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Survive


Fabstray

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Grazie per le tue parole Zarina. Stamattina mi sono successe 2 cose bellissime mentre facevo il mio solito giro per le colonie ad Elmas: nella colonia di via Amundsen ho rivisto una micia che non vedevo da più di un anno, sono felicissimo di averla rivista sana e salva dopo tutto questo tempo. Prima mi ero rassegnato all'idea che fosse morta, perché uno dei miei ex-vicini di casa mi aveva detto di aver visto un gatto nero morto investito lì vicino e pensavo si trattasse di lei. Sia chiaro che mi dispiace per il gatto nero morto, ma sono contentissimo di aver rivisto la mia micia nera in buone condizioni, che miagolava e si strusciava su di me mentre gli mettevo il cibo nel piatto. Questa esperienza per me vuol dire tante cose, ma soprattutto che un animale scomparso da tanto tempo può cavarsela da solo (nel mio caso la micia deve essere stata sfamata da qualcun'altro), e può riuscire a sopravvivere con tanti sacrifici. Tutto questo mi fa pensare che anche le altre 2 gatte che sono scomparse nel 2009, Felicina e Camilla, potrebbero essere ancora vive da qualche parte aiutate da gente di buon cuore, speriamo sia così, solo il tempo me lo dirà...

L'altra cosa bella è che la micia soprannominata "Su spirrittu", oggi si è fatta coccolare senza aver paura miagolando e facendo le fusa mentre gli davo da mangiare, cosa mai successa prima. Le ho scattato anche delle foto con il telefonino per immortalare questo avvenimento. Sono felice che abbia imparato a fidarsi di me nonostante la veda pochi minuti a settimana, comunque sono soddisfatto, felice e contento. Naturalmente non dimentico anche l'aiuto di Anna nel mantenere sana questa gattina, dandogli medicine per il raffreddore, che sembra passato del tutto. Il mio dovere è stato ripagato.

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Fatto! 2 carezze da parte di Zarina, 2 da Martyfloo, e tante da parte mia. Oggi la micia si strusciava in continuazione fra le mie gambe, nonostante ci fosse il cibo nei piatti, ed ho pensato che avesse già mangiato pesce o qualcos'altro di più buono dei miei bocconcini e croccantini. Ma dopo un pò ha cominciato a mangiare i croccantini senza fermarsi. E' normale che si stanchino di mangiare sempre le solite cose, ma purtroppo questo è quello che passa il convento; comunque quando sopraggiunge la fame vera anche il cibo più mangiato diventa buono, la cosa più importante è che sia cibo sano e sostanzioso per fargli accumulare energie per sopravvivere in un mondo ostile come questo. Ma perché le persone non si interessano di più della vita degli animali che gli stanno attorno?

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Ciao ragazzi, i miei occhi hanno ancora dei residui di lacrime per ciò che ho visto ieri in via Roma a Cagliari! Alle ore 12 mi chiama una mia amica io sono occupato e non posso rispondere, così la richiamo alle 12:30 circa e mi dice che in via Roma vicino alla prima fermata dell'autobus si trovano i resti di un gattino investito. In questi casi so automaticamente cosa fare, perciò gli dico che me ne sarei occupato io. Ai miei non dico nulla, e mi faccio consegnare da mia madre i fogli per le mie medicine e per una sua impegnativa da farsi fare dal medico di base, dicendo che ci sarei andato alle 16. Da mia madre mi faccio prestare 1 euro e sempre senza dire niente vado in tabaccheria e mi compro un biglietto per il pullman. Arrivo in via Roma, non vedo niente, richiamo la mia amica al cellulare e mi faccio spiegare beme dove ha visto i resti. Faccio come dice e li vedo. Ad essere sincero, non si capiva se fosse un gattino o un cagnolino sia per le dimensioni sia per la morfologia, ma io compio lo stesso il mio dovere. Con i guanti in lattice prendo i residui del corpicino mentre il semaforo è rosso, e li metto in una busta di plastica nera; cerco di non lasciare nemmeno un pezzettino in strada, ma purtroppo alcune parti piccole sono appiccicate alla strada e all'asciutto non sono rimovibili. Comunque posso dire di aver tolto più del 95% dell'animaletto dalla strada. Dopo aver chiuso la busta mi dirigo alla fermata del pullman numero 9 che porta ad Elmas. Comincio a diventare nervoso perché col biglietto in mio possesso non potrei viaggiare su quella linea, e se dovesse salire un controllore mi beccherei una brutta multa, ma cerco di non pensarci.

