZIE AMICHE! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jerez Inviato Aprile 22, 2011 Segnala Share Inviato Aprile 22, 2011 mi sento molto meno esaurita nel leggere le tue parole.. dato che, come reputano "strano" te, reputano "esasperata e piagnona" me ovviamente è assurdo per la gente che mi circonda percepire come identico il dolore di una persona e quello di un animale, pensare che non siano solo istinto ma anche anima e cuore è così assurdo per tutti che avevo addirittura iniziato a mettere da parte il mio entusiasmo e i miei aneddoti, per iniziare ad "ascoltare in silenzio" le loro fandonie e le loro banalità così mi sono iscritta e poi laureata in design..subito dopo la laurea però ho deciso:devo dedicare la mia vita agli animali, devo rendere il mondo partecipe del loro dolore, delle loro gioie, della loro importanza e della loro ESISTENZA!!!! dell'amore che danno e della paura che hanno, di quanto sia l'uomo il colpevole reale dietro il morso di un cane e, soprattutto, delle uniche cose che ci differenziano da loro: la forma fisica, l'indole malvagia che è prerogativa umana, il progresso scientifico e poche altre stronzate. Ho deciso di iscrivermi in veterinaria, sto studiando come una pazza per superare l'esame, e il mio sogno è quello di aprire una clinica veterinaria e una "pensione" per animali lontana mille miglia dai lager italiani dove i cani e i gatti vivono prigionieri e denutriti dietro sbarre e travi di legno... detto questo ho 7 gatti a casa e tantissimi gatti randagi sotto casa, in una città siciliana dove E' NORMALE vedere carcasse di animali in avanzato stato di putrefazione sul bordo stradale, e dove la gente fa finta di non vedere e i ragazzini giocano a calcio con i gattini appena nati o i ricci addormentati dentro le buche degli alberi che desolazione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
martyfloo Inviato Aprile 22, 2011 Segnala Share Inviato Aprile 22, 2011 :bigemo_harabe_net-122: Ti auguro davvero di poter realizzare il tuo sogno Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jerez Inviato Aprile 22, 2011 Segnala Share Inviato Aprile 22, 2011 grazie tante..speriamo davvero...... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fabstray Inviato Giugno 5, 2011 Autore Segnala Share Inviato Giugno 5, 2011 Ciao jerez, ti faccio i miei complimenti per i tuoi buoni propositi, è giusto che ognuno di noi faccia la sua buona parte del lavoro per quanto riguarda la tutela e la cura degli animali, anche io vorrei riuscire a creare un rifugio per cani e gatti, ma purtroppo sono ancora ben lontano da questo obbiettivo, ma si sa, le cose cambiano... Volevo fare qualche aggiornamento sulla realtà felina di cui mi occupo: Mina la micia più anziana di tutte le colonie che seguo, ha avuto dei cuccioli (all'incirca 2 mesi e mezzo fà), che purtroppo sono tutti morti; alcuni di malattia ed altri schiacciati dalle macchine del parcheggio dove la loro mamma li custodiva. L'ho saputo solo questa mattina, da una ragazza che vive nel condominio del parcheggio in questione, e subito ho provato un dolore enorme, anche perché non ne ho visto nemmeno uno! Questa ragazza era molto dispiaciuta, e mi ha anche detto che vorrebbe in futuro salvare un'altra sua cucciolata portando via i cuccioli svezzati nel terreno, non so bene dove, del suo fidanzato, ovviamente recintato sicuro e lontano dalle macchine. Sinceramente io vorrei che almeno uno dei suoi cuccioli venisse salvato e dato in adozione e poi farei sterilizzare Mina in modo da evitare altre nascite a rischio. Avrei dovuto sterilizzarla in passato ma mi sono sempre mancati i fondi, ma adesso ho conosciuto altri animalisti che, tramite amicizie, possono farmi risparmiare un bel pò di soldi per le sterilizzazioni sia di femmine che di maschi. In un'altra colonia che seguo in campagna è misteriosamente scomparsa una gatta di almeno 1 anno di età, che soffriva di alcune lesioni, dovute forse ad un qualche tipo di allergia, che avevo chiamato Lena perché mi ricordava una gattina morta nell'ottobre 2008 che avevo chiamato Dena e a cui ero molto affezionato e che assomigliava molto, come manto a Lena. Una signora che ha la casa vicino a quella colonia, che se ne occupa da più tempo di me, mi ha detto che un giorno l'ha vista mangiare insieme agli altri gatti, e che il giorno dopo non l'ha vista più: niente sangue, niente corpo, nessuna traccia... Prima che sparisse avevo deciso di prenderla e portarla dal veterinario per farmi spiegare la causa di quelle lesioni, ma sono arrivato troppo tardi! Spero almeno che non abbia sofferto troppo nel caso in cui sia deceduta. Per fortuna ho anche una buona notizia: il 20-04-11 sono riuscito a dare in adozione una gattina, che dopo 2 giorni di vita era stata buttata nel cassonetto della spazzatura del mercato di Elmas. Insieme a lei c'era anche un suo fratellino che purtroppo non è sopravvissuto, io sono stato avvisato per telefono da Jòse la signora del box di prodotti ortofrutticoli che mi ha chiesto aiuto; così verso le 13 sono arrivato al mercato con il mio trasportino per tenere la gattina al sicuro, e dopo aver parlato con Jòse mi è stato detto che una sua cliente aveva intenzione di occuparsene, tanto che aveva lasciato nome e numero di telefono. Insieme ad una mia amica di Elmas ci siamo messi d'accordo con quella signora perché venisse a prendere la cucciola, e quando si è fatta viva ci ha subito detto che non poteva occuparsene lei ma una sua amica che non stava lavorando, però solo per una notte. Noi abbiamo accettato l'offerta, poi facendo un giro di telefonate abbiamo trovato una socia dell'ENPA Cagliari, che conosceva una signora che aveva in casa una mamma gatta che stava allattando i suoi cuccioli, e abbiamo pensato di poter svezzare la gattina dandola a questa micia. E così la gattina si è fatta accettare da quella gatta che l'ha svezzata per circa 44 giorni, fino a quando ha cominciato a mangiare cibo umido. Dopo il casino iniziale da parte di mia madre e mia sorella, le ho convinte che avrei dato in adozione la micia nel giro di poche settimane. Per fortuna mia sorella è partita a Santo Domingo con il suo fidanzato come regalo di compleanno, e mia madre si stava affezionando alla gattina che era molto giocherellona, quindi ho potuto tenerla più del previsto. Poi al banchetto di una associazione animalista, una signora ha visto la gattina è ha chiesto di adottarla, e fortunatamente era d'accordo col nostro regolamento, di conseguenza dopo un sopraluogo a casa sua gli abbiamo fatto firmare il modulo d'affido e col nome di Pallina l'abbiamo salutata, naturalmente con la possibilità di venire a trovarla dopo un pò di tempo. Direi che ci è andata bene!!! A presto con altre novità (speriamo buone!). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
martyfloo Inviato Giugno 5, 2011 Segnala Share Inviato Giugno 5, 2011 Complimenti per come ti impegni per queste colonie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Antonella12 Inviato Giugno 6, 2011 Segnala Share Inviato Giugno 6, 2011 Ciao Fab! Sono contentissima che con altri volontari non sei più il solo ad occuparti delle colonie, delle sterilizzazioni e delle adozioni... l'unione fa la forza e piano piano vedrai che sempre più persone si uniranno a voi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fabstray Inviato Giugno 28, 2011 Autore Segnala Share Inviato Giugno 28, 2011 Ciao amici, oggi vi parlo di JIN uno dei gatti che conosco da più tempo. Da cucciolo faceva parte della colonia della piazza sotto casa mia ad Elmas, ed io me ne occupavo con amore come facevo con tutti gli altri gatti che seguivo all'epoca. Un giorno d'inverno notai che il povero JIN era fortemente influenzato, aveva un principio di rogna, e aveva del pus che gli ricopriva completamente l'occhio destro; io non sapevo cosa fare perché non avevo mai adottato un gatto prima di allora. Passavano i giorni e lo vedevo che non si muoveva di un millimetro dal marciapiede vicino al cassonetto dove sotto mettevo il cibo per i gatti, e questo mi preoccupava molto. Erano gli ultimi mesi del 2004 ed io ero ancora molto inesperto sul come curare i gatti; ma un giorno mi decisi! Al diavolo la mia famiglia e tutte le loro regole, accennai a mia madre che stavo portaando a casa un gattino malato di circa 8-9 mesi che sarebbe morto se non lo avessi curato. Andai da lui lo presi in braccio e dissi " Vieni con me, la tua vita in strada ora è finita ". La mattina successiva lo portai subito dal mio veterinario di fiducia, che gli fece un'iniezione di antibiotico, una contro la rogna e mi fece la ricetta per una pomata oftalmica per l'occhio malato, e una per un altro