Durante il viaggio i miei disturbi dell'umore si fanno sempre più intensi tanto che sceso dal pullman sento un forte mal di testa, ma non mi fermo e vado avanti. Mentre cammino il mal di testa mi aumenta guardando le mattonelle sul marciapiede ossessionato dalla forma e dalla posizione in cui sono messe, di tanto in tanto mi fermo e cerco di ritrovare un pò di equilibrio e stabilità mentale. Ad un certo punto penso che non è giusto che quel povero animale che porto con me debba subire un rallentamento per colpa dei miei problemi mentali, quindi mi dò una mossa e mi dirigo verso quel campo incolto, già usato in passato, per lasciar riposare in pace i gatti e gli uccellini morti. Sistemo la busta al limite estremo del campo, lì dove non arriva il trattore, dò un estremo saluto a quel povero animale e me ne vado, con un senso di colpa per il mio comportamento eccessivamente freddo e distratto.

Torno a Cagliari e vado alle 18:30 dal medico; per fortuna non c'è nessuno in fila prima di me e mentre aspetto che il dottore finisca con l'ultimo paziente, telefono alla mia amica e la rassicuro sulla condizione dell'animaletto. Poi finito di fare quello che dovevo dal medico torno a casa dicendo a mia madre che l'ambulatorio era stracolmo di gente e per questo ci ho impiegato così tanto. Mi è andata bene, se così si può dire...

Stamattina il mal di testa mi è ritornato, e ritornato a casa ho pranzato per poi coricarmi a letto e cercare di dormire almeno 1 ora. Fortunatamente ho dormito dalle 16 alle 19 e dopo aver cenato, mi sono messo viino allo stereo ascoltando un pò di musica triste e ripensando alle immagini di ieri di quello che era rimasto del gatto/cane o qualunque cosa fosse ho pianto. C'è un tempo per agire ed uno per piangere, ma non ci deve essere un momento per dimenticare e questo che mi fa rabbia di me stesso! Vorrei solo non essere talmente incasinato per vivere male queste situazioni, forse col tempo migliorerò chi lo sà...

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C'è un tempo per agire ed uno per piangere, ma non ci deve essere un momento per dimenticare e questo che mi fa rabbia di me stesso! Vorrei solo non essere talmente incasinato per vivere male queste situazioni, forse col tempo migliorerò chi lo sà...

E' giusto quello che dici. Non si deve dimenticare, ma lasciare che il tempo addolcisca il ricordo, una volta che si è superato lo shock ed il lutto, è giusto. Spero anch'io che con il tempo e con le cure il tuo vivere in maniera così drammatica questi eventi (che sono sicuramente drammatici, ma con i quali dobbiamo purtroppo convivere) si trasformi nella consapevolezza che tu sei una persona estremamente sensibile, e che agisce sempre al suo meglio, e che ciò ti dia la possibilità di essere maggiormente sereno ed in pace con te stesso e con il mondo, anche se spesso crudele.

Ti abbraccio

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Martyfloo, Zarina e tutti quanti gli altri che leggono la mia discussione, sapete quando piango per un animale morto, cerco di pensare al disagio e alla paura dell'animale prima di morire, ma non riesco mai ad avere un'idea chiara in mente sicuramente perché non mi sono mai trovato tanto vicino alla morte come loro. Nel caso dell'ultimo animale che ho tolto dalla strada ho cercato di pensare a come lui vedesse la strada e le macchine che gli sfrecciavano vicino, ma non sono riuscito a pensare in modo preciso a come sia stato travolto dalla macchina che lo ha ucciso, e questo mi dispiace.

Un ragazzo della mia associazione mi ha dettto (quando gli ho raccontato la vicenda) che nel comune di Quartu, limitrofo a Cagliari, c'è un servizio per raccogliere gli animali morti sulla strada solo che non si sa che cosa succede all'animale deceduto dopo essere stato raccolto, ma molto probabilmente finisce nella spazzatura senza tanti sentimentalismi. Non fa per me! Non riesco a pensare ai loro poveri corpicini già pesantemente devastati, che vengono trattati come semplici rifiuti e dimenticati da chi li vede o li trova senza spargere neanche una lacrima per la loro ingiusta e crudele fine. Va bene sarò l'unico essere umano a provare tristezza per loro ma meglio che niente!

Almeno continueranno a vivere nel cuore di qualcuno, e non è poco...

Il lutto per un animale morto in qualunque modo, è una forma di rispetto doverosa per me ed anche se non riuscirò a trasmettere ad altri questo insegnamento, sono sicuro che ci saranno altre persone che proveranno i miei stessi sentimenti e saranno spinte dal loro dolore a fare ciò che è giusto per questi animali, qualunque cosa succeda.

Spero che la maggior parte di voi la pensi allo stesso modo.

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Ogni volta che io seppellisco uno dei miei animali, oppure qualche randagio che ho trovato, penso che il suo corpo ritorna alla Madre Natura, e che la sua anima è pronta per andare a dare amore da qualche altra parte. L'idea che in un fiore, un frutto, un altro animale ci sia qualche cellula di coloro che ho tanto amato mi fa essere serena, ed accettare la morte come parte della vita.

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Ciao Amici, ci risiamo un altro gatto morto investito. A differenza degli altri questo gattino bianco di poche settimane si trovava in una strada poco percorsa sia di giorno che di notte, e non riesco a spiegarmi come possa essere stato ridotto così male: praticamente non aveva più il collo e lo sterno, e si vedeva solo la colonna vertebrale! Io l'ho notato per caso quando mia madre che mi aveva accompagnato questo pomeriggio ad Elmas, nella colonia del comune, stava facendo inversione di marcia, e quando stavo per salire in macchina ho visto il suo cadaverino. Come sempre faccio ho infilato il suo corpicino in una busta di plastica nera e con mia madre ci siamo diretti verso il terreno incolto di via Amundsen, dove l'ho lasciato nella parte di terreno dove ormai lascio sempre i cadaveri degli animali, lì dove il trattore non arriva. Gli ho dato un'estremo saluto e me ne sono andato.

Ormai, mi duole dirlo, mi sto abituando a togliere gli animali morti dalla strada con freddezza e questo non mi piace! Non mi viene neanche più da piangere nel momento in cui lo faccio, forse perché l'ho fatto talmente tante volte che dentro di me la sto ritenendo una cosa normale e anche questo non mi va bene!

Se almeno sapessi come hanno fatto a ridurlo così... Ma senza spiegazione rimane una delle tante vittime anonime che finiscono nel "cimitero" che fanno crescere un numero sempre più alto di animali morti a causa dell'indifferenza e dell'insensibilità umana e quindi della cattiveria della nostra razza. Naturalmente io continuo a stare 4 giorni in lutto senza divertirmi e senza mangiare dolci o cose troppo buone. Stasera per cena mi sono concesso uno yogurt e basta, nonostante stamattina mia sorella abbia comprato le paste e ne siano avanzate un bel pò. Sicuramente è la mia malattia i miei disturbi ossessivi-compulsivi che mi bloccano il dispiacere. Ma nonostante questi piangerò ascoltando un pò di musica triste liberando la mente da tutti gli altri pensieri intrusivi che normalmente mi perseguitano. Stasera sono troppo stanco ed i sonniferi stanno già facendo effetto, ma mi preparerò per domani. Vi saluto amici.

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Ciao amici, purtroppo un altro micio ha perso la vita per colpa delle macchine. Io l'avevo visto qualche giorno fa, ma siccome non mi sentivo molto bene sono andato a prenderlo stamattina domenica 27 giugno 2010.

Era terribile, in una pozza di sangue appiccicoso, schiacciato più e più volte dalle macchine in corsa, nella corsia di accelerazione della strada statale 130. Ho tolto tutto tutto quello che potevo e credo di averlo tolto almeno al 90% dalla strada, il resto che è rimasto erano piccoli brandelli di pelliccia che erano circondati dai vermi. Chissà da quanti giorni era finito lì, ma io l'ho preso con i guanti in lattice, l'ho messo in una busta di plastica nera, e poi con mia madre sono andato ad Elmas, per mettere il suo corpicino nel solito terreno incolto dove nessuno (almeno spero) lo troverà e gli darà fastidio. Vicino al punto in cui l'ho trovato ci sono il canile ed il gattile municipale, perciò mi chiedo se possa essere fuggito da lì visto che alcuni gatti non vivono dentro la recinzione, e sono liberi di uscire quando vogliono.