antibiotico. Nonostante le perplessità del veterinario nel giro di un mese e mezzo JIN guarì completamente da influenza, rogna e pus nell'occhio. passarono i mesi e gli anni, e successero tante cose tra cui una caduta dal balcone (per fortuna abitavo al primo piano) di JIN nel giardino del condomino di sotto. Dovetti aspettare tutto il giorno perché l'inquilino era fuori con tutta la famiglia. Verso le 20 tornò a casa e gli chiesi di farmi recuperare il gatto. JIN era sano ma molto spaventato e mi ricordo che non fu facile recuperarlo perché scappava da tutte le parti,e solo dopo un pò riuscì a catturarlo e a riportarlo a casa. Arrivò il 2007, l'anno fatidico cioè quello in cui mi ammalai e fui portato in clinica psichiatrica per un ricovero. TUTTI i miei familiari deciserò di sgomberare la casa dai gatti che erano 14, e che per loro erano soltanto un impiccio. Dopo essere uscito dall'ospedale fui obbligato ad andare a vivere a Cagliari con mia madre e mia sorella, e mi venne imposto di non preoccuparmi più dei gatti di Elmas... Stavo veramente di m***a, tra la mia malattia e la tristezza per i miei poveri animaletti, facevo molta fatica a fare tutto, mi bloccavo continuamente e mi venivano sempre dei feroci mal di testa, ma dopo alcuni mesi riuscì a mettere da parte un pò di soldi guadagnati con il lavoro nel negozio dei miei fratelli, andai a comprare cibo per gatti e in pullman tornai ad Elmas. Quando tornai nel mio vecchio quartiere fischiai per avvertire i gatti della mia presenza; arrivarono insieme a quelli randagi solo 2 di quelli che avevo portato a casa e di JIN nessuna traccia. Per alcuni giorni chiesi spiegazioni a mia madre su cosa era successo ai miei angioletti che abitavano con me, e mi disse solo che erano stati tutti dati in adozione, ma io non ci avevo creduto neanche per un secondo dato che: 1) era impossibile dare in adozione gatti adulti in breve tempo e trovare qualcuno che se ne occupasse degnamente; 2) se li vedevo in strada ad Elmas non potevano essere stati adottati. La verità era che erano tutti stati scaricati in strada un pò ad Elmas e un pò in altri luoghi frequentati dai miei fratelli e sorelle. Gran buona famiglia del c***o! A fine 2007 fui ricoverato di nuovo, e tornai dalla mia famiglia in tempo per Natale; ma più che per la mia famiglia ero tornato per gli unici 2 gatti che mi era consentito tenere in casa: il mio Fuffi che morì a 17 anni, e la mia Priscilla che mi lasciò per sempre nel 2009. Non ricordo esattamente l'anno e il periodo, ma fatto sta che nel mio quartiere ad un mio richiamo riapparve JIN! Mi veniva da piangere di gioia, ma preferivo coccolarmelo e baciarmelo tutto. Successivamente lo reincontrai in altre colonie, perché quel mascalzone a cui voglio un mondo di bene, essendo intero andava a caccia di femmine, e sapeva bene dove trovare il cibo che io mettevo nelle altre colonie. Dopo qualche tempo che non si faceva vedere riapparve mi accorsi che gli si stava formando una massa tumorale alla coda, ma non guadagnavo abbastanza per permettermi di farlo operare in clinica veterinaria. Passarono i giorni e JIN un pò veniva e un pò no, ma aveva sempre quel gonfiore alla coda. Poi dopo qualche settimana lo rivedo con la coda mozzata! Praticamente si era staccato a morsi la massa tumorale lasciando un pezzettino di carne viva ed un residuo di coda. TERRIBILE! Può sembrare strano a dirlo, ma si era curato da solo! Dopo essere "guarito" lo incontravo sempre più spesso quando facevo il giro delle mie colonie e nonostante tutto ero felice che era riuscito a sopravvivere a tutto ciò che gli era capitato. Arriviamo ai giorni nostri "2011": JIN si è stabilito nella colonia del parcheggio del mercato di Elmas praticamente quello con più gatti, e di tanto in tanto si fà vedere per mangiare e bere il cibo che io e altra brava gente portiamo per quei gatti. Circa un mese fà lo vedo con dei graffi sul collo, e la pelle rugosa con qualche crosta sulla collottola e subito penso "rogna, di nuovo?". Fortunatamente avevo in casa una medicina antirogna, e chiesi telefonicamente al mio veterinario la dose da somministrargli: 0,1 ml. 3 sabati fà, lo aspetto nella colonia per più di 2 ore, sto per rinunciare quando alle 14:56 si fa finalmente vedere! Lo prendo per la collottola e gli inietto la medicina senza problemi, aggiungo un pò