Il gatto era adulto, ma nelle condizioni in cui lo ho trovato è difficile dire se aveva più di un anno.

Quante volte ancora dovrò vedere animali uccisi dll'incoscienza e dalla cattiveria umana? Quel gatto voleva solo un pò di libertà, ed invece è andato in contro alla morte.

C'è chi dice che gli animali randagi dovrebbero essere tutti sterilizzati; io invece dico che bisognerebbe realizzare un luogo solo per loro, lontano da macchine e da cose a loro nocive perché questo pianeta non è tutto degli esseri umani. Pensateci anche voi come sarebbe bello se i gatti avessero uno spazio solo per loro, lontano da chi li odia e circondati solamente da animalisti volontari che si prendano cura di loro per curarli e sfamarli per tutta la loro esistenza...

Io mi impegnerò anche per questo nella mia vita. :bigemo_harabe_net-104:

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Ciao ragazzi evviva! Finalmente qualcosa di buono, era anche ora dopotutto. Adesso vi spiego: ieri mattina mio fratello telefona a mia madre per chiedergli se poteva ospitare il suo cagnolino per 2 giorni perché doveva partire con tutta la famiglia in vacanza, e così io e mia madre siamo andati a casa sua per prendere il cagnolino meticcio e portarlo a casa. Quando siamo arrivati mia cognata ci ha detto che un gattino era stato abbandonato nel loro giardino e che per via del cane non potevano tenerlo; preso così alla sprovvista non sapevo cosa fare, poi dopo un'po ho pensato di portarlo ad Elmas e metterlo in una colonia ben popolata dove, oltre a me, ci sono tante persone che portano cibo ai gatti, il problema è che non potevo portare in macchina cane e gatto insieme, perciò sono rimasto d'accordo con mia madre che saremo rimasti d'accordo che saremo tornati per portare il gattino di pochi mesi da un'altra parte. Nel frattempo dovevo dar da mangiare ai gatti delle colonie che seguo ad Elmas, quindi avendo già tutto pronto in macchina, mi sono diretto nella colonia del mercato comunale e mentre sistemavo il cibo si è avvicinata la ragazza che vende verdura insieme a sua madre che stava portando un bel pò di pesci per sfamare i gatti, tutte e 2 erano contente del mio operato e guardando i gatti si sentivano tristi per non essere in grado di prenderne neanche uno dato che bastava un passo e loro si dileguavano. A quel punto gli ho parlato del micio a casa di mio fratello e alla fine la ragazza che si chiama Jose ha detto che si dichiarava disponibile ad adottare il micio. Non mi sembrava vero, eppure era tutto reale! Ci siamo scambiati gli indirizzi e numeri di telefono e siamo rimasti d'accordo che le avrei dovuto portare il gattino entro le 13:45. Mi sono sbrigato nelle altre colonie senza trattenermi, e dopo aver finito con mia madre siamo tornati a casa a Cagliari per lasciare il cane a casa nostra con acqua e cibo, poi ci siamo diretti ad Assemini cioè a casa di mio fratello che aveva lasciato le chiavi di casa a mia madre e così ho cercato il gattino nero che si era ben nascosto dentro una cesta di plastica, con all'interno un comodo imballaggio di plastica come quello che si usa per le lavatrici. Il gattino di circa 4-5 mesi era spaventato ma non ha mostrato segni di resistenza quando l'ho preso in braccio, si è fatto mettere dentro il trasportino senza problemi e una volta fatto tutto siamo tornati ad Elmas. Mia madre aspettava in macchina un tantino arrabbiata perché erano quasi le 13 e non aveva ancora fatto la spesa ed eravamo senza cibo noi umani. Mi sono diretto dentro il mercato ed ho dato il gattino a Jose lasciandole il mio unico trasportino e 20€ per le spese mediche, io gliene volevo dare 40 ma mi ha detto che 20 bastavano mostrando anche onestà.