di cibo per lui e gli altri gatti che hanno ancora fame e me ne vado via tutto soddisfatto. Ritorno la domenica, e poi di nuovo di sabato, ma guardandolo bene non vedo nessun miglioramento e comincio a preoccuparmi tremendamente! Venerdì riesco ad acchiapparlo e a metterlo nel trasportino e vado dal mio veterinario non sapendo che c'era la sostituta, e dico "vabbé pazienza"... JIN è talmente spaventato che non vuole uscire dal trasportino, graffia soffia se solo qualcuno si avvicina a lui, ma anche se non riesco a farlo visitare la veterinaria mi dice che quel tipo di pelle rugosa può probabilmente essere dovuta a lesioni in litigi con altri gatti per il territorio e per l'accoppiamento, ma per sicurezza mi consiglia di dargli 0,3 ml di medicina antirogna. Non potendo tenerlo a casa mia chiamo una mia amica animalista che è studentessa universitaria e con la sua macchina andiamo a Cagliari da una cat-sitter di cui avevo preso il numero in un ambulatorio veterinario sempre di Cagliari. Questa cat-sitter è gentilissima e accetta di tenere JIN nonostante sia nervoso e non si faccia toccare. Lo faccio tenere lì da venerdì a lunedì (ieri) e pago 70€. Sabato chiamo per sapere come sta JIN e la signora mi dice che se ne sta tranquillo per i fatti suoi, mangia e beve beatamente e non crea alcun problema. Ieri vado a riprenderlo ho con me 30€ e la siringa con 0,3 ml di medicina antirogna. Appena arrivo nella sua stanza, comincia a soffiare, vengo graffiato più volte alla mano destra riesco per un attimo ad immobilizzarlo e subito gli inietto un pò di medicina, ma appena sente l'ago si gira mi graffia e si nasconde e piega l'ago della siringa. Anche se non è molto igienico, rimetto con le dita l'ago dritto e mi riavvicino per fargli un'altra iniezione. E' furioso e scappa soffiando in continuazione quando riesco a prenderlo di nuovo si rigira tutto, stacca l'ago dalla siringa disperdendo la medicina e scappa con l'ago conficcato sulla schiena; muovendosi l'ago gli si stacca da solo, ora è solo questione di metterlo nel trasportino. La cat-sitter mi da una mano bloccando JIN sotto una sedia e lasciandogli come spazio libero solo l'entrata del trasportino, e finalmente riusciamo a chiuderlo dentro. Vergognosamente dico alla cat-sitter che avrei pagato anche 300€ (30 come acconto e 270 ai primi di luglio) se me lo avesse adottato perché non volevo riportarlo ad Elmas ma volevo garantirgli una vita sicura con una brava persona ma come mi aspettavo mi ha detto che non poteva adottarlo comunque perché il suo comportamento era troppo aggressivo sia con le persone che con gli altri animali e con il mestiere che faceva non poteva assolutamente tenerlo. Con tanto dispiacere mi prendo 2 pullman e lo riporto nel parcheggio del mercato, nella sua colonia, appena appoggio il trasportino lui si rende subito conto di essere tornato a casa e miagola. Lo faccio uscire e incomincia a marcare con la pipì un albero, e 2 muri del parcheggio e manda richiami d'amore alle gatte lì presenti, ma la cosa più straordinaria è che si fa toccare e coccolare senza soffiare o arrabbiarsi, forse contento di ritrovarsi dove ha deciso di stare. Ho imparato una cosa da questa esperienza e cioè che gli istinti naturali a volte sconfiggono il piacere delle comodità casalinghe, la libertà di agire e di muoversi si sono inculcate nella mente del mio JIN che dopo 4 lunghi anni di vita in strada ha imparato a cavarsela da solo senza bisogno di una costante protezione da parte degli esseri umani. A parte il cibo e l'acqua per vivere dagli esseri umani non vuole nient'altro il suo paradiso lo ha trovato lì dove sta e guai a chi glielo tocca! Il contributo umano per quanto sia buono non è sempre accettato dalla natura degli esseri viventi che preferiscono accettare il proprio destino in strada che trovarsi tra le mani degli umani. Ciao JIN Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Minnie98 Inviato Giugno 28, 2011 Segnala Share Inviato Giugno 28, 2011 Non mi vengono in mente altre parole se non congratulazioni per quello che hai fatto e per quello che stai facendo per far sopravvivere questi animali, veramente, molti complimenti, sono felice di scoprire che esistono persone che gli animali li amano ^^ Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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