Lo ha coccolato un pochettino e poi ci siamo salutati. Tutto questo mi ha reso molto felice, ah quasi dimenticavo il micio era femmina, senza ancora un nome ma sono sicuro che Jose gliene darà uno adatto a lei. Spero per il futuro di riuscire a salvare altri animali come ho fatto ieri evvai!

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Grazie amiche, ma ci tengo a spiegare che è stata soltanto una combinazione fortunata quella che mi ha permesso di trovare una persona che era disponibile ad adottare quella gattina; insomma sono stato solo fortunato niente più. Magari fosse sempre così! Comunque adesso sto aiutando un'associazione animalista a racimolare fondi per poter costruire un rifugio per cani e per gatti ad Assemini, un paese della prov. di Cagliari, dove il terreno di 3000 metri quadri è già stato acquistato, ma per adeguarlo alle necessità degli animali ci vorrà altro tempo e naturalmente altri soldi. Se tutto andrà per il verso giusto potremo salvare altri animali dalla strada e farli adottare più facilmente, io ci credo!

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Ciao amici, volevo complimentarmi con i o il programmatore/i che hanno migliorato il sito, siete in gamba continuate così. Chiedo scusa a tutto lo staff di Animali nel mondo se vado un pò off topic, ma ci tenevo a scriverlo: quasi ogni mese mi capita di trovare gatti morti in strada uccisi dalle macchine, oggi invece ho raccolto un piccione morto investito e poi schiacciato dalle macchine che gli passavano sopra con indifferenza. Ho agito come sempre, ho messo il corpicino dentro una busta di plastica nera ed in autobus sono andato ad Elmas per lasciarlo nel terreno incolto dove solitamente porto i gatti morti, lo ho salutato e me ne sono andato. Questo povero piccione è morto vicino a casa mia e nel punto in cui è morto sono rimaste alcune penne e alcune gocce di sangue. Spero tanto che abbia vissuto bene finché era vivo e che non abbia patito troppo per acqua e cibo. Addio angioletto mio.

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Ciao ragazzi, voglio raccontarvi la storia di LINO un gattino bianco di appena 3 mesi che sopravviveva nella colonia del mercato di Elmas.

Questo micetto si avvicinava tutte le volte che fischiavo per dar da mangiare e da bere a tutti i gatti di quella colonia, e già da tempo mi ero accorto che aveva un problema all'occhio destro, perché era ricoperto da un involucro di cispa; sabato scorso quando ho chiamato i gatti c'era anche lui, però i gatti più grandi non gli lasciavano spazio per mangiare i bocconcini, nonostante ci fossero 2 piatti di plastica pieni (o quasi),quindi se ne era andato in un angolo ad aspettare, ma mentre lo fissavo gli vedevo l'occhio malato che era un pò gonfio, perciò riuscendo a prenderlo in braccio ho provato a pulirgli un pò l'occhietto. Dopo avergli tolto la cispa mi sono accorto che l'occhio gli stava uscendo fuori dall'orbita, da subito ho pensato di portarlo via e di farlo curare da una dottoressa veterinaria che avevo conosciuto tempo fa per un altro gatto con un tumore alla coda che ero riuscito a salvare, anche se poi ho necessariamente dovuto rimettere in strada (per la prima volta nella mia vita) nella sua colonia. Avevo con me 50€ e pensavo che mi potessero avanzare...

Dopo aver finito di sfamare le altre colonie sono tornato nel parcheggio del mercato ed ho trovato il micio come lo avevo lasciato: per prima cosa dopo tanto ragionamento, ma soprattutto perché l'ambulanza per gli animali randagi, malati o meno non era disponibile, ho deciso di chiamare un taxi e così ho messo il micio nella mia borsa grande, dove solitamente tengo le bottiglie d'acqua e i croccantini messo dentro sono andato fuori ad aspettare il taxi. Arrivato a Cagliari in via Barone Rossi pago 20€ al tassista (che non era neanche molto) e mi dirigo all'ambulatorio. I sintomi erano diarrea, prostrazione, denutrimento e disidratazione ai massimi livelli. La dottoressa gli fa un'esame delle feci e un'iniezione di antibiotico, però mi dice che non può ricoverarlo perché non fanno ricoveri a lungo termine, alla fine pago la visita e se ne vanno altri 20€. La dottoressa mi dice che va ricoverato assolutamente e decido di portarlo in una clinica veterinaria. Stavolta decido di muovermi in pullman e mi faccio tutta via Roma (la via più grande e lunga della città) per arrivare al capolinea del numero 8 che mi porta davanti alla clinica.

Una dottoressa lo visita di nuovo e mi dice che ha la febbre a 39°, gli mette la canula e poi lo chiude in gabbia, poi arriva il peggio: avendo cambiato le disposizioni della clinica mi dice che devo pagare visita e terapia subito, ma nel mio portafogli avevo solo 15€ in banconote e 5 in monete per un totale di 20€ e ne mancavano 20 per pagare il conto. La dottoressa mi dice che se non pago tutto non può tenere il micio ricoverato, io gli prometto di pagare il conto nel pomeriggio, ma mi toglie il micio dalla gabbia lasciandogli la canula e me lo restituisce. E così mi ritrovo senza un soldo, e con LINO (il nome glielo dato durante la visita) dentro la borsa!

Riprendo il numero 8 e vado a casa mia, litigo più di 2 ore con mia madre che mi dice:"non ti dò un soldo, arrangiati, dovevi lasciare il gatto dove lo hai trovato, se è grave che muoia pure!!!"

Dopo averla minacciata di non fargli più avere i 480€ di accompagnamento si convince e mi dà 100€. Senza aver mangiato neanche un boccone a pranzo mi rimetto in viaggio con LINO stavolta chiuso nel mio trasportino con più aria e più spazio. Prendo 2 pullman e ritorno alla clinica pago il debito di altri 20€, e chiedo di fargli togliere la canula. Il veterinario di turno mi dice che se deve fare l'aflebo conviene lasciargli la canula e io accetto questo consiglio; ero deciso di far ricoverare LINO in un altro ambulatorio purtroppo molto distante da Cagliari ma con la certezza che anche se non pagavo subito non buttavano né me né LINO in mezzo alla strada, ma il pullman che portava lì aveva già finito il turno, e non potevo chiedere a nessuno di accompagnarmi. Mi telefona mia madre e mi dice di tornare a casa col gattino e io vado.

Una mia amica molto esperta in fatto di animali randagi, mi consiglia di dargli un pò di omogenizzato con la siringa e anche un pò d'acqua sempre con la siringa, ci provo e funziona!!! LINO mangia e beve di gusto, e questo mi tranquillizza un pochettino, gli cambio gli stracci del trasportino e lo lascio riposare lì. Domenica gli ho dato sempre con siringa ed omogenizzato colazione pranzo e cena, solo che questa volta LECCA il cibo da solo ed ha un atteggiamento più sano e felice. Lunedì mia madre aspetta mia sorella che è incinta per pranzo e mi dice che non deve assolutamente entrare in contatto col gattino, io il giorno precedente, ricevo dalla mia amica animalista 50€ ne ricevo altri 20 da mia madre e con un'altra amica animalista di nome Elvira porto LINO in un'altra clinica.

Una dottoressa la visita fa un analisi delle feci e ci dice che ci sono tracce di coccidi, quindi il micio deve cominciare subito una terapia anti-coccidi. La dottoressa ci dice che al momento non hanno quella medicina e che dobbiamo comprarla. Arriviamo ad una farmacia aperta e compriamo la medicina: costo 18€ pagati di buon cuore dalla mia amica. Torniamo in clinica diamo la medicina, e fortunatamente non ci chiedono soldi dicendoci che si pagherà tutto alla fine e che LINO potrà tranquillamente essere ricoverato.

Io e la mia amica torniamo a casa felici. Poi il tempo passa; ieri ricevo la mia pensione di 260€ che intendo usare per pagare un pò di giorni di ricovero, ma stamattina il dramma LINO non ce la fatta, mi hanno telefonato dalla clinica dicendomi che LINO è morto pochi minuti prima.Piango un pò. Avverto la mia amica Elvira che con la sua macchina mi accompagna alla clinica per ritirare il corpicino messo in una busta nera dentro una scatola di cartone. Volevo portare il mio angioletto al cimitero per animali in prov. di Cagliari ma oltre allo sconsiglio di Elvira, non avevo abbastanza soldi con me (in clinica hanno voluto 105€ e il cimitero ne voleva 250!). Perciò siamo andati ad Elmas e nel solito terreno dove porto gli animali deceduti e insieme ad Elvira scavo una fossa dove mettere la busta col corpicino e poi ricopriamo tutto mettendoci sopra pietre e pezzi di cemento solido ed infine una piantina di fiori. Quì si conclude la storia, ma non il ricordo del povero LINO che continuerà a vivere dentro di me: Ciao LINO riposa in pace, io ti vorrò bene sempre.

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Povero Lino, è stato davvero sfortunato.

Questa primavera anche una mia amica ha trovato due gattini che stavano piuttosto male, infestati dalla coccidiosi. La femmina sembrava essere quella più grave, ed abbiamo temuto per la sua vita, mentre il maschietto mangiava, non era nè anemico nè disidratato... dopo una settimana la micina necessitava ancora di flebo, mentre il fratellino era aumentato di peso e sembrava scoppiare di salute.

Ad entrambi era somministrata la stessa terapia... all'improvviso il piccolo è deceduto. La femminuccia invece è sopravvissuta senza problemi. Purtroppo la coccidiosi è una malattia molto subdola.

Un pensiero a Lino, che giocherà sul ponte insieme al piccolo Ivan.

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Grazie ragazze per le vostre risposte, e per le storie che mi raccontate.

Sabato scorso mentre preparavo la pappa per i gatti della colonia del comune, ai miei richiami si era avvicinata anche una micia (almeno credo fosse una femmina) con la rogna in uno stadio molto avanzato, tanto che riusciva a malapena a tenere aperti gli occhi, ed aveva la pelle tutta rinsecchita. Io gli ho dato da mangiare e da bere, ma lei non si fidava di me e non si faceva toccare miagolava e basta. Mi ero deciso a tornare oggi per fargli bere la medicina antirogna che avevo tenuto da parte.

Quando sono arrivato alla colonia ho messo subito il latte in una scodella e ci ho messo la medicina che era in una siringa, e mentre sistemavo bocconcini e croccantini, facevo fischi e richiami. Dopo aver sistemato tutto continuavo a chiamare i gatti, ma nessuno si faceva vedere. A questo punto sono andato vicino ad un parcheggio che i gatti di quella colonia usano come scorciatoia per arrivare in un'altra via, e ne ho individuati 2 poi li ho chiamati e si sono avvicinati per mangiare, ma della micia malata niente. Rimetto l'equipaggiamento dentro le borse andandomene via, pensando che la micia malata non fosse venuta perché forse non aveva sentito i miei richiami,ma che probabilmente sarebbe arrivata più tardi...

Faccio un pò di passi dirigendomi verso un'altra colonia, e mentre guardavo per strada tra le macchine parcheggiate, perché già in passato mi era accaduto di trovare gatti schiacciati dalle macchine in sosta, a fianco a l'ultima macchina vicino al marciapiede c'era il corpo senza vita della micetta, coperto di mosche e di vespe!

Non so da quanto tempo fosse morta, e non so se qualche macchina l'avesse schiacciata, ma sembrava intera anche se scheletrica.

Ho tirato via dalla tasca dei pantaloni una busta nera di plastica e l'ho messa dentro, stavo già per andare al terreno dove porto gli animali morti, però mi sono ricordato che certi cani portati a passeggio vanno in quel terreno dove sentono l'odore della decomposizione e con i denti bucano le buste e fanno fuoriuscire i resti degli animali. Per tutto ciò ho deciso di chiamare il servizio animali deceduti sperando di potermelo permettere. Chiamo l'addetto e mi dice che costa 80€!!!

Subito controllo il portafogli e fortunatamente il denaro che ho con me è più che sufficiente, quindi gli chiedo di passare. Quando arriva gli dò la busta con la gatta e gli 80€ e lui mi fa tutte le ricevute (3 in tutto) e dopo aver parlato un pò di animali deceduti negli ultimi tempi ci salutiamo e ce ne andiamo. Se avessi abitato ad Elmas forse avrei salvato sia LINO che questa micia, adesso non me lo posso permettere ma in futuro ritornerò a vivere lì per salvare il maggior numero possibile di animali, ma per il momento continuerò ad accudirli il sabato e la domenica mettendo da parte quanti più soldi possibile per cure e tutto il resto...

Ciao bambina mia riposa in pace, ti ricorderò sempre